Un “atto di tenerezza” per stare vicino agli anziani che si sentono soli: è questo che vuole suscitare il Dicastero Laici, Famiglia e Vita, che ha lanciato la campagna “Ogni anziano è tuo nonno”. Perché – spiega il dicastero in un comunicato – è “possibile vincere l’isolamento degli anziani anche rispettando con rigore le norme sanitarie in materia di Covid-19”.
“Perché un fedele sia validamente nominato parroco, occorre che abbia ricevuto l’Ordine del presbiterato. […] L’ufficio di parroco non può essere affidato a una persona giuridica. In modo particolare l’ufficio di parroco non può essere affidato a un gruppo di persone, composto da chierici e laici”. Insomma i laici non possono guidare una parrocchia, questo compito spetta solo ai sacerdoti.
Dall’1 agosto, la Direzione Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano avrà un nuovo direttore. Il Papa ha infatti nominato il professor Andrea Arcangeli come nuovo direttore. Prenderà il posto del professor Alfredo Pontecorvi, che era stato nominato a guidare la direzione Sanità e Igiene del Governatorato l’1 agosto 2015, cinque anni fa.
Sarà senza dubbio diversa quest'anno la Celebrazione del Perdono di Assisi alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Ma il programma delle celebrazioni è pronto e denso di appuntamenti. "La Porziuncola è una porta sempre aperta per tutti quelli, pellegrini e gente del luogo, che vogliono attingere alla grazia di Dio attraverso l’esperienza della Riconciliazione", dicono i frati sul sito della Porziuncola.
Il 10 febbraio 1960 moriva - dopo anni di persecuzione da parte delle autorità comuniste jugoslave - il Cardinale Stepinac, Arcivescovo di Zagabria. Nel 1998 sarà beatificato da Giovanni Paolo II. E in occasione della sua morte, Papa Giovanni XXIII decise di celebrare - il 17 febbraio 1960 - una Messa di suffragio per il porporato nella Basilica Vaticana.
“Ai nostri giorni, la vita di alcuni può risultare mediocre e spenta perché probabilmente non sono andati alla ricerca di un vero tesoro: si sono accontentati di cose attraenti ma effimere, di bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio”. Così Papa Francesco ha commentato oggi le parabole del Vangelo di Matteo proposta dalla liturgia, quella del tesoro nascosto nel campo, quella della perla preziosa e quella della rete gettata in mare.
Nel Vangelo di questa domenica, Gesù presenta il Regno dei cieli “simile a un tesoro nascosto in un campo”. Il campo è il mondo, è il cuore dell’uomo con tutti i suoi desideri e le sue speranze. Il tesoro è Cristo.
Santa Sofia è tornata moschea, e la prima preghiera si è tenuta il 24 luglio, simbolicamente giorno in cui il Trattato di Losanna sancì la fine dell’Impero Ottomano. Papa Francesco si è detto “molto addolorato” per la scelta del governo turco all’Angelus del 12 luglio. Dopo la decisione, è proseguito il forcing diplomatico da parte di vari Paesi, in particolare la Grecia il cui presidente ha chiamato Papa Francesco.
Ieri i muezzin sono tornati a chiamare i fedeli di minareti di quella che ora è “La Grande Moschea di Hagia Sophia”. E risuonato l’adhan, l’invito musulmano alla preghiera dai quattro minareti, costruiti dopo la conquista di Costantinopoli del 1453.I mosaici dei pavimenti erano coperti da tappeti blu e quelli delle pareti da tendaggi.
Per egoismo, siamo abituati a passare senza vedere chi soffre, guardando da un'altra parte”, ma “Gesù ci chiede di essere servi degli altri come il Buon Samaritano di cui non conosciamo il nome: un uomo anonimo che si è preso cura di colui che era sul ciglio della strada”.
Affreschi del IX e X secolo che nessuno si aspettava. Sono emersi durante i restauri conservativi delle murature e dei mosaici delle absidi, centrale e del diaconicon, della basilica di Santa Maria Assunta di Torcello a Venezia.
Siamo ormai in pieno del periodo di vacanza ma lo sguardo dei vescovi e dei sacerdoti va al periodo autunnale quando riprenderanno attivamente le attività pastorali. E non sarà come tutti gli altri anni vista la situazione pandemica che ancora oggi stiamo vivendo.
Dalla Palestina scossa da ribellioni e attese messianiche, ai fasti di una Roma crudele e in procinto di veder rovinare il suo millenario splendore, a far da scenario alle tormentate vicende delle prime comunità cristiane. Fino alla Francia del Trecento e al profondo Medioevo delle terre del Nord.
La famiglia alla base dell’ecologia. Sembra una teoria rivoluzionaria, ma è ben salda nella dottrina sociale della Chiesa e nelle encicliche dei Papi, fino alla Laudato Si di Papa Francesco. E lo mette in luce il vescovo Mario Toso, di Faenza-Modigliana, in un volume su “Ecologia Integrale dopo il coronavirus” (Società Cooperativa Sociale Frate Iacopa).
È don Francesco Lomanto il nuovo arcivescovo di Siracusa. Don Lomanto, dal 2015 preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, prende il posto dell’arcivescovo Salvatore Pappalardo, che ha compiuto lo scorso 18 marzo 75 anni e guidava l’arcidiocesi dal 2008.
In occasione dell’Anno Santo 1950 Pio XII scrisse l’enciclica Anni Sacri, invocando preghiere per il rinnovamento cristiano e la concordia dei popoli. L’enciclica venne pubblicato il 12 marzo 1950.
Il 9 maggio 1898 un ragazzo veste l'abito cappuccino, davanti alla comunità dei Frati Minori Cappuccini delle Marche. Il suo nome è fra Serafino da Pietrarubbia.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha scritto una lettera ai vescovi, in vista della ripresa autunnale delle attività pastorali, “necessariamente graduale e ancora limitata dalle misure di tutela della salute pubblica, alcune delle quali legate a valutazioni regionali”. “Lavorare insieme per porre le condizioni con cui aprirsi a nuove forme di presenza ecclesiale”, questo è l'obiettivo.
Il 23 luglio 2015 moriva a Washington il Cardinale americano William Wakefield Baum. Aveva 89 anni.
Don Antonio Ruccia è il parroco della chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco a Bari. La mattina del 19 luglio sente il suono del suo telefonino collegato alla culla termica che aveva fatto installare fuori alla porta della sua parrocchia nel 2014, proprio per accogliere quei neonati che i genitori naturali decidono di non tenere. Capisce immediatamente cosa significhi quel suono e si precipita fuori. Il neonato abbandonato è Luigi, uno scricciolo di 10 giorni, che indossa una tutina bianca e azzura. “Lui è Luigi, ditegli che lo ameremo per sempre”, recita il messaggio lasciato da chi, probabilmente, ha pensato di non poter crescere quel figlio. Una storia di amore e di dolore, un racconto intenso, che esprime a chiare lettere il dramma di chi non riesce a prendersi cura dei propri figli. Ma un racconto che ci parla anche della genialità di un parroco che installa culle termiche per cercare di dare una "speranza alla vita". ACI stampa ha raccolto le emozioni di Don Antonio Ruccia: