Ultime Notizie: Il vangelo della domenica

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Affermare il primato di Dio non umilia l’uomo. XXXI Domenica del Tempo Ordinario

Domenica scorsa abbiamo lasciato Gesù a Gerico. Ora si trova a Gerusalemme e un maestro della legge si avvicina per sottoporgli una questione: “Qual è il primo di tutti i comandamenti’”. La domanda si comprende se si tiene in considerazione che gli studiosi del tempo avevano individuato nell’Antico Testamento ben 613 precetti, di cui 365 erano divieti e 248 precetti positivi, giungendo a distinguere tra precetti grandi e piccoli, difficili e facili. Era, dunque, necessario conoscere quali tra di questi comandamenti dovesse avere la priorità.

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La tua fede ti ha salvato. XXX Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo oggi ci porta nell’oasi di Gerico collocata a 250 metri sotto il livello del mare e nella quale ci sono i resti della città più antica al mondo. Gesù si trova a passare in questa località perchè è una tappa obbligata per giungere a Gerusalemme. In questo luogo il Signore compie l’ultimo miracolo prima di essere arrestato, condannato e ucciso sulla croce.

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Gesù scardina la mentalità del mondo. XXIX Domenica del Tempo Ordinario

Il vangelo di questa domenica ci presenta due apostoli, Giacomo e Giovanni, i quali domandano a Gesù di avere posti di onore nel suo regno. Si tratta di una richiesta che esprime un desiderio naturale frutto dell’ambizione umana, considerato che i discepoli non avevano ancora compreso l’identità e la missione di  Cristo.

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Condividere la vita con Cristo. XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica ci racconta l’incontro di Cristo con un uomo ricco che conduce una vita moralmente retta. Dichiara, infatti, di avere osservato fin dalla giovinezza i comandamenti. E non mente! Ebbene, questo uomo si presenta al Signore per sottoporgli la questione centrale della vita: cosa fare per ottenere la vita eterna.

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L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto. XXVII Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di vangelo di oggi a Gesù viene posta la questione della legittimità del divorzio. Gesù prima di rispondere fa una precisazione: il divorzio è una concessione che contraddice il disegno originario di Dio sul matrimonio. Pertanto, con il divorzio la Parola di Dio non è più accolta e messa in pratica. Emerge, così, la pretesa da parte dell’uomo di costruirsi un progetto di vita proprio, non conforme alla volontà di Dio.

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Dio vuole la salvezza di tutti. XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di vangelo di questa domenica , dominano due parole chiave : “nel mio nome” e “scandalo”. Si tratta di un discorso che Il Signore  rivolge direttamente ai suoi discepoli. La causa di questo intervento è dovuta al fatto che l’apostolo Giovanni si lamenta in quanto una persona estranea al gruppo dei dodici caccia un demonio nel nome di Gesù. L’intervento di Giovanni sembra volere tutelare “gli interessi” del Signore, ma in realtà esso è motivato dal fatto che non sopporta che lo Spirito possa operare anche al di fuori del ristretto gruppo di appartenenza, del proprio recinto chiuso ed esclusivo. L’invidia, la grettezza spirituale, l’insicurezza generano la pretesa di ritenere che i doni di Dio appartengano esclusivamente a pochi. Si tratta di un atteggiamento sempre ricorrente all’interno della comunità cristiana.

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Servire significa amare. XXV Domenica del Tempo Ordinario

La prima lettura della Messa ci offre un insegnamento sulle sofferenze dei figli di Dio ingiustamente perseguitati a causa della loro onestà e santità. La liturgia applica queste parole, scritte secoli prima della venuta di Cristo, al giusto per eccellenza, Gesù Figlio Unigenito di Dio, condannato ad una morte ignominiosa dopo aver patito ogni sorta di insulti e sofferenze. Nel Vangelo della Messa mentre Gesù parla del tragico destino che lo attende a Gerusalemme, i discepoli alle sue spalle, incuranti di quanto dice il Maestro, discutono di privilegi, di primi posti, di prebende, di potere.

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Per seguire Gesù è necessario rinnegare se stessi. XXIV Domenica del Tempo Ordinario

Gesù pone una domanda ai suoi amici più intimi: Chi dice la gente che io sia. Ed essi con semplicità riferiscono le diverse opinioni che circolano su di Lui. Gesù è considerato come un profeta, in cui appaiono caratteristiche ora di questo o di quell’altro profeta fino a giungere ad Elia e alla persona di Giovanni il Battista, ucciso da Erode.

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Confidare pienamente nel Signore. XXIII Domenica del Tempo Ordinario

La liturgia della Messa di questa domenica è un invito alla speranza, a confidare pienamente nel Signore. In un momento di grande oscurità politica, sociale e religiosa il profeta Isaia alza la sua voce per portare conforto al popolo eletto ed annunciare il gioioso ritorno alla patria: Dite agli smarriti di cuore: Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio…Egli viene a salvarvi. E il profeta annuncia prodigi che si compiranno pienamente con la venuta del Messia.

Diocesi di Mantova

La custodia del cuore. XXII Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di Vangelo di questa domenica ricorre diverse volte la parola“cuore”. Si tratta di un termine molto importante nella Sacra Scrittura, dove raramente indica l’organo fisico in quanto tale.

