"In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa i Misteri della luce del Rosario, simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe". Lo chiede la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso una nota.
Fino a pochi decenni fa in tutte le chiese del mondo prima della Santa messa si recitava il rosario. E ciò, per fede, è rimasto tutt'ora presente in moltissime assemblee. Vuoi per devozione o anche per pia pratica, questa consuetudine era l'oggetto preferito delle meditazioni che si facevano, oltre che in chiesa, anche in casa.
Un rosario intelligente con un chiaro obiettivo: pregare per la pace nel mondo. Nel cuore del Mese Missionario Straordinario, istituito dal Santo Padre,
Camerun, Malawi, Libano, Filippine, Paraguay, Perù, Nuova Guinea. Sono soltanto alcuni degli oltre 80 Paesi in cui centinaia di migliaia di bambini si riuniranno in preghiera il prossimo 18 ottobre nell’ambito dell’iniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre, Un milione di bambini recita il Rosario per l’unità e la pace.
Papa Francesco - nel giorno dell sua festa onomastica, oggi infatti la Chiesa ricorda la memoria di San Giorgio - ha voluto regalare 6.000 Rosari della GMG ai giovani dell’Arcidiocesi di Milano, che stamane hanno partecipato, nella Basilica di San Pietro, alla Messa presieduta dall’arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini. Lo ha comunicato Alessandro Gisotti, Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede.
“Cari giovani, vi invito a fare vostre e vivere nella quotidianità le indicazioni della recente Esortazione apostolica Christus vivit, frutto del Sinodo che ha coinvolto anche tanti vostri coetanei. In questo testo ognuno di voi può trovare spunti fecondi per la propria vita e il proprio cammino di crescita nella fede e nel servizio ai fratelli”. Così Papa Francesco prima di recitare l’Angelus al termine della Messa della Domenica delle Palme in cui si celebra anche la Giornata della Gioventù in ogni diocesi del mondo.
Papa Francesco ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e “a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi”.
Roma, 12 aprile 1947. Presso la località delle Tre Fontane qualcosa sta accadendo:un uomo, con i suoi figli, sta facendo una passeggiata nel bosco ed ecco - dentro una piccola grotta - vede una Signora che gli parla. Sbigottito ed incuriosito l'uomo si mette in ascolto della “Bella Signora”, cosi la chiama lui.
Al via la programmazione di Radio Vaticana Italia per la Quaresima. A partire da domenica 18 febbraio verrà trasmesso il Rosario recitato da Papa Francesco.
Sollecitudine, compassione e gioia sono le tre parole, le tre linee guida che Papa Francesco fornisce a sacerdoti e religiosi del Bangladesh. Tre parole che scaturiscono direttamente da una meditazione sul Rosario, cui la Chiesa in cui avviene il penultimo incontro del viaggio nel Papa nel Paese è dedicata.
Il Rosario è “un modo eccellentissimo di preghiera meditata, costituito a guisa di mistica corona, in cui le orazioni del «Padre nostro», dell' «Ave Maria» e del «Gloria al Padre», si intrecciano alla considerazione dei più alti misteri della nostra fede, per cui viene presentato alla mente come in tanti quadri il dramma dell'incarnazione e della redenzione di Nostro Signore”. Così scriveva Giovanni XXIII nella Enciclica Grata Recordatio, pubblicata nel 1959, e dedicata alla recita del Rosario per le missioni e per la pace. Una Enciclica quanto mai attuale, soprattutto nell’anno del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Siamo giunti all’ultimo momento importante della prima giornata a Fatima con Papa Francesco: la benedizione delle candele e la recita del Santo Rosario.
“Madre Angelica è stata una grande donna, molto coraggiosa”. Così il Papa emerito Benedetto XVI ha salutato la redazione di AciStampa che ha avuto l’onore di poterlo incontrare per porgergli gli auguri di Natale.
Conversione e preghiera.
La foto di Omran Daqneesh, il bimbo siriano di cinque anni scioccato, coperto di sangue e detriti e seduto in un’autoambulanza ha recentemente fatto il giro del mondo ed è ancora viva nella nostra memoria. Quale sarà il futuro delle generazioni che oggi vivono la loro infanzia in queste condizioni limite? Come aiutarle?
Recita del Rosario e processione nei Giardini Vaticani a conclusione del mese mariano di maggio. Si inizia stasera alle 20 presso la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini.
“Al momento giusto, all'inizio dell'anno, un generoso donatore ci ha sorpresi con un regalo. Egli ha fatto pervenire alla Guardia Svizzera Pontificia l'arma più efficace che esista sul mercato: il "combat Rosary", letteralmente, il rosario per il combattimento. Subito è stato dato in dotazione a tutte le guardie. È importante che ritroviamo la via della preghiera,soprattutto la preghiera del Rosario.
L’Anno Santo della misericordia è ufficialmente aperto. Non sarà probabilmente di grande impatto mediatico come fu il Grande Giubileo dell’Anno 2000. Almeno non per la città di Roma. E questo anche per volontà del Papa che ha voluto che ogni diocesi avesse una Porta Santa ed ha aperto la prima lui stesso, in anticipo rispetto a quella di Roma, a Bangui in Centrafrica.
Il Progetto Nazionale Bambini dell'U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) aderisce all'iniziativa "Un milione di bambini in preghiera" che si terrà in Italia e in tutto il mondo il prossimo 18 ottobre. Saranno oltre un milione i più piccoli che reciteranno il rosario per l'unità e la pace. L’evento è promosso da "Aiuto alla Chiesa che soffre".
E’ stata una Pasqua speciale quella dei cristiani di Erbil. Nonostante la minaccia incombente di una guerra continua fatta di attentati e razzie, nonostante che molti abbiano lasciato la casa e la loro vita quotidiana per poter sopravvivere magari in un campo profughi, la Pasqua è stata una occasione per rendere grazie. La celebrazione della veglia infatti si è conclusa con la distribuzione dei rosari inviati dal Papa e delle colombe che Francesco ha fatto arrivare in Iraq grazie al cardinale Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide. Quella del cardinale è stata la seconda missione in Iraq a nome del Papa, segno di una vicinanza continua. Filoni era arrivato il 30 marzo per trascorrere la Settimana Santa con migliaia di cristiani caldei sfollati per sfuggire alla violenze dell Isis.