"La Chiesa guarda alle persone anziane con affetto, riconoscenza e grande stima. Esse sono parte essenziale della comunità cristiana e della società, in particolare rappresentano le radici e la memoria di un popolo. Voi siete una presenza importante, perché la vostra esperienza costituisce un tesoro prezioso, indispensabile per guardare al futuro con speranza e responsabilità. La vostra maturità e saggezza, accumulate negli anni, possono aiutare i più giovani, sostenendoli nel cammino della crescita e dell’apertura all’avvenire, nella ricerca della loro strada. Gli anziani, infatti, testimoniano che, anche nelle prove più difficili, non bisogna mai perdere la fiducia in Dio e in un futuro migliore. Sono come alberi che continuano a portare frutto: pur sotto il peso degli anni, possono dare il loro contributo originale per una società ricca di valori e per l’affermazione della cultura della vita". Co queste parole Papa Francesco ha salutato l’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani e la Federazione Senior Italia FederAnziani, ricevuta in Vaticano nell'ambito della Festa dei Nonni.
Conclusa la seconda tappa del viaggio in Caucaso il Papa prepara la visita in Svezia per il 31 ottobre e il primo novembre.
Con due testi molto personali, Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI rendono omaggio alla figura di Bartolomeo, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. “Un uomo che cammina nella fede”, lo descrive Papa Francesco. “Un patriarca davvero ecumenico, in tutti i sensi del termine”, lo definisce Benedetto XVI, che rivela che il Patriarca lo è anche andato a trovare nel monastero Mater Ecclesiae, dove si è ritirato dopo la rinuncia al pontificato. Sono due testimonianze che compaiono – come prefazione e riflessione – nel libro Bartholomew. Apostle and Visionary, curato da John Chrissavgis, portavoce del Patriarca. Si tratta di un omaggio a Bartolomeo nel 25esimo anniversario della sua elezione, con vari contributi importanti. Tra cui quelli del Papa e del Papa emerito.
Ieri, 10 ottobre 2016, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel giorno della memoria liturgica di San Giovanni XXIII, Papa Francesco commentando il Vangelo ricorda che secondo Gesù ciò "che importa è la libertà che ci ha dato la redenzione, che ci ha dato l’amore, che ci ha dato la ricreazione del Padre. “Quella libertà interna - sostiene il Papa secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - quella libertà che si fa il bene di nascosto, senza far suonare la tromba perché la strada della vera religione è la stessa strada di Gesù: l’umiltà, l’umiliazione. E Gesù umiliò se stesso, svuotò se stesso. E’ l’unica strada per togliere da noi l’egoismo, la cupidigia, la superbia, la vanità, la mondanità. Al contrario questa gente che Gesù rimprovera è gente che segue la religione del maquillage: l’apparenza, l’apparire, fare finta di sembrare ma dentro… Gesù usa per questa gente un’immagine molto forte: sepolcri imbiancati".
Il prossimo 19 novembre con il concistoro che Papa Francesco terrà in concomitanza delle celebrazioni per la chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia, cambierà - e significativamente - la geografia e la consistenza numerica del Sacro Collegio anche in vista di un futuro conclave.
Davanti ai Padri Pallottini cui è stata data la regola di imitare la vita di Gesù, Papa Francesco sottolinea la necessità di una profonda conversione e l’urgenza di ravvivare la fede in Gesù.
13 porpore per arrivare a quota 120 elettori. Papa Francesco fa dunque quadrare i conti nel concistoro, annunciato ieri, che si celebrerà in chiusura dell’Anno Santo come lui stesso aveva fatto intendere al rientro dal viaggio apostolico in Georgia e Azerbaijan.
Dopo la devastazione e gli oltre 800 morti, ora il pericolo del colera. Non sembra aver pace Haiti, e Papa Francesco non dimentica l’Isola Caraibica all’Angelus che recita al termine della Messa.
“Sappiamo dire grazie?” La domanda di Papa Francesco risuona al centro dell’omelia della Messa che celebra in Piazza San Pietro per il Giubileo Mariano. Dopo la pioggia che ha bagnato la fine della recita del Rosario sabato 8 ottobre, la giornata si fa bella, secondo la tradizione delle ottobrate romane.
In un videomessaggio inviato all’incontro nazionale di Manos Abiertas, Papa Francesco ha ribadito, prendendo spunto da due brani del Vangelo, che misericordia è quando il cuore incontra la miseria dell’altro, volendo così dare un incoraggiamento alla organizzazione argentina di ispirazione cristiana nata con lo scopo di aiutare le persone con maggiori necessità.
Si sta concludendo la settimana di San Francesco e una riflessione che intreccia storia e attualità può essere una buona occasione per vivere il mese di ottobre con una spinta missionaria.
Papa Francesco - in un telegramma firmato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - ha espresso il suo cordoglio al Cardinale Chibly Langlois, Presidente della Conferenza Episcopale di Haiti, per le vittime provocate dal passaggio dell’uragano Matthew.
“All’inizio della sua storia, la vostra Congregazione si è adoperata a riaccendere la fede che la rivoluzione francese stava spegnendo nel cuore dei poveri delle campagne della Provenza, travolgendo anche tanti ministri della Chiesa. Nel giro di pochi decenni, si è diffusa nei cinque continenti, continuando il cammino iniziato dal Fondatore, un uomo che ha amato Gesù con passione e la Chiesa senza condizioni”. Così Papa Francesco ha salutato i partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, ricevuti stamane in udienza in Vaticano.
Come migliaia di altri pellegrini prima di loro 215 gesuiti, provenienti da 66 Paesi, passeranno domani attraverso la Porta Santa della Misericordia della Basilica di san Pietro.
Dopo aver pregato insieme ieri sera nella chiesa romani dei santi Andrea e Gregorio al Celio, Papa Francesco ha incontrato nuovamente stamane l’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, accompagnato dai Primati delle Province Anglicane.
“L’attaccamento alla Legge fa ignorare lo Spirito Santo. Non lascia che la forza della redenzione di Cristo venga avanti con lo Spirito Santo. E’ vero ci sono i Comandamenti e noi dobbiamo seguire i Comandamenti; ma sempre dalla grazia di questo dono grande che ci ha dato il Padre, suo Figlio, è il dono dello Spirito Santo. E così si capisce la Legge. Ma non ridurre lo Spirito e il Figlio alla Legge. Questo era il problema di questa gente: ignoravano lo Spirito Santo e non sapevano andare avanti. Erano chiusi, chiusi nelle prescrizioni: si deve fare questo, si deve fare quell’altro. Alle volte, a noi, può succedere di cadere in questa tentazione”. Così Papa Francesco - secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - nell’omelia della messa quotidiana a Santa Marta.
É iniziata il giorno della festa di San Francesco la missione del nuovo rettore della Basilica di Sant’ Antono a Padova.
Papa Francesco ed il Primate della Chiesa Anglicana Justin Welby hanno recitato insieme i Vespri nella chiesa romana dei Santi Andrea e Gregorio al Celio, commemorando il 50° anniversario dell’incontro tra Paolo VI e l’Arcivescovo di Canterbury Michael Ramsey.
Festa dello sport in Vaticano per il primo Incontro mondiale su Sport e Fede, dal tema Sport at the Service of Humanity.