Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano / Santuario di Nostra Signore di Guadalupe

Cina, Cardinale Parolin: “Spero si possa cambiare l’accordo”

Il prossimo ottobre, scadrà l’accordo sulla nomina dei vescovi siglato da Santa Sede e Cina. Già rinnovato una volta ad experimenum, l'accordo ha portato finora a sei ordinazioni episcopali con la doppia approvazione di Santa Sede e Cina. Ora si dovrà decidere se rinnovarlo o meno. I termini dell’accordo sono confidenziali. Ma il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, spiega ad ACI Stampa che comunque spera che l’accordo possa essere modificato, anche se non spiega in che modo.  

Papa Francesco con la bandiera del LIbano / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, Papa Francesco in Libano e a Kiev?

Potrebbe esserci un collegamento, tra un possibile viaggio di Papa Francesco a Kiev e un possibile viaggio in Libano. Il primo vede il mondo diplomatico vaticano sempre più possibilista, tanto che viene citato anche come eventualità nel comunicato stampa del Primo Ministro sloveno dopo che questi ha avuto una conversazione telefonica con il Cardinale Parolin. Il secondo, annunciato dal presidente libanese Aoun ma non dalla Santa Sede, potrebbe preparare in qualche modo all’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill. Tornando da Malta, il Papa ha detto che si pensa al Medio Oriente per l’incontro. E, al di là del Libano, l’altra opzione che circola in ambienti diplomatici è quella di Gerusalemme.  

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano / Archivio ACI Group

Riforma della Curia, Cardinale Parolin: “La Segreteria di Stato dipende dal Papa”

All’inizio del cammino di riforma, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, aveva proposto di stabilire in Segreteria di Stato un ufficio per le mediazioni pontificie. Questo ufficio, nella Praedicate Evangelium, non è previsto, ma non è detto che non si faccia in futuro, spiega il Cardinale.  

Il Cardinale Pietro Parolin, nella prima loggia del Palazzo Apostolico Vaticano / AG / ACI Group

Ucraina, Cardinale Parolin: "Sempre chiesta alla Russia una soluzione negoziata"

Sin dalla crisi della Crimea, e poi con le situazioni del Donbass e Luhansk la Santa Sede ha fatto presente alla Russia la necessità di una soluzione negoziata, un tema che è stato presente in tutti i colloqui. Né la Santa Sede ha mai mancato di prendere una posizione netta, senza per questo subire contraccolpi diplomatici.  

La nunziatura della Santa Sede a Malta / Wikimedia Commons

Diplomazia pontificia, il Papa a Malta con lo sguardo all'Ucraina

È un viaggio caratterizzato dal tema dell’accoglienza dei migranti, quello che Papa Francesco ha iniziato nell’isola di Malta questa mattina: lo sottolinea anche il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una intervista con Vatican News.  

Il cortile San Damaso in Vaticano, su cui si affaccia il Palazzo Apostolico, sede della Segreteria di Stato / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, Ucraina: la lettera di Hilarion alla COMECE

Dopo l’appello inviato al patriarca di Mosca Kirill perché si adoperi per la pace, la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE) riceve una risposta che non dà seguito alla richiesta di un impegno per la pace, ma certifica il divario tra Est ed Ovest.  

Il Cardinale Parolin celebra Messa nella chiesa di St. Mary, Dubai, 17 marzo 2022 / Vicariato Apostolico dell'Arabia del Sud

Diplomazia pontificia, Parolin a Dubai, Gallagher a Sarajevo

Il Cardinale Pietro Parolin è volato a Dubai, dove avrà vari incontri bilaterali e dove sarà presente alla giornata della Santa Sede all’Expo. È una occasione anche per parlare con il governo di Abu Dhabi di alcuni temi cruciali, come la crisi ucraina e il ruolo dei rifugiati ucraini nel Paese.  

Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano / Vatican News

Diplomazia pontificia, Parolin e le parole di Kirill che non favoriscono intesa

Il Cardinale Parolin ha dettato la linea diplomatica della Santa Sede sulla questione ucraina in dichiarazioni che ha reso a margine di un evento di associazionismo cattolico. Il Cardinale ha lasciato intendere che potrebbe essere più lontano un incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, ha commentato la sua telefonata con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov dicendo che non ha ricevuto da questi garanzie, ha ribadito la speranza nel dialogo.  

