Come Notre Dame è stata incendiata e viene restaurata, così è anche la Chiesa di Cristo. “Alcuni credono che sia in rovina e che sia sull’orlo del crollo. Eppure Cristo ha affermato che le porte degli inferi non avrebbero prevalso contro di lei”, ha detto l’arcivescovo di Parigi Michel Aupetit. E ha aggiunto: “Ci crediamo profondamente. Come la nostra cattedrale, la Chiesa di Cristo rimarrà in piedi”.
“La malattia più grande della vita è la mancanza di amore, è non riuscire ad amare. E la guarigione che più conta è quella degli affetti. Ma come trovarla?”. Papa Francesco lo ha detto questa mattina nella meditazione prima della preghiera dell’ Angelus commentando il passo evangelico proposto dalla liturgia.
“La Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria cui avete scelto di consacrare il Medio Orienterappresenta bene la vostra identità e la vostra missione”.
La liturgia di questa domenica ci porta a riflettere sulla vita e la morte. La prima lettura ci rivela che la morte non rientrava nel piano iniziale del Creatore. Quando Dio ha creato l’uomo, lo ha voluto libero ed incorruttibile, ma il diavolo, invidioso della felicità dell’uomo, lo ha ingannato e lo ha portato a scegliere il peccato, e così la morte è entrata nel mondo. La morte, dunque, è la conseguenza del peccato.
Un comunicato della Nunziatura apostolica di Varsavia afferma che il cardinale Angelo Bagnasco ha concluso oggi una visita in Polonia,
Cinque giorni in Messico per il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Tra Città del Messico, Guadalupe e Regione dello Yucatan, il Cardinale Parolin ha invitato alla fine delle divisioni sociali, ha guardato ai popoli latino americani come una barca sballottata nel vento e nelle onde delle diseguaglianze sociali, ha chiesto un rinascimento nelle relazioni tra Chiesa e Stato in Messico.
Gettare lo sguardo oltre i confini del turismo tradizionale, offrendo una vera e propria immersione spirituale tra natura e cultura del Lazio.
“Questa risoluzione che non è vincolante, perché non è un atto legislativo, è una raccomandazione a fare in modo che tutti i Paesi in qualche modo abbiano delle legislazioni analoghe”. Così David Sassoli presidente del Parlamento Europeo ha descritto il progetto di relazione di Predrag Fred Matić approvato dal Parlamento che sostiene di fatto un “diritto all’aborto”.
Tre vie per la carità. Papa Francesco le ha indicate ai partecipanti all’udienza che ha concesso ai rappresentati di Caritas Italiana che compie 50 anni di vita. “Nell’attuale cambiamento d’epoca le sfide e le difficoltà sono tante, sono sempre di più i volti dei poveri e le situazioni complesse sul territorio” ha detto il Papa.
Papa Francesco prosegue nel programma di riduzione e accorpamento delle diocesi italiane: oggi il Papa ha unito in persona Episcopi la diocesi di Foligno a quella di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino: a guidarla sarà Monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.
Una presenza operosa, concreta, presente in ogni diocesi italiana e in tanti territori del nostro Paese. Una presenza viva accanto a chi è più in difficoltà soprattutto negli ultimi mesi a causa della pandemia. Stiamo parlando della Caritas Italiana, Organismo della Conferenza Episcopale Italiana che in questi giorni compie mezzo secolo di vita. E’ nata, infatti, il 2 luglio 1971. Una nascita avvenuta sulla scia del Concilio Vaticano II.
Pregare: si può imparare a farlo? Pregare non è forse uno degli atti più semplici, istintivi, umani, che, in un certo senso, dovremmo avere ascritto persino nel nostro Dna?
"Esprimo il mio profondo dolore dopo la risoluzione del Parlamento europeo che chiedeva la possibilità di uccidere bambini non ancora nati".
“In questo tempo di Chiesa così tribolato ed anche spaventato, la grande tentazione è di contare solo sulle nostre forze e perciò, al massimo, di sperare di sopravvivere al Covid19. Una speranza così piccola però potrebbe ammalare non solo i singoli, ma anche la nostra intera Chiesa diocesana”: così inizia la nuova lettera pastorale di mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, intitolata ‘Per una Chiesa viva e non sopravvissuta’, incentrata sulla speranza cristiana.
“L’Infermiere è un cavaliere Professo, al cui zelo è raccomandata la cura degli Infermi”. E’ una delle prime frasi del “ Regolamento della Sacra Infermeria di Malta” del 1725.
"Nel pomeriggio di ieri si è svolto un incontro online del Consiglio dei Cardinali, alle ore 16.00.Collegati dai paesi di residenza erano le loro Eminenze i Cardinali Óscar A. RodríguezMaradiaga, S.D.B., Reinhard Marx, Sean Patrick O’Malley, O.F.M. Cap., Oswald Gracias e FridolinAmbongo Besungu, O.F.M. Cap., mentre dal Vaticano erano connessi l’Em.mo Cardinale GiuseppeBertello e il Segretario del Consiglio, S.E. Mons. Marco Mellino.
Tutto comincia il pomeriggio del 24 giugno del 1981, due ragazze sono a passeggio nelle colline di Podbrdo, una di loro esclama: Guarda la Gospa ( la Madonna). L’altra si stranisce un po’ perché pensa ad uno scherzo.
ADF International ha dichiarato che la sua inclusione in un rapporto in cui si afferma che "estremi religiosi" stanno cercando "di annullare i diritti umani nella sessualità e nella riproduzione" fa parte di una "campagna diffamatoria mirata".
“Confessare insieme quel che ci accomuna nella fede. Vengono in mente le parole dell’Apostolo Paolo, che scriveva: Un solo corpo, un solo battesimo. Un solo Dio. Nel primo articolo, la Confessio Augustana professa la fede nel Dio uno e trino, richiamandosi appositamente al Concilio di Nicea. Il credo di Nicea è espressione vincolante di fede non solo per Cattolici e Luterani, ma anche per i fratelli Ortodossi e per molte altre comunità cristiane. È un tesoro comune: adoperiamoci affinché il 1700° anniversario di quel grande Concilio, che ricorrerà nel 2025, dia nuovo impulso al cammino ecumenico, che è un dono di Dio e per noi un percorso irreversibile”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, ricevendo una delegazione della Federazione Luterana Mondiale.
E' stata presentata questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede la Giornata di riflessione e di preghiera per il Libano, che si terrà in Vaticano il prossimo 1° luglio con la partecipazione dei principali responsabili delle comunità cristiane presenti nel Paese.