“Mi sembra che oggi sia diffuso un atteggiamento più incline alla rinuncia che alla speranza. Ho l’impressione che, insieme alla prudenza, alla doverosa attenzione a evitare pericoli per sé e per gli altri e danni al bene comune, ci siano anche segni di una sorta di inaridimento degli animi, un lasciarsi travolgere dal diluvio di aggiornamenti, di fatti di cronaca, di rivelazioni scandalose, di strategie del malumore, di logoranti battibecchi”. Lo ha detto ieri l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini, pronunciando il tradizionale discorso alla città nella Basilica di Sant’Ambrogio, alla vigilia della festa del Patrono.
“Domenica scorsa siamo entrati nel Tempo liturgico dell’Avvento che ci prepara al Natale. E la Chiesa italiana, attraverso l’ Ufficio Liturgico Nazionale, ha messo a disposizione, sul proprio sito (anche in una versione con l’audio dei canti proposti) il sussidio liturgico-pastorale per i tempi di Avvento e Natale 2020.
Un colono israeliano oggi pomeriggio è entrato nella Chiesa delle Nazioni a Gerusalemme e ha dato fuoco ad alcune panche. L’uomo, 49 anni è stato bloccato dalla polizia immediatamente. Sono iniziate le indagini.
Artaban è un nome dalle assonanze esotiche, misteriose. Potrebbe far pensare al protagonista di qualche fiaba da Mille e una notte. In effetti questo nome appartiene ad un personaggio altrettanto affascinante e misterioso
Questa nuova edizione del Messale Romano – la terza in lingua italiana – si è resa necessaria “per l’evoluzione del linguaggio e per la necessità che anche il Messale fosse attento alla contemporaneità, usando un linguaggio più inclusivo, anche nella scelta delle annotazioni musicali all’interno. Il nuovo Messale è un libro corale, rinnovato nel formato, nella veste grafica e nell’apparato iconografico”. Lo ha detto Monsignor Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, presentando la terza edizione italiana del Messale Romano in uso da domenica scorsa, I di Avvento.
"Compie cent'anni quel bambino che nacque in una famiglia numerosa della provincia di Buenos Aires, apparso come un dono di Dio per i suoi genitori, per l'Argentina e per la Chiesa". Con queste parole il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, presso la Chiesa Nazionale Argentina a Roma, ha aperto, ieri sera, la Celebrazione Eucaristica nel centenario della nascita del Servo di Dio Eduardo Francisco Cardinale Pironio.
L’Arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos II, è stato dimesso il 30 novembre scorso dall’ospedale Evangeslismos dove era stato ricoverato il 19 novembre scorso dopo essere stato infettato dal coronavirus.
L’impegno per l’unità dei cristiani non è opzionale per i vescovi, che vi sono richiamati dal Codice di Diritto Canonico e da altri documenti pontifici. Ma in nessun modo “l’unità può essere realizzata a detrimento della verità”, perché “l’ecumenismo non prevede compromessi”. Lo spiega il vademecum ecumenico “Il vescovo e l’unità dei cristiani”, pubblicato oggi dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Un documento che dà ai vescovi delle direttive pratiche, anche sulla condivisione dei sacramenti, che “non può mai avvenire per semplice cortesia”. È un tema spinoso, specialmente considerando le spinte che ci sono per l’intercomunione in posti come la Germania.
Ci sono sempre più persone in fuga, e sempre meno sono quelle accolte in Europa e in Italia. Lo sottolinea un rapporto della Fondazione Migrantes della CEI sul diritto di asilo. Che certifica anche come “la situazione dei migranti che giungono in Europa via mare attraverso il Mediterraneo centrale e le risposte di alcuni governi dell’UE nel 2020 hanno messo in evidenza come la pandemia di Covid-19, una dura prova per tanti Paesi, abbia fornito allo stesso tempo anche i pretesti per una serie di misure ‘difensive’.”
Dall’Asia alla Scandinavia, dall’Africa al Medioriente, è un gruppo nutrito di ambasciatori non residenti presso la Santa Sede quello che oggi ha presentato le lettere credenziali a Papa Francesco. A loro, il Papa non ha nascosto che la loro missione “inizia in un periodo di grande sfida per l’intera famiglia umana”, ma anche che “oggi più che mai, il nostro mondo sempre più globalizzato richiede urgentemente un dialogo e una collaborazione sinceri e rispettosi, capaci di unirci nell’affrontare le gravi minacce che incombono sul nostro pianeta e ipotecano il futuro delle giovani generazioni”.
