Università e scuole cattoliche sono strumenti di evangelizzazione. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
È con un ricordo della visita nel campo di sterminio di Auschwitz e Birkenau, e con il saluto ebraico di pace, che Papa Francesco riceve i membri dell’Anti Defamation League, il gruppo di pressione fondato negli Stati Uniti nel 1913 da B’nai Brith, con lo scopo statutari di “fermare, per mezzo di appelli alla ragione ed alla coscienza e, se necessario, rivolgendosi alla legge, la diffamazione nei confronti degli Ebrei”. Davanti a loro, Papa Francesco reitera che l’antisemitismo è “contrario ai principi cristiani”. E mette in luce che il rispetto della vita “dal concepimento fino alla fine” è la via migliore “per prevenire ogni forma violenta”.
“Restate in mare aperto! Il cattolico non deve aver paura del mare aperto, non deve cercare il riparo di porti sicuri. Soprattutto voi, come gesuiti, evitate di aggrapparvi a certezze e sicurezze. Il Signore ci chiama a uscire in missione, ad andare al largo e non ad andare in pensione a custodire certezze. Andando al largo si incontrano tempeste e ci può essere vento contrario. E tuttavia il santo viaggio si fa sempre in compagnia di Gesù. Remate, siate forti, anche col vento contrario! Remiamo a servizio della Chiesa. Remiamo insieme. Questo è il vincolo tra me e voi”. Lo ha detto il Papa al Collegio degli scrittori de La Civiltà Cattolica, ricevuti stamane in udienza in occasione della pubblicazione del n. 4000
“Al centro della questione lavorativa va sempre posta la persona con la sua dignità: per questo una società che non offra alle nuove generazioni opportunità di lavoro dignitoso non può dirsi giusta”. Lo ha detto Papa Francesco nel messaggio, a firma del segretario di Stato, card. Pietro Parolin, inviato in occasione del convegno “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud?”, che si è aperto oggi a Napoli per iniziativa delle Conferenze episcopali di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
“Preghiamo per tutti i migranti, i rifugiati, gli sfruttati che soffrono tanto, tanto, e parlando di migranti cacciati via, sfruttati, vorrei pregare con voi oggi in modo speciale per i nostri fratelli e sorelle Rohingya cacciati via dal Myanmar: vanno da una parte all'altra perché non li vogliono è gente buona, gente pacifica: non sono cristiani, sono buoni, sono fratelli e sorelle nostri, è da anni che soffrono. Sono stati torturati, uccisi semplicemente per portare avanti le loro tradizioni, la loro fede musulmana. Preghiamo per loro e vi invito, pregate per loro al nostro Padre, che è nei cieli, tutti insieme per i nostri fratelli e sorelle Rohingya”. Nella Giornata contro la tratta delle persone che si celebra oggi Papa Francesco lancia - nel corso dell’Udienza Generale - un nuovo appello per la minoranza Rohingya.
La speranza, fonte del conforto reciproco e della pace. E’ la riflessione di Papa Francesco nell’Udienza generale di oggi in Aula Paolo VI. Per il Pontefice la speranza cristiana non ha solo “un respiro personale, individuale, ma comunitario, ecclesiale”. Perché “non si impara a sperare da soli”.
“Cuori nuovi per un ordine nuovo”. Monsignor Pietro Dal Toso, segretario delegato del dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, sintetizza alla fine così il messaggio di Papa Francesco per la Quaresima.
La Quaresima conduce alla Pasqua "meta sicura, vittoria di Cristo sulla morte", si tratta di un tempo di conversione per stringere amicizia con Gesù "amico fedele che non ci abbandona mai, perché, anche quando pecchiamo, attende con pazienza il nostro ritorno a Lui". Lo scrive il Papa nel Messaggio per la Quaresima 2017 dal titolo "La Parola è un dono. L'altro è un dono".
Dio "ci ha fatto figli, ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, come Lui. E quando uno fa un figlio, non può andare indietro: il figlio è fatto. Ci ha dato questa identità di figlio: uomo e donna; dobbiamo aggiungere: figli. Siamo come dei, perché siamo figli di Dio". Lo ha detto stamane Papa Francesco nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
La scienza corre veloce, e con essa le mode che mettono al centro pratiche mediche non sempre rispettose della dignità umana. Per questo negli anni la Chiesa Cattolica ha messo a disposizione un magistero quotidiano e ordinario sui grandi temi della etica della sanità.
