Una Chiesa i cui tutti i popoli trovano spazio. E’ l’immagine che il Papa evoca nell’incontro all’Instituto de Educación Superior Tecnológico Público Jorge Basadre è un istituto tecnico-professionale fondato nel 1980 con la popolazione di Puerto Maldonado, non solo originari.
Non è la prima volta che un Pontefice si reca in Amazzonia, Giovanni Paolo II lo ha fatto in Brasile e in Perù. Ma questa volta è un Papa latinoaericano che si ferma a parlare con i popoli originari dell’ Amazzonia.
Papa Francesco ha nominato stamane il nuovo Vescovo di Acqui: si tratta di di Monsignor Luigi Testore, finora Responsabile della Comunità Pastorale “Beato Paolo VI” di Milano. Succede a Monsignor Pier Giorgio Micchiardi - 76 anni - che lascia per raggiunti limiti di età.
Papa Francesco è atterrato all’Aeroporto Internazionale di Lima alle ore 16,54 ( 22,54 di Roma). Inizia così la seconda parte del suo 22esimo viaggio apostolico internazionale: quella legata alla visita in Perù e alla popolazione dell’Amazzonia.
Si chiama Iquique, e in lingua Aymara significa “Terra di sogni”. Ma la città che si affaccia sul Pacifico, luogo di accesso verso il Perù e anche verso la Bolivia, è il posto dove tante culture si incrociano. Per questo, l’ultima Messa di Papa Francesco in Cile è dedicata proprio all’integrazione dei popoli. Perché la terra dei sogni “continui ad essere anche terra dell’ospitalità”.
Si chiude oggi in Egitto la Conferenza internazionale a sostegno di Gerusalemme promossa dalla Università di Al-Azhar.
La Pontificia Università Cattolica del Cile a Santiago chiude la giornata di Papa Francesco, accolto da un migliaio di studenti e da 1200 esponenti del mondo accademico cileno.
Essere protagonisti, certo ma come? Il Papa incontra i giovani cileni in un luogo che ha segnato il legame con Maria: il Santuario di Maipú, dove il 3 aprile 1987 Giovanni Paolo II affidò il Cile alla Vergine.
Dopo la Messa per il progresso dei popoli a Temuco, Papa Francesco pranza con gli abitanti dell’Araucania nella Casa “Madre de la Santa Cruz”. Un pranzo importante, il primo del Pontefice con la comunità Mapuche. Sono precisamente undici le persone che pranzeranno con lui provenienti dall’Araucania, otto di loro sono Mapuche.
Si prepara l’anno giubilare dell’Ordine di Santa Maria della Mercede, e Papa Francesco invia loro un messaggio in cui identifica tre protagonisti della loro storia: il fondatore, San Pietro Nolasco; la Vergine Maria; e Cristo Redentore. Con l’invito, alla fine del messaggio, di avere la forza di abbandonare tutto per prendere la croce del Signore.
La giornata cilena di Papa Francesco si è conclusa ieri nel segno della Compagnia di Gesù, la sua famiglia religiosa di origine. Nel tardo pomeriggio il Pontefice si è recato presso il Santuario di San Alberto Hurtado, dedicato al padre gesuita fondatore dell’iniziativa “Hogar di Cristo”, le case di accoglienza per gli emarginati. Alberto Hurtado è stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1994 e canonizzato nel 2005 da Papa Benedetto XVI.
Ai vescovi del Cile, terra secolarizzata in grande contrasto con la gerarchia cattolica, il Papa dice subito di essere “paterni”, e saluta Bernardino Piñera Carvallo, “che quest’anno compirà 60 anni di episcopato (è il Vescovo più anziano del mondo, tanto in età come in anni di episcopato) e che ha vissuto quattro sessioni del Concilio Vaticano II. Bella memoria vivente!”
Non esiste il “selfie vocazionale”. La vocazione esige che la foto te la scatti un altro: che possiamo farci? Inizia così Papa Francesco la sua riflessione per i religiosi i consacrati e i sacerdoti del Cile riuniti nella cattedrale di Santiago.
Papa Francesco riceverà il Presidente turco Tayyip Erdogan lunedì 5 febbraio. La notizia è stata confermata dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Papa Francesco è arrivato in Cile, all’aeroporto di Santiago alle ore 19,14 di questa sera (23.14 ora di Roma). Il Papa viene accolto dal Presidente della Repubblica, dal Cardinale Ricardo Ezzati Andrello, Arcivescovo di Santiago e da Monsignor Santiago Silva Retamales, Presidente della Conferenza Episcopale del Cile. Alcuni bambini, in abito tradizionale, offrono dei fiori a Papa Francesco. E' un clima di festa, il Papa abbraccia calorosamente i tre bambini.
Appuntamento consueto il 25 gennaio alle ore 17.30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, per Papa Francesco he presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo Apostolo, a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani sul tema: «Potente è la tua mano, Signore» (cfr. Es 15, 6).
"Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Cile e Perù per sostenere la missione della Chiesa locale e portare un messaggio di speranza, mi è caro rivolgere a Lei, signor Presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano”. Con queste parole Papa Francesco ha salutato stamane - nel consueto telegramma di cortesia - il Presidente della Repubblica Mattarella in occasione della partenza per il viaggio apostolico in Cile e Perù.
E’ iniziato poco fa il 22° viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco. L’aereo papale con a bordo il Pontefice è decollato alla volta del Cile. L’arrivo a Santiago è previsto per questa sera, intorno alla mezzanotte italiana.
È l’itinerario di fede dei discepoli di tutti i tempi, quello che seguono i primi apostoli, i quali vanno ad incontrare personalmente Gesù. Perché – sottolinea il Papa – “soltanto un incontro personale con Gesù genera un cammino di fede”. E questo incontro, nutrito con la preghiera e la meditazione, ci fa superare la “religiosità abitudinaria e scontata” da cui Francesco mette in guardia.
Il prossimo 28 gennaio Papa Francesco potrebbe sostare in preghiera davanti alla tomba del vescovo Stephan Chmil. Perché fu il vescovo Chmil a insegnare al giovane Papa il rito orientale, e creare quelle connessione con l’Est della Chiesa che sono così cruciali per il Pontificato. Sarà questo pezzo di storia che si concretizzerà con la visita di Papa Francesco alla Basilica di Santa Sofia della Chiesa Greco-Cattolico Ucraina, a Roma.