Ci incontriamo “intorno alla Torah, vale a dire intorno al dono del Signore, alla Sua rivelazione, alla Sua parola. La Torah manifesta l’amore paterno e viscerale di Dio, un amore fatto di parole e di gesti concreti, un amore che diventa alleanza”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’udienza nella Sala Clementina al Rabbino Abraham Skorka per la presentazione di una speciale edizione della Torah, con il Gruppo editoriale.
“Il calcio, come gli altri sport, è l'immagine della vita e della società. Perché nel campo uno è necessario all’altro”. E’ il saluto di Papa Francesco ai Dirigenti e ai Calciatori della squadra “Villarreal CF”, giunta a Roma per giocare una partita della ”Europa League 2017, la partita di ritorno contro l’AS Roma. Francesco li ha ricevuti stamattina nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
“Lo scenario mondiale è caratterizzato da chiusure e ingiustizie, che generano migrazioni, all’interno degli Stati o all’estero”. Il cardinale Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin lo ha ripetuto nel suo intervento che ha in pratica concluso la due giorni di lavori della VI edizione del Forum Internazionale su Migrazioni e Pace, sul tema “Integrazione e sviluppo: dalla reazione all’azione”.
Sarà Padre Giulio Michelini dell’Ordine dei Frati Minori, biblista, professore e teologo, a guidare i prossimi esercizi spirituali di Papa Francesco e della curia romana. Il tema delle meditazioni, in programma dal 5 al 10 marzo nella Casa Divin Maestro di Ariccia, sarà “Passione, morte e risurrezione di Gesù secondo Matteo”. Padre Giulio è emozionato, si sente “un umile francescano”. Ad ACI Stampa ha raccontato la commozione di essere chiamato da Papa Francesco per questo impegno e ha svelato qualche retroscena sulla scelta della meditazione di quest’anno.
Sono in 33, e sono i familiari di sei delle nove vittime italiane della strage avvenuta a Dakka, in Bangladesh, nella notte tra l'1 e il 2 luglio 2016. Papa Francesco li ha ricevuti stamattina. E ha lodato le loro iniziative dopo la morte dei famigliari.
Ha ricominciato oggi il suo cammino annuale, con la benedizione di Papa Francesco. E quest’anno arriverà fino al cuore delle istituzioni europee, con un finale particolarmente suggestivo a Norcia, tra le macerie della Basilica di San Benedetto. La fiaccola di San Benedetto, salutata questa mattina dal Papa in udienza, ha ripreso questa mattina il suo viaggio.
Avrebbe compiuto 91 anni tra poco più di un mese il Cardinale Desmond Connell, Arcivescovo Emerito di Dublino, scomparso ieri. Papa Francesco ha inviato a Monsignor Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino, un telegramma di cordoglio. Il Papa ricorda con gratitudine “gli anni da generoso sacerdote e vescovo per l’Arcidiocesi di Dublino” del cardinale scomparso e soprattutto i “suoi numerosi contributi” alla Chiesa di Irlanda, in particolare “negli studi filosofici”.
Con un secco comunicato diffuso dalla Sala Stampa vaticana, la Segreteria di Stato ribadisce che ha il compito di “tutelare l’immagine del Santo Padre”, così come “simboli e stemmi ufficiali della Santa Sede”, e che per questo “effettuerà sistematiche attività di sorveglianza” per monitorare come l’immagine del Papa e gli stemmi della Santa Sede sono utilizzati ed eventualmente “intervenendo con opportuni provvedimenti”.
Torna in Piazza San Pietro l’Udienza Generale di Papa Francesco. Nella speranza ci riconosciamo “tutti salvati”. E’ questo il tema di oggi, perché il cristiano “non vive fuori dal mondo, sa riconoscere nella propria vita e in ciò che lo circonda i segni del male, dell’egoismo”. È solidale con chi soffre, però nello stesso tempo, ha imparato a leggere tutto questo “con gli occhi della Pasqua, con gli occhi del Cristo Risorto”. Perché cieli nuovi e terre nuove ci aspettano. E legato a questo tema è l’appello di Papa Francesco per la grave situazione in Sud Sudan.
