“In questo solennissimo giorno di Pasqua si celebra la Statione in questa chiesa della gloriosa Vergine”, cioè a Santa Maria Maggiore, spiega Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
Quest’anno la liturgia stazionale il Sabato Santo arriva a San Giovanni in Laterano. Una basilica di cui si celebra la dedicazione ogni anno. La cattedrale di Roma è legata a Costantino, imperatore che per primo permise la libertà di culto.
Il Venerdì Santo, giorno dell’adorazione della Croce, è di nuovo stazione la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove si conserva ciò che per la tradizione è una reliquia della vera Croce.
“Il Giovedì Santo a S. Giovanni Laterano”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali. Secondo un’antica tradizione, questo giorno il Papa celebrava nella sua cattedrale.
La basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore è stazione quaresimale il mercoledì della Settimana Santa e di nuovo il giorno di Pasqua. Si può dire che la basilica è stata segnata dagli Anni Santi. Già nel primo Anno Santo del 1300, formalmente indetto solo il 22 febbraio 1300 quando era ormai già in corso, la basilica si presenta in una nuova veste spettacolare, preparata pochi anni prima da Papa Niccolò IV.
Martedì della Settimana Santa si arriva con il pellegrinaggio stazionale a Santa Prisca all’ Aventino. La parrocchia viene menzionata per la prima volta nel Sinodo romano del 499, ma è solo intorno al 1100 che viene costruita una basilica tradizionale.
E si arriva a Santa Prassede, di nuovo all’ Esquilino. La parrocchia è un “titulus”, che appare nelle fonti antiche già nel 491, ma la chiesa attuale viene costruita solo nel IX secolo da Papa Pasquale I (817-824). Pasquale decide di sostituire la vecchia chiesa con una nuova ”non lontano” dalla prima, ma della chiesa più antica si è persa ogni traccia.
Domenica delle Palme, quest’anno la liturgia stazionale ci porta a San Giovanni in Laterano. Come tutte le basiliche importanti di Roma, anche quella di S. Giovanni in Laterano è spesso stata trasformata in vista degli Anni Santi.
Il sabato precedente la Domenica delle Palme si arriva sull’ Appia a San Giovanni a Porta Latina.
La liturgia stazionale di oggi si ferma a Santo Stefano rotondo. E’ Papa Simplicio che nella seconda metà del V secolo consacra la chiesa. La venerazione di S. Stefano, il primo martire, si diffonde nel V secolo da quando nel 415 si pensa di aver ritrovato la sua tomba a Gerusalemme.
Si arriva oggi alle spalle di Piazza Navona, lo Stadio di Dominiziano, alla chiesa di Sant’Apollinare che prende il nome delle vicine Terme Neroniane Alessandrine. Oggi è la cappella della Pontificia Università della Santa Croce, di fronte al Museo Nazionale di Palazzo Altemps.
Si resta sempre a via del Corso per la tappa del cammino stazionale e oggi si arriva a San Marcello al Corso.
La stazione odierna fissata tra una delle più belle chiese del centro di Roma, porta ad elevare lo spirito in un inno secolare di gloria verso la Vergine e, con le reliquie dei Martiri qui venerati, rammenta come sia necessario cercare il Signore per ascoltare la sua parola e amarlo sempre più. Siamo a Santa Maria in Via Lata.
Ultima settimana di Quaresima e la liturgia stazionale ci porta Trastevere alla chiesa di San Crisogono.
La quinta e ultima domenica di Quaresima il pellegrinaggio stazionale torna a San Pietro. La storia della basilica ci riporta ai pellegrini che arrivavano a Roma e per i quali l’ imperatore Costantino costruì la prima basilica.
San Nicola in Carcere è la chiesa Regionale dei Pugliesi e dei Lucani. Oggi il cammino stazionale si ferma in questo edificio sacro fin dai tempi dei romani.
Oggi si arriva all’ Esquilino alla chiesa di Sant' Eusebio. La chiesa viene menzionata per la prima volta già nel 474, all’epoca il martirologio ricordava al 4 agosto la festa di Eusebio, fondatore del “Titulus” (parrocchia) dallo stesso nome.
Una basilica antica e una parrocchia moderna. La Basilica dei Santo Silvestro e Martino ai Monti è stata costruita da Papa Sergio II che fu Pontefice tra l’844 e l’847.
Oggi si arriva alla Basilica Papale di San Paolo sulla via Ostiense, luogo dove è custodita la tomba dell’ Apostolo delle Genti.
Il pellegrinaggio stazionale di oggi si ferma a San Lorenzo in Damaso. La chiesa che vediamo si fonda sulla casa paterna di Damaso che fu Papa dal 366 al 384. Il padre era uno scrittore, lettore, diacono, sacerdote della Chiesa di Roma.