Gesù Pane della Vita / Twitter

Lo scandalo dell’incarnazione. XXI domenica del tempo ordinario

Il vangelo di questa domenica ci presenta la parte finale del Discorso del Pane di Vita. In esso ci viene presentato lo scandalo che suscitano le parole di Gesù non solo nelle folle, ma anche all’interno del gruppo dei discepoli e il dialogo di Gesù con Simon Pietro (Gv 6,67-69).  

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Segno di consolazione e di sicura speranza. Solennità dell'Assunzione della B. V. Maria

Maria, oggi, è assunta in cielo con il suo corpo e la sua anima e partecipa della gloria di Cristo, il Figlio suo, risorto. Il proge8o di Dio su di Lei - che ha avuto la sua origine da molto lontano, dall’eternità, quando è stata ele8a a divenire la Madre del Figlio di Dio - giunge, così, al suo compimento, alla sua pienezza.

Daniel Ibanez CNA

Il pane della vita. XIX Domenica del Tempo Ordinario

Sono già diverse domeniche che la Chiesa propone alla nostra riflessione il discorso di Cristo nella Sinagoga di Cafarnao, dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. In questo discorso Gesù presenta se stesso come "il pane della vita". Non un pane qualsiasi, ma il solo pane in grado di saziare la nostra fame di verità, di amore, di felicità, soprattutto il nostro desiderio di vivere in eterno: Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.  Gesù è l'unico in grado di comunicarci la vita eterna, la vita divina perchè Lui stesso è Dio che ha spezzato il potere della morte con la sua resurrezione.

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Per avere la vita eterna è necessario ricorrere a Gesù. XVIII Domenica del Tempo Ordinario

In ogni uomo che viene al mondo è presente una fame ed una sete che nessun cibo e nessuna bevanda materiali possono estinguere.

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Il cuore compassionevole di Gesù. XVII Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo ci rivela che il cuore umano-divino di Gesù nei confronti dell’uomo è un cuore compassionevole. E’ così attento all’uomo da prestare attenzione anche alle sue necessità materiali e da soccorrerlo nei suoi bisogni primari. Gesù, dunque, vive in un profondo dialogo d’amore con il Padre suo celeste ed insieme presta grande attenzione a ciò che succede intorno a Lui, si rende presente alle vicende degli uomini ed entra nei dettagli della loro vita umana.

Pablo Esparza/CNA

Il cuore della festa cristiana è la santa Messa. XVI Domenica del Tempo Ordinario

Gli apostoli hanno terminato la loro missione e si riuniscono attorno a Gesù che li aveva mandati ad annunciare il regno di Dio.  A Lui riferiscono quello che hanno detto e fatto, i successi e gli insuccessi, le fatiche e le soddisfazioni. Troviamo in questo atteggiamento dei dodici un comportamento esemplare per ogni discepolo, il quale deve rendere conto del suo operato al solo Gesù. Non sono mandati per compiacere gli ascoltatori o ricevere la loro approvazione, ma a proclamare Gesù unico Salvatore del mondo. Ai discepoli il Signore propone il suo stesso ritmo di vita. Dopo un’intensa vita apostolica Gesù si ritirava in un luogo solitario, e là pregava. Si tratta di una pausa necessaria per distendere il corpo e lo spirito.

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Contemplazione e azione, la missione della Chiesa. XV Domenica del Tempo Ordinario

L’Evangelista san Marco ci ha già parlato della chiamata degli apostoli. I dodici erano stati scelti perché stessero con lui e per annunciare il Vangelo. Fino a questo momento essi hanno conosciuto la bellezza di stare con Gesù”, ora sono mandati per vivere la seconda dimensione del discepolato, cioè l’andare, l’uscire per portare il lieto annuncio della salvezza.

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La fede è adesione, sequela e imitazione. XIV Domenica del Tempo Ordinario

Il brano di Vangelo di oggi, soprattutto le parole che Gesù pronuncia dopo il rifiuto dei suoi concittadini - Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria - richiama un’affermazione del prologo del Vangelo di San Giovanni: E’ venuto nella sua casa e i suoi non lo hanno accolto. Gesù, dunque, viene respinto dalle poche persone che abitavano Nazareth, ma nel loro atteggiamento è possibile vedere le resistenze, le opposizioni e il rifiuto che la persona di Cristo ha incontrato nel corso dei secoli e continua ad incontrare da parte delle persone e delle istituzioni.

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La morte è stata sconfitta da Cristo. XIII Domenica del Tempo Ordinario

La liturgia di questa domenica ci porta a riflettere sulla vita e la morte. La prima lettura ci rivela che la morte non rientrava nel piano iniziale del Creatore. Quando Dio ha creato l’uomo, lo ha voluto libero ed incorruttibile, ma il diavolo, invidioso della felicità dell’uomo, lo ha ingannato e lo ha portato a scegliere il peccato, e così la morte è entrata nel mondo. La morte, dunque, è la conseguenza del peccato.

Cristo sul mare di Galilea / Wikimedia Commons

Cristo è sempre presente anche quando sembra dormire. XII Domenica del Tempo Ordinario

  La Parola di Dio della XII° domenica del tempo ordinario ci dice che di fronte alle difficoltà che possiamo incontrare sia negli eventi naturali che della storia Dio è presente nel mondo, ma questa sua presenza rimane un mistero di amore gratuito, che deve essere accolto nella fede e nella meraviglia.