Come rispondere alla grave crisi attuale che stiamo attraversando? "Ognuno di noi è chiamato ad assumersi la sua parte di responsabilità. Dobbiamo rispondere non solo come persone singole, ma anche a partire dal nostro gruppo di appartenenza, dal ruolo che abbiamo nella società, dai nostri principi e, se siamo credenti, dalla fede in Dio", suggerisce Papa Francesco nell'Udienza Generale odierna presso il Cortile di San Damaso in Vaticano.
San Pio da Pietrelcina è ricordato per il gran bene che ha seminato nel corso della sua esistenza per di venire in soccorso dei moltissimi fedeli che bussavano alla porta del suo animo.
Un protocollo anti-corruzione tra Segreteria per l’Economia e Ufficio del Revisore Generale della Santa Sede è stato firmato lo scorso 18 settembre. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede, specificando che le due autorità “collaboreranno in maniera ancora più stretta nell’identificazione dei rischi di corruzione e per una efficace attuazione delle norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato di città del Vaticano recentemente approvate”.
Il Cardinale Parolin ne è certo: le Nazioni Unite sono necessarie “oggi più che mai”, anche se non sono perfette, hanno avuto i loro alti e bassi. Ma rappresentano comunque un punto di riferimento per tutti i popoli, che da sempre hanno guardato all’organizzazione come una risorsa di speranza per la pace nel mondo e l’armonia tra gli Stati.
“Non è ammissibile da parte di coloro che assistono spiritualmente questi infermi alcun gesto esteriore che possa essere interpretato come un’approvazione anche implicita dell’azione eutanasica, come, ad esempio, il rimanere presenti nell’istante della sua realizzazione”.
“La cura della vita è la prima responsabilità che il medico sperimenta nell’incontro con il malato. Il Buon Samaritano, infatti, non solo si fa prossimo, ma si fa carico di quell’uomo che vede mezzo morto sul ciglio della strada: è più che mai necessario fare uno sforzo, anche spirituale, per lasciare spazio ad una relazione costruita a partire dal riconoscimento della fragilità e vulnerabilità della persona malata. La debolezza, infatti, ci ricorda la nostra dipendenza da Dio e invita a rispondere nel rispetto dovuto al prossimo”. Lo ribadisce la Congregazione per la Dottrina della Fede nella Lettera Samaritanus Bonus, pubblicata oggi, sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita.
Il 22 settembre 2000 moriva il Cardinale Vincenzo Fagiolo, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi.
Un gruppo di giovani di Assisi ha intrapreso un cammino nel bosco di San Francesco sulle orme di Carlo Acutis. Un piccolo pellegrinaggio quello organizzato dall’Ufficio di pastorale giovanile diocesano, ma intenso e ricco di momenti. Per prendere esempio da e farsi ispirare da Carlo Acutis, che presto sarà beatificato proprio ad Assisi. I ragazzi, in rappresentanza di alcune parrocchie della diocesi, accompagnati dai propri animatori e dall’equipe di Pastorale giovanile diocesana, sono partiti dal Monastero di Santa Croce ed hanno raggiunto la Basilica di San Francesco dove sono stati accolti dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino per un saluto e una benedizione. Selene Degli Esposti, coodirettrice Servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Assisi- Nocera Umbra- Gualdo Tadino racconta ad ACI stampa questa bella esperienza.
Anch’io ho avuto il privilegio nei miei anni giovani di approfittare di questa sua disponibilità di penitenza”. Il penitente è Giovanni Paolo II e il confessore Padre Pio. Non è certo un segreto che Giovanni Paolo II avesse una ammirazione particolare per Padre Pio. Il loro era stata un primo incontro speciale dal quale il giovane sacerdote polacco, era il 1948. Era uscito pensando che il frate fosse certo un santo, ma un po’ fuori di testa perché gli aveva predetto in qualche modo che sarebbe diventato Papa.
“I mesi imprevedibili e sconvolgenti da cui veniamo ci testimoniano che davvero nulla sarà come prima”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente.
“Sono stata creata in dono a chi mi sta vicino e chi mi sta vicino è stato creato in dono per me”, scriveva, in un suo appunto del 1949, Chiara Lubich. È il germe del tema del “dono”, dell’uomo-relazione, dell’amicizia e dell’amore sociale, quale scaturisce dalla visione antropologica della cultura generata dal carisma dell’unità.
Trent'anni fa cadeva ucciso per mano della mafia il magistrato Rosario Livatino.
"La vostra casa si chiama Sonnenschein, cioè lo splendore del sole. Posso immaginare perché i responsabili hanno scelto questo nome. Perché la vostra casa sembra un magnifico prato fiorito nello splendore del sole, e i fiori di questa Casa siete proprio voi!". Francesco accoglie con affetto in Vaticano i piccoli ospiti del Centro per l’autismo Sonnenschein austriaco.
Nonostante le restrizioni per la prevenzione del virus covid-19, ben 3.000 persone hanno partecipato, sabato scorso 19 settembre, alla sedicesima edizione della "Marcia per la vita", nel centro della capitale tedesca, Berlino. La Marcia – alla quale lo scorso anno parteciparono in 8.000 – è stata organizzata dall´Associazione federale diritto alla vita (Bundesverband Lebensrecht) e da altre dodici organizzazioni pro-life.
Verona ha un nuovo emporio della solidarietà. Il territorio della Diocesi raggiunge quota nove e questa volta tocca al quartiere di Borgo Roma, in via Lussemburgo 27, vicino alla parrocchia di San Giacomo.
La chiesa ortodossa di Santa Sofia è la seconda chiesa più antica della capitale bulgara Sofia, e ha dato il nome alla città stessa, che prima si chiamava Serdica. Ed è stato proprio nel giorno della festa di Santa Sofia che le reliquie di San Clemente e San Potito, donate da Papa Francesco, sono state traslate nella chiesa paleocristiana, con una celebrazione solenne che ha mostrato un segno di ecumenismo in cammino.
Sono passati esattamente 150 anni da quel 20 settembre 1870 quando le truppe italiane sfondarono le difese pontificie a Porta Pia – attraverso la celeberrima breccia – e occupando così Roma che, poco dopo, sarebbe diventata capitale dello Stato unitario italiano.
Il ritratto di Dio che ci viene dal Vangelo del giorno è quello di un Dio generoso, che ci chiama e ci ricompensa, senza guardare al tempo o ai risultati che mettiamo in campo per lui, ma alla generosità e alla disponibilità con la quale lo serviamo. Papa Francesco tratteggia questo “Dio generoso” in un breve commento, affacciato alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico come ogni domenica.
Il mandato dell’Università Cattolica è chiaro. Ma il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ritiene che è un mandato oggi più importante che mai, perché in questi tempi servono “ancora più personalità che con cuore sapiente, mente illuminata, mani operose e solida fede siano capaci di accompagnare l’umanità verso un futuro sostenibile migliore”.
Ancora una volta le parole di Gesù ci sconcertano perché rompono i nostri schemi e il nostro modo di pensare Dio. Un pericolo sempre incombente nella nostra vita di cristiani, ma anche in tante persone che si mostrano ostili nei confronti di Dio, è quello di credere o di combattere un “dio” che in realtà non esiste perché chiuso entro i nostri ristretti schemi mentali e piegato alle nostre aspettative.