Incontro dal 3 marzo 2022 tra il nunzio D'Aniello e il Patriarca Kirill / mospat.ru

Diplomazia pontificia, la crisi ucraina. La Santa Sede parla con Kirill

Quasi isolato dai confratelli ortodossi, colpito dalle prese di posizioni dei patriarchi di Georgia e Romania e del metropolita Onufry dalla Chiesa Ortodossa Ucraina – Patriarcato di Mosca – quest’ultimo divenuto destinatario degli aiuti inviati dal Patriarca serbo Porfirije, - il Patriarca di Mosca Kirill ha incontrato il nunzio apostolico Giovanni D’Aniello cercando di ridefinire il perimetro delle attività religiose a quello di moderatori e pacificatori, di fatto indirettamente giustificando il suo silenzio nei confronti delle azioni di Putin.  

Bandiera della Santa Sede / Andreas Dueren / CNA

Diplomazia pontificia, la guerra in Ucraina, un anniversario in Congo

Il Cardinale Pietro Parolin ha chiesto pace in Ucraina in una dichiarazione resa a Vatican News, sostenendo la necessità di riprendere una via negoziale, mentre Papa Francesco è andato direttamente a parlare all’ambasciata russa presso la Santa Sede lo scorso 25 febbraio, sincerandosi della condizione della popolazione. Di certo, la guerra in Ucraina è un duro colpo per la diplomazia della Santa Sede, che fino a poco tempo cercava di mantenere rapporti cordiali con la Russia, come testimoniava un viaggio dell’arcivescovo Gallagher nel Paese a novembre 2021. Sarà da vedere se la guerra andrà anche a toccare l’incontro tra Papa Francesco e Kirill che si stava organizzando per i prossimi mesi.  

L'ambasciatore Di Nitto presenta le lettere credenziali a Papa Francesco, Palazzo Apostolico Vaticano, 19 febbraio 2022 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, un nuovo ambasciatore di Italia presso la Santa Sede

In un incontro con gli ambasciatori dell’Unione Europea presso la Santa Sede, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha sottolineato come la Chiesa sta affrontando la crisi in Ucraina, partendo dal principio, non negoziabile, di rimanere vicino al popolo. È stata l’occasione per presentare anche agli ambasciatori dell’Unione Europea la difficile situazione nel Paese.  

L'arcivescovo Gallagher con il presidente Aoun in Libano / Vatican News

Diplomazia pontificia, il viaggio in Libano spiegato ai diplomatici

Lo scorso 9 febbraio, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, ha riferito del suo recente viaggio in Libano al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede: un segno della particolare attenzione che la Santa Sede destina al Paese dei Cedri. È noto che Papa Francesco vorrebbe visitarlo, e l’arcivescovo Gallagher ha detto che c’è un viaggio “allo studio”.  

Paolo VI alle Nazioni Unite / AP / National Catholic Register

Diplomazia pontificia, la diplomazia parallela del Papa, il viaggio di Gallagher in Libano

L’anniversario è oggi: cinquanta anni fa, il segretario delle Nazioni Unite Kurt Waldheim faceva visita a Paolo VI, che gli indirizzava un discorso tutto sui valori dei diritti umani e sulla loro difesa. È un anniversario importante, considerando che da sempre la Santa Sede ha una particolare attenzione per il dialogo multilaterale, sviluppata anche nella nomina di un sottosegretario ad hoc nella Segreteria di Stato.  

La bandiera della Santa Sede issata sul Palazzo Apostolico / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, le iniziative per l’Ucraina, il focus sul Golfo, il Caucaso

In occasione della giornata di preghiera per la pace in Ucraina e in Europa, sono state diverse le iniziative, e molte le reazioni delle chiese locali. Da segnalare, in particolare, le dichiarazioni dell’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio in Ucraina; e quelle dell’arcivescovo Ante Jozic, nunzio in Bielorussia.  

