Sono tredici i bambini nati dopo il sisma che Papa Francesco ha battezzato nel pomeriggio, nella Domus Sanctae Marthae. Accompagnati dal vescovo di Rieti, Domenico Pompili, che si era distinto per la vicinanza alla popolazione nel periodo post-sisma, le 13 famiglie sono state accolte dal Papa nella sua residenza, e hanno potuto partecipare ad una raccolta funzione del Rito del Battesimo officiata da Papa Francesco.
“Mi arrivano delle cose”. Papa Francesco saluta così il presidente palestinese Mahmoud Abbas, meglio conosciuto con il nome di battaglia Abu Mazen, appena sedutosi nello studio per una udienza privata. E il gesto si riferisce alle informazioni che arrivano da Israele e Palestina, da quel conflitto che la Santa Sede guarda con attenzione e di cui Papa Francesco ha chiesto la risoluzione anche nel suo recente discorso al Corpo Diplomatico.
Don Gino Tedoldi è il parroco della Parrocchia Santa Maria a Setteville, Guidonia. Con amore, sacrificio e soprattutto tanta devozione manda avanti da più di venti anni la sua parrocchia, tra le mille difficoltà di una struttura alle periferie di Roma. Papa Francesco si recherà proprio a Setteville domenica 15 gennaio. Incontrerà i parrocchiani e celebrerà la Messa, riprendendo cosi le sue visite pastorali alle parrocchie di Roma, terminate per il Giubileo della Misericordia. Don Gino, un sacerdote innamorato della sua Chiesa, che ama la sua parrocchia e soprattutto è un appassionato di Cristo, in un’intervista ad ACI Stampa, racconta la sua emozione ed esprime il suo caloroso benvenuto al Pontefice.
Il grazie del Papa agli “angeli custodi” di Piazza san Pietro arriva anche quest’anno ed ha un valore speciale.
Torna ad usare una delle sue espressioni più caratteristiche Papa Francesco nella omelia della messa della mattina a Santa Marta: balconear.
Un bussola sul cammino verso il prossimo sinodo.
Sarà Papa Francesco a presiedere, sabato 21 gennaio alle 16 a San Giovanni in Laterano, la solenne liturgia eucaristica di chiusura del Giubileo per gli 800 anni di fondazione dell’Ordine dei Predicatori, a ricordo della bolla istitutiva Gratiarum Largitori Omnium di Papa Onorio III del 21 gennaio 1217.
E’ nel nostro cuore il posto dove si gioca l’oggi, che si non ripeterà. E’ la riflessione del Papa nell’omelia della Messa Mattutina in Casa Santa Marta. Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, tutta l’omelia del Pontefice si basa su due parole: “oggi” e “cuore”.
Tre quarti degli 800 milioni di persone che vivono in stato di povertà assoluta nel mondo si trovano in aree rurali. A questo dramma Caritas Italiana dedica il primo Dossier Dati e Testimonianze (DDT) del 2017 dal titolo: “Ripartire dalla terra. Dalla povertà rurale a nuove politiche per lo sviluppo”.
Prende il via la collaborazione tra l’associazione Medicina Solidale onlus e il ristorante McDonald’s di Borgo Pio per il sostegno alimentare delle persone senza fissa dimora che vivono nella zona di San Pietro.
Sperare è un bisogno primario dell’uomo: sperare nel futuro, credere nella vita. Papa Francesco continua il ciclo delle catechesi sulla speranza cristiana e nell’Udienza Generale di oggi in Aula Paolo VI rammenta ai fedeli di “pensare positivo”. E mette in guardia dai falsi idoli e dalle “false speranze”.
Gesù insegnava con autorità - a differenza dei dottori della legge - perché “serviva la gente, spiegava le cose perché la gente capisse bene: era al servizio della gente. Aveva un atteggiamento di servitore, e questo dava autorità”. I dottori della legge invece comandavano e pretendevano obbedienza a differenza di Gesù che “mai si è fatto passare come un principe: sempre era il servitore di tutti e questo è quello che gli dava autorità”. Così stamane il Papa nell’omelia pronunciata nel corso della Messa a Santa Marta.
Che a Papa Francesco non piaccia viaggiare è stato subito evidente agli addetti ai lavori. I suoi spostamenti rispetto a quelli dei predecessori sono brevissimi e con programmi “affannati”. Ma il Papa oggi deve viaggiare, e lo ha ricordato bene Benedetto XVI, che ha scelto di rinunciare anche perché non aveva più la forza di viaggiare.
A settembre era stato ad Assisi all’Incontro tra le religioni organizzato da Sant’ Egidio. Zygmunt Baumann si è spento oggi a 91 anni.
La pace non è un bene scontato o un diritto acquisito, bensì per molti è ancora “soltanto un lontano miraggio. Milioni di persone vivono tuttora al centro di conflitti insensati. Anche in luoghi un tempo considerati sicuri, si avverte un senso generale di paura”. Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in Vaticano il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede in occasione degli auguri di inizio anno.
Conoscere Gesù, adorare Gesù, seguire Gesù: sono i tre compiti che Papa Francesco dà nella sua omelia nella Messa quotidiana nella Domus Sanctae Marthae, iniziate di nuovo oggi dopo la pausa natalizia. Una omelia in cui – riporta Radio Vaticana – Papa Franesco ha sottolineato che “è semplice” fare una vita cristiana, basta “mettere Gesù al centro delle nostre scelte quotidiane”.
Annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 28 bambini nella Cappella Sistina, in cui ha ricordato l’importanza di testimoniare la fede.
E’ la festa del Battesimo di Gesù e come da tradizione, per la quarta volta nel suo Pontificato, Papa Francesco battezza 28 bambini. Nella Cappella Sistina, nel giorno in cui termina il Tempo di Natale, Francesco amministra il Sacramento del Battesimo a 13 bambine e 15 bambini. “Mi piace pensare che la prima predica di Gesù nella stalla sia stato un pianto”, dice il Pontefice riferendosi ai pianti dei neonati.
Papa Francesco torna a visitare le parrocchie romane. Il Pontefice, ha informato il portavoce Greg Burke, dopo la sosta del Giubileo, visiterà domenica 15 gennaio, nel pomeriggio, la parrocchia di Santa Maria a Setteville di Guidonia, nella periferia est di Roma. Sarà la seconda volta del Papa a Setteville: già il 16 marzo 2014 aveva visitato la parrocchia di Santa Maria dell’Orazione. L'ultima parrocchia romana visitata dal Papa prima della sosta giubilare era stata quella di Regina Pacis ad Ostia, il 3 maggio 2015.
Un tramezzino e una bevanda per i poveri. E’ il dono e la ricompensa di Papa Francesco ai più bisognosi, nel giorno dell’Epifania del Signore. Saranno loro a distribuire in Piazza San Pietro, dopo l’Angelus, il libretto “Icone di Misericordia”. Il piccolo opuscolo tascabile, distribuito gratuitamente come regalo di Papa Francesco, ha come protagonista la misericordia infinita di Dio. Il Papa, prima della preghiera mariana, continua la riflessione sulla stella seguita dai Re Magi. E racconta le diverse luci che si incontrano nella vita di ogni giorno.