“Le differenze in questioni di fede e di morale, che tuttora sussistono, rimangono sfide sul percorso verso la visibile unità, alla quale anelano i nostri fedeli”. Sono le parole del Papa alla Delegazione ecumenica della Chiesa evangelica in Germania, ricevuta in Udienza nella mattinata. “Abbiamo lo stesso Battesimo: dobbiamo camminare insieme, senza stancarci!”, confida il Pontefice, ma il cammino e le sfide sono ancora molteplici.
Il cristiano è “schiavo” dell’amore, non del dovere. E non rifugiarsi nella “rigidità dei Comandamenti”. E’ il cuore della riflessione di Papa Francesco nella messa mattutina presso Casa Santa Marta.
È con un videomessaggio breve, in lingua spagnola, che Papa Francesco approda al Superbowl, l’evento sportivo più atteso degli Stati Uniti. Si tiene sempre l’ultima domenica di gennaio o la prima di febbraio, ed è la finale del campionato di football americano, e chi vince è considerato il campione del mondo di questo sport. Il Superbowl però è molto di più di un singolo match sportivo.
Dopo le Beatitudini il Vangelo odierno ci offre il “Discorso della Montagna”, “sale e luce” della missione dei discepoli di Cristo in tutto il mondo. Il Papa, prima della preghiera dell’Angelus, ricorda soprattutto che è il nostro comportamento nel bene e nel male a “lasciare un segno negli altri”. E esorta i fedeli ad essere quel sale della terra e quella luce del mondo annunciati da Gesù.
“L’impresa non solo può non distruggere la comunione tra le persone, ma può edificarla e promuoverla. Con la vostra vita mostrate che economia e comunione diventano più belle quando sono una accanto all’altra”. Con queste parole Papa Francesco si rivolge ai partecipanti all’Incontro sull’Economia di Comunione, promosso dal Movimento dei Focolari. Il Papa li ha accolti oggi in Aula Paolo VI. Sono una rete di imprenditori, presente in tutti i continenti, nata nel 1991 da un’idea di Chiara Lubich, rimasta colpita, durante un viaggio in Brasile, dai grandi contrasti economici del Paese. L’invito di Francesco vuole essere Il “no” ad un’economia che uccide ad un “sì” di una economia che fa vivere, perché “condivide, include i poveri, usa i profitti per creare comunione”.
L'Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, è stato nominato questa mattina da Papa Francesco suo Delegato speciale in vista del Capitolo straordinario che dovrà eleggere il nuovo Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta.
Punto e basta, si volta pagina. L’idea che oggi il Governo del Sovrano Ordine di Malta in una affollatissima conferenza stampa romana, voleva trasmettere è questa. Insomma si abbassino i riflettori sulle polemiche e si riaccenda invece la luce sul gran lavoro delle migliaia di volontari che lavorano in tutto il mondo.
L'incontro tra Gesù Bambino e l'anziano Simeone rappresenta "l’incontro di Dio col suo popolo" che "suscita la gioia e rinnova la speranza". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa celebrata in San Pietro per la Festa della Presentazione del Signore e XXI Giornata Mondiale della Vita Consacrata. La Messa si è aperta con la benedizione delle candele e la processione dal sagrato all'Altare della Confessione.
Domenica 19 Febbraio Papa Francesco si recherà in visita pastorale alla Parrocchia di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù a Castelverde di Lunghezza, quartiere nella periferia est della Capitale.
Il 2017 sarà un anno di grandi cambiamenti per la Chiesa Italiana. A partire dalla stessa Conferenza Episcopale. Il 7 marzo, infatti, scade il secondo mandato del Presidente, il Cardinale Angelo Bagnasco. I Vescovi italiani per la prima volta presenteranno al Papa una terna di nomi: sarà poi Francesco a scegliere. Finora era invece il Papa stesso - nella sua funzione di Primate d'Italia - a nominare il Presidente della CEI. E' ipotizzabile che per la prossima Assemblea Generale di maggio la Conferenza Episcopale Italiana abbia un nuovo Presidente.