Bandiera della Santa Sede davanti la Basilica di San Pietro / Archivio CNA

Diplomazia pontificia, il no all’aborto nell’UE e la crisi ucraina

La sfida della diplomazia pontificia in Europa sarà quella di contrastare la pressione sempre più alta perché l’aborto diventi un diritto umano riconosciuto dalla Carta Europea dei Diritti dell’Uomo. La proposta è venuta da Emmanuel Macron, presidente di Francia, all’inaugurazione della presidenza di turno francese del Consiglio Europeo, mentre Roberta Metsola, nuova presiidente del Parlamento Europeo, nonostante sia sempre stata anti-aborto si è comunque impegnata a firmare una dichiarazione che lo sostiene. La prima risposta è arrivata da una lettera aperta della Federazione delle Associazioni Famigliari in Europa, a testimonianza di come i gruppi alla base siano importanti per portare avanti le buone battaglie ideologiche.  

Papa Francesco ascolta l'indirizzo di saluto dell'ambasciatore George Poulides, decano del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Sala delle Benedizioni, 10 gennaio 2022 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, Myanmar e Sud Sudan

Myanmar e Sud Sudan sono due situazioni critiche, che Papa Francesco ha citato sia nell’Urbi et Orbi di Natale che nel discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede lo scorso 10 gennaio. In Myanmar il Papa è stato nel 2017, in una situazione che sembrava migliorare; in Sud Sudan, il Papa sogna di andare in un viaggio ecumenico, e intanto ha mandato prima di Natale il suo “ministro degli Esteri”, per un viaggio di tre giorni di cui vale la pena dare conto, anche a due settimane di distanza, per comprendere cosa si sta muovendo.  

Papa Francesco durante il discorso al Corpo Diplomatico, Aula delle Benedizioni, 10 gennaio 2022 / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco denuncia: “C’è un pensiero unico costretto a rinnegare la storia”

Papa Francesco lo sottolinea con forza: “Si va elaborando un pensiero unico costretto a rinnegare la storia, o peggio ancora a riscriverla in base a categorie contemporanee, mentre ogni situazione storica va interpretata secondo l’ermeneutica dell’epoca”. Sono parole che arrivano al culmine di una denuncia netta del fatto che le agende delle organizzazioni multilaterali, sempre più spesso, sono “dettate da un pensiero che rinnega i fondamentali naturali dell’umanità e le radici culturali che costituiscono l’identità di molti popoli”. È l’attacco alla colonizzazione ideologica che “non lascia spazio alle libertà di espressione e che oggi assume sempre più la forma di quella cancel culture che invade tanti ambiti e istituzioni pubbliche”.  

La bandiera della Santa Sede / Archivio CNA

Diplomazia pontificia, numeri, personaggi, curiosità

Forse ci sarà anche un riferimento alla crisi scoppiata in Kazakhstan, nel discorso che Papa Francesco terrà di fronte al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, se non altro perché del Kazakhstan come meta possibile di un viaggio papale si parla da tempo. Ma il discorso sullo “stato del mondo” che il Papa fa ogni inizio anno non è importante solo per mostrare il punto di vista della Santa Sede su tante situazione, ma soprattutto per quello che c’è dietro. Vale a dire, la rete diplomatica più grande del mondo, seconda solo agli Stati Uniti per numero di relazioni.  

La Basilica di San Pietro e la bandiera della Santa Sede / Bohumil Petrik / CNA

Diplomazia Pontificia, un bilancio del 2021

Il 2021 non è stato un anno di particolare ricambio generazionale nelle nunziature. In totale, ci sono stati 4 nuovi nunzi, 4 si sono ritirati per anzianità, 14 sono stati trasferiti e 4 sono deceduti di cui uno in carica. Alla fine dell’anno, restano vacanti 15 nunziature. Una, quella presso l’Unione Europea, in maniera inaspettata, per la morte improvvisa per COVID del nunzio Aldo Giordano, nominato da Papa Francesco a rappresentare la Santa Sede a Bruxelles ad aprile. Le altre nunziature sono finite nel mezzo di rotazioni e di ritiri per anzianità, e non resteranno vacanti a lungo.  

Papa Francesco durante l'Urbi et Orbi di Natale 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, dentro l’Urbi et Orbi di Natale

I conflitti dimenticati. Quelli che invece sono visibili. Ma anche gli accenni a situazioni non esplicitate, ma ben presenti alla diplomazia della Santa Sede. Nel suo consueto messaggio urbi et orbi, che torna dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, Papa Francesco fa un discorso sullo “Stato del mondo”, indicando quali sono i temi che prioritari per la diplomazia del Papa.