Papa Francesco, questa mattina a sorpresa, ha fatto visita agli studenti del Liceo Pilo Albertelli di Roma, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
“Il Natale, nella sua genuina semplicità, ci ricorda che ciò che veramente conta nella vita è l’amore”. Si conclude così il videomessaggio che Papa Francesco ha filmato insieme al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che da parte sua ha ringraziato Papa Francesco per il suo essere un “messaggero di speranza”.
“L’ascolto umile e fedele, attento e generoso delle confessioni sacramentali sia il tratto dominante di questi ultimi giorni della novena, che ci prepara alla grande solennità e, poi, dell’intero Tempo di Natale, nel quale, sempre e ancora, i fedeli continuano ad accostarsi al confessionale”.
Il Vescovo ausiliare per il Settore Nord di Roma e incaricato della carità Monsignor Gianpiero Palmieri presiederà la tradizionale Messa di Natale con gli ospiti, i volontari e gli operatori del centro Caritas diocesano Don Luigi Di Liegro il 24 dicembre alle ore 17.
Una chiamata alla speranza e alla costruzione dell’identità europea: la hanno lanciata i Cardinali Marx, De Kesel e Omella, lo scorso 11 dicembre, durante una conferenza a Bruxelles in cui sono state analizzate insidie e opportunità per la Chiesa cattolica in Europa nel 2020. Un incontro che nasce mentre si sta preparando una Conferenza sul futuro dell’Europa, che sarà lanciata probabilmente il prossimo 9 maggio, festa dell’Europa.
I cattolici non si identificano con un candidato, né con un partito politico. Ma il modo in cui votano rispecchia la maggioranza della nazione. Per dirla in breve, i cattolici negli Stati Uniti sono come i fondi del caffè: aiutano a leggere il futuro, e, in questo caso particolare, aiutano a prevedere un particolare andamento delle elezioni politiche.
Da un po’ si tempo non se ne sente più parlare nei circoli così detti “impegnati”: La antropologia biblica.
Dio è capace di cambiare tutto, gratuitamente, perché fiorire sembra impossibile per il deserto fatto di sabbia secca. Questo è il messaggio di Papa Francesco nell'omelia mattutina odierna presso Casa Santa Marta.
Papa Francesco incontra oggi in Vaticano 33 profughi da Lesbo richiedenti asilo politico, tra cui 14 minori. Un evento importante che termina con l'apposizione di una croce, nell’accesso al Palazzo Apostolico dal Cortile del Belvedere, in ricordo dei migranti e dei rifugiati.
"In un mondo tristemente segnato da conflitti civili, regionali e internazionali, divisioni sociali e disuguaglianze, è essenziale intraprendere un dialogo costruttivo e creativo basato sull’onestà e sulla verità, con l’obiettivo di promuovere una maggiore solidarietà fraterna tra gli individui e all’interno della comunità globale. Da parte sua, la Chiesa cattolica si impegna a collaborare con ogni partner responsabile nel promuovere il bene di ogni persona e di tutti i popoli. È mia fervida speranza che la vostra missione contribuisca anche alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico in cui la vita umana, la dignità e i diritti siano rispettati e valorizzati". Lo ha detto Papa Francesco, stamane, ricevendo gli ambasciatori di Seychelles, Mali, Andorra, Kenya, Lettonia e Niger in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Il 6 giugno 1980, il Patriarca Ilia della Chiesa Ortodossa Georgiana visitò per la prima volta il Vaticano. L’occasione fu salutata da San Giovanni Paolo II come “un giorno gioioso nella lunga storia delle nostre Chiese”, sottolineando che “come eredi di Pietro e Andrea ci incontriamo come fratelli in Cristo”. Il quarantennale di questa storica visita sarà celebrato il prossimo anno in Vaticano, e Papa Francesco ha scritto personalmente al Patriarca Ilia per dare conto di alcune delle manifestazioni.
Sarà un evento di portata storica per la Famiglia Vincenziana quello che avrà luogo a Roma dall’8 al 12 gennaio del 2020.
Era stato presentato a Papa Francesco lo scorso 2 settembre, ma è stato negli scorsi giorni che il progetto “KAIROS Medio Oriente: verso un patto globale delle Chiese” è entrato nel vivo, con un incontro che si è tenuto a Cipro.
Si è tenuta in 12 carceri italiane la sesta eduzione di “L’altra cucina… per un pranzo d’amore”, iniziativa di solidarietà che porta chef stellati a cucinare per i detenuti, mentre personaggi famosi servono ai tavoli. Una iniziativa patrocinata dal Ministero della Giustizia e promossa da Prison Fellowship Italia, Rinnovamento nello Spirito e dalla Fondazione Alleanza, che è una onlus legata proprio al movimento ecclesiale.
Non è un caso che Papa Francesco abbia deciso che fosse Karaganda la sede della nuova amministrazione per i cattolici di rito bizantino del Kazakistan e dell’Asia Centrale. Perché quella città è nota per essere stato uno dei più grandi “lager a cielo aperto” dell’Unione Sovietica. E lì finirono anche molti greco cattolici ucraini, ricordati ad ottobre 2017 dall’arcivescovo maggiore Shevchuk in una lettera pastorale.
Il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ha inviato una lettera per gli auguri natalizi ai sacerdoti fidei donum della Diocesi.
Un appuntamento divenuto ormai tradizione nel panorama milanese in attesa del Natale: il grande concerto in Cattedrale offerto alla città dalla Veneranda Fabbrica e dal Comune di Milano illumina di emozioni il Duomo.
E' interamente concentrata sull'importanza del presepe l'Udienza Generale odierna di Papa Francesco, in Aula Paolo VI. L'ultima, prima della pausa delle festività natalizie. Il presepe, "Vangelo domestico", che ricorda al mondo che "Dio non è rimasto invisibile in cielo, ma è venuto sulla Terra, si è fatto uomo".
"Come ci ha insegnato la vicenda di Asia Bibi, l’eco mediatica e la pressione internazionale hanno il potere di salvare delle vite umane". Con questa convinzione Aiuto alla Chiesa che Soffre si sta battendo per tenere alta l’attenzione sul caso di Huma Younus, 14enne cristiana di Karachi in Pakistan, rapita il 10 ottobre scorso e in seguito violentata e costretta a convertirsi all’Islam e a sposare il proprio sequestratore, il musulmano Abdul Jabbar. Per questo motivo, la Fondazione pontificia ha scritto una lettera aperta ad 11 donne influenti italiane, chiedendo il loro sostegno in virtù "della Vostra capacità di incidere sull’opinione pubblica italiana e per le Vostre battaglie a difesa della dignità della donna".
È una Chiesa che “non deve stancarsi di annunciare l’ordine naturale delle cose” e che deve sempre sottolineare come “corpo ed anima siano fondamentali e non scissi”, quella delineata dal Cardinale Wilhelm Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht. Il Cardinale entra nel dibattito sul tema dell’eutanasia e del suicidio assistito. Lo fa da ex medico che ha dedicato una tesi di dottorato al tema dell’eutanasia già negli anni Ottanta, e da una nazione, l’Olanda, con una legge sull’eutanasia tra le più liberali del mondo.