Oggi 4 dicembre, primo venerdì d'Avvento, sono iniziate, nell'Aula Paolo VI, le meditazioni del predicatore della Casa Pontificia Raniero Cantalamessa, creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 28 novembre scorso. Il tema che comprenderà anche le meditazioni dell'11 e del 18 dicembre è "Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore" dal Salmo 90, 12.
La prima grave ondata della pandemia da Covid 19 ha travolto il Nord Italia e in particolare la città di Bergamo, diventata in poco tempo epicentro italiano e europeo della pandemia. Impossibile dimenticare i 6000 morti di marzo e aprile 2020. Bergamo risente ancora oggi di tutto questo, con la seconda ondata crescono le famiglie povere, le famiglie rimaste sole, la disoccupazione. Resta ancora oggi il disagio psicologico e la paura del suono di quelle ambulanze che passavano ogni minuto. Ad ACI Stampa risponde don Roberto Trussardi , Direttore di Caritas Diocesana Bergamasca.
Parla di “amicizia sociale” Papa Francesco salutando i partecipanti alla 23a Giornata di Pastorale Sociale in Argentina. Un video messaggio per esserci: “Quanti ne abbiamo fatti! Quanti! In alcuni ricordo che ero presente e in altri che non lo ero” dice.
“I giorni che ho vissuto in ospedale per via del COVID-19 sono stati un po’ come quelli di Gesù del deserto”.
"Parlare del cosiddetto compromesso giuridico sulla protezione della vita è una falsificazione della realtà, perché si omette la parte più importante della controversia, cioè i bambini non nati e il loro inalienabile diritto alla vita". Lo scrive l'Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, nella Dichiarazione nel contesto della risoluzione del Parlamento Europeo sull'aborto in Polonia.
“ Tutto iniziò con San Pio X. Fu infatti sotto il pontificato di papa Sarto che Giuseppe Dalla Torre, di una antica famiglia originaria di Treviso, iniziò, giovanissimo, la sua attività di giornalista nella stampa cattolica”. Così descriveva il suo legame con la Santa Sede Giuseppe Dalla Torre, scomparso oggi a 77 anni.
‘Questo denso scritto conferma che la comunione con Cristo genera un’intima trasformazione del fedele’. Così scrive l’arcivescovo Piero Marini, presidente della Commissione speciale per la liturgia presso la Congregazione per le Chiese orientali e membro della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, nel libro ‘Fai vivere e santifichi l’universo. Eucaristia, creazione e fede’ di Giuseppe Falanga, teologo e docente di Liturgia all’Università della Santa Croce; inoltre è redattore di Liturgia, rivista del Centro di Azione Liturgica, e si occupa di questioni liturgiche e dogmatiche.
Hagia Sophia e San Salvatore in Cora ad Istanbul hanno avuto un destino comune. Entrambe chiese, poi diventate moschee, poi museo, e poi di nuovo moschee quest’anno, con due decreti dei tribunali turchi appoggiati dal governo di Erdogan. Il fatto è che entrambi gli edifici sono parte del patrimonio UNESCO, la loro conversione in moschea rischia di far andare perduti (o rendere invisibili) parte delle loro straordinarie opere. E così l’UNESCO ha deciso di mandare un inviato per controllare lo stato dei due edifici, il prossimo gennaio.
Una peregrinatio della statua della Madonna di Fatima, cui è consacrato l’anno pastorale, per tutte e 35 le parrocchie della nazione: la piccola Chiesa cattolica in Georgia ha consacrato quest’anno pastorale alla Madonna di Fatima, in un momento difficile in cui le restrizioni del coronavirus hanno impedito le celebrazioni, e in una situazione a volte discriminatoria, dato che l’ortodossia è considerata religione nazionale.
La Rete Mondiale di Preghiera ora è una Fondazione Vaticana. Papa Francesco, con Chirografo del 17 novembre 2020, ha eretto in persona giuridica canonica e vaticana la Fondazione Rete Mondiale di Preghiera con sede nello Stato della Città del Vaticano. E continuerà ad essere affidata alla cura della Compagnia di Gesù.