Una scultura di Papa Francesco, realizzata dall’artista messicano Pedro Francisco Martínez, è stata collocata giovedì scorso a Ciudad Juárez, alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Due giorni al Cairo per un seminario della Università di Al-Azhar, sul tema: Il ruolo di al-Azhar al-Sharif e del Vaticano per contrastare i fenomeni di fanatismo, estremismo e la violenza in nome della religione”.
Seguire Dio "non è come un arruolarsi in un’entità, un’associazione di beneficenza, di fare il bene: no, è un’altra cosa". Lo ha detto il Papa, stamane, nella Messa quotidiana a Santa Marta.
C’è la commozione delle testimonianze di una donna yemenita con la sua famiglia che legge in uno stentato italiano la sua storia, e una peruviana che da migrante in Cile ha creato una organizzazione per sostenere gli immigrati grazie agli scalabriniani, e poi una famiglia canadese di origine italiana in cui nessuno parla più italiano.
"Quella cardinalizia è certamente una dignità, ma non è onorifica. Lo dice già il nome – cardinale – che evoca il cardine; dunque non qualcosa di accessorio, di decorativo, che faccia pensare a una onorificenza, ma un perno, un punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunità. Voi siete cardini e siete incardinati nella Chiesa di Roma, che presiede alla comunione universale della carità". E' questo - in definitiva - il senso del cardinalato secondo Papa Francesco che così si rivolgeva ai neo porporati creati nel concistoro ordinario del febbraio 2015.
Un incontro di circa tre ore, un dialogo aperto che ha toccato tanti argomenti e di grande semplicità quello tra Papa Francesco e i presuli della Conferenza Episcopale del Cile, stamani in visita "ad Limina Apostolorum", guidati dal loro presidente, monsignor Santiago Jaime Silva Retamales.
È una riflessione incentrata sul programma per la santità, quella che Papa Francesco svolge alla parrocchia di Santa Maria Josefa di Castelverde. In una omelia a braccio, Papa Francesco sottolinea l’importanza di pregare i nemici, con l’obiettivo di essere perfetti come il padre, e di perdonare e di pregare, perché la preghiera è l’antidoto a quelle guerre che “cominciano in casa”.
Papa Francesco si recherà in visita pastorale alla Parrocchia di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù a Castelverde di Lunghezza, quartiere nella periferia est di Roma. L’appuntamento è per il pomeriggio di domenica 19 Febbraio. È la tredicesima visita di Francesco in una parrocchia della diocesi di Roma, la seconda in poco più di un mese: il 15 gennaio scorso, infatti, ha visitato Santa Maria a Setteville, nel Comune di Guidonia. San Giovanni Paolo II incontrò questa comunità il 16 dicembre 2001: celebrò la Messa e donò alla parrocchia un prezioso crocifisso, oggi posto sull’altare, e una tela raffigurante “La Pietà”. L’attuale parroco, il trentanovenne don Francesco Rondinelli, ha assunto l’incarico solo 5 mesi fa. ACI Stampa lo ha intervistato.
La paura della diversità, la difesa della identità culturale, il senso di Roma come “communis patria”, la lotta alla violenza, e la necessaria “carità intellettuale” nel mondo dei social network.Le domande dei giovani della terza università di Roma al Papa sono queste.
È con un messaggio dove per la prima volta non compare il trittico “Tierra, Techo, Trabajo” che Papa Francesco si rivolge al Quarto Incontro dei Movimenti Popolari, che si tiene a Modesto, in California, sotto lo sguardo attento del Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Integrale, che da sempre ha organizzato questi eventi.
A 9 anni di distanza, sebbene il luogo non sia lo stesso, l’università italiana si riconcilia con il Successore di Pietro. Sono passati infatti 9 lunghi anni da quel gennaio 2007 quando 67 docenti e alcune centinaia di studenti dell’Università La Sapienza di Roma insorsero - nel senso letterale del termine - contro la visita di Papa Benedetto XVI nell’ateneo romano. Una delle pagine più brutte e illiberali - ci sia consentito dirlo - nella storia universitaria italiana.