La gioia della missione, è questo il tema del pellegrinaggio della Diocesi di Roma a Lourdes per il 2015. I romani fino al 29 agosto sono nella città mariana con una preghiera particolare alla Vergine per coloro che lasciano la propria terra d’origine rischiando la vita per cercare serenità e pace. Un popolo di fedeli tra cui anche un centinaio di universitari guidati dal vescovo Lorenzo Leuzzi.
“Con l’apertura del Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia, il prossimo 8 dicembre, e in occasione del tradizionale pellegrinaggio nazionale a Lourdes di fine settembre, la nostra associazione metterà in campo un sforzo organizzativo e logistico senza precedenti per rivitalizzare il pellegrinaggio verso mete religiose che negli ultimi anni ha dato segni di crisi. Oltre 50 treni, 40 aerei e molti pullman partiranno da tutta Italia per raggiungere mete tradizionali come Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela e la Terra Santa, ma anche località italiane come Loreto, San Giovanni Rotondo e Pompei. Inoltre, un team nazionale si occuperà anche dell’accoglienza dei pellegrini disabili e malati in arrivo a Roma per il Giubileo grazie anche al numero verde 800.062.026”.
Il pellegrinaggio è un simbolo della vita, Papa Francesco lo ha ripetuto nel messaggio audio che sabato sera, mentre era a Sarajevo, è stato ascoltato dai partecipanti al 37° pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto. Una consuetudine: “L’ho fatto nei due anni scorsi- ha detto il Papa- e sono rimasto contento della vostra forza, della vostra fede, del vostro amore a Gesù Cristo. L’altro giorno nell’Udienza generale ho benedetto la fiaccola; c’erano alcuni di voi che l’avevano portata.”
Appuntamento per tutti gli universitari romani nel mese di maggio dedicato a Maria per il pellegrinaggio al Santuario del Divino Amore. Sabato 9 maggio il cammino partirà alle ore 24 da piazza di Porta Capena, all’arrivo, alle 5 del mattino, il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, celebrerà la Messa.
Alcune gocce di sangue, incastonate in un Messale, il reliquiario di San Giovanni Paolo II è a Cuba in questi giorni, esposto alla venerazione dei fedeli. Il reliquiario è giunto a Santiago de Cuba la sera del 7 aprile. La reliquia è stata portata, in processione solenne, nella cappella dell’Arcivescovado ed è stata intronizzata all’inizio della Santa Messa, presieduta da mons. Dionisio Garcia, arcivescovo della città, il quale, nella sua omelia, ha esortato i fedeli a chiedere a San Giovanni Paolo II un aiuto per essere santi a partire dalla vita quotidiana. Al termine della celebrazione, i fedeli hanno potuto venerare la reliquia per tutta la notte.