"Sì, verrò”. Papa Francesco ha risposto così al primo ministro montenegrino Dusko Markovic, il quale, al termine di una udienza di 35 minuti con due interpreti, ha ribadito l’invito a Papa Francesco a visitare la nazione. Ovviamente, la risposta del Papa va inquadrata nella consueta cortesia diplomatica. Restano, comunque, le possibilità di un viaggio di Papa Francesco nel Paese, a testimoniare il particolare interesse di Papa Francesco e della diplomazia pontificia riguardo i Balcani.
Celestino V, al secolo Pietro di Morrone, fu il Papa che fece il “gran rifiuto”, tra i pochissimi a rinunciare al Pontificato. In visita sulla sua tomba, il 28 aprile 2009, Benedetto XVI vi lasciò il suo pallio, quasi a lasciar comprendere che anche lui avrebbe rinunciato al pontificato. Nel breve periodo in cui fu pontefice (dal 29 agosto al 13 dicembre 1294), Celestino V ha lasciato un segno indelebile alla sua città dell’Aquila e alla Basilica di Collemaggio dove fu incoronato Papa: la “festa del perdono” o perdonanza, che dall’altro ieri è stata proclamata patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO.
Tra i grandi mistici del Cinquecento spagnolo, merita un posto di tutto riguardo San Giovanni della Croce. Riformatore del Carmelo, uomo di profonda preghiera, contemplativo di eccezione, la sua esistenza si snodò fra molte prove e grandi doti che vennero usate per i fratelli.
In questa settimana, in preparazione al Natale, i Vescovi delle Marche si sono ritrovati a Loreto e hanno aperto la loro assemblea con una meditazione in preparazione al Natale, affidata al vescovo emerito di Senigallia, Giuseppe Orlandoni che ha parlato della speranza, ha posto in luce alcune fragilità emergenti nell’attuale società in particolare per quanto riguarda la condizione giovanile.
Miguel Angel Fiorito, maestro del dialogo che sapeva stare in silenzio, paziente, non geloso del suo lavoro, straordinario nell’aiutare al discernimento, studioso impareggiabile di Sant’Ignazio e dei suoi esercizi spirituali: così Papa Francesco tratteggia la figura del “maestro Fiorito”, persona di riferimento per lui, di cui ha presentato la raccolta di scritti oggi, un volume di cui ha firmato anche la prefazione.
"Tu scendi dalle stelle" è il canto di Natale forse più noto, o comunque cantato al mondo, e può vantare innumerevoli imitazioni e parodie. Ma il senso di questo canto è molto meno scontato di quanto si possa immaginare. Bisognerebbe infatti ricordare com'è nato e qual'è il suo "creatore".
Al progetto di Scholas Occurentes, Papa Francesco tiene moltissimo. E così, quando è arrivato l’invito per andare a piazza San Callisto a inaugurare il nuovo spazio di Scholas Italia, ma anche di inaugurare via videoconferenza la nuova sede di Los Angeles, non ha esitato a dire sì.
“Il Magnificat non è un incitamento a rovesciare, anche con la violenza, i potenti dai troni. È un ammonimento rivolto soprattutto ai ricchi e ai potenti circa il tremendo pericolo che corrono, come nella parabola del ricco epulone”. Così Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, in occasione della II Predica di Avvento tenuta stamane alla presenza del Papa.
Il 27 dicembre e il 31 gennaio visite guidate storico-artistiche-esperienziali in notturna alla Basilica di Sant’Antonio. Un'esperienza davvero unica, "Alla ricerca dell'invisibile".“Alla ricerca dell’invisibile” è infatti un suggestivo percorso guidato promosso da Basilica del Santo, Veneranda Arca di S. Antonio e Messaggero di sant'Antonio per scoprire come gli artisti della fabbrica del Santo, "con le loro sensibilità diverse e nelle diverse epoche storiche, abbiano tradotto nelle loro opere la realtà impalpabile e invisibile del Divino e di altre presenze incorporee, come gli angeli", come riporta il sito ufficiale del Santuario.
Ricorre oggi il 40/mo anniversario della morte del Cardinale tedesco Alfred Bengsch , Vescovo di Berlino dal 1961 fino alla sua morte.
“Il tempo che precede il Natale ci chiama tutti a domandarci: io, che cosa attendo nella mia vita?, qual è il desiderio grande del mio cuore? E anche voi, con le vostre canzoni, fate emergere o riemergere nell’animo di tanta gente questa sana tensione così umana. In fondo, è Dio che ha messo questo desiderio, questa sete nel nostro cuore. E Lui ci viene incontro su questa strada”. Lo ha detto il Papa incontrando i promotori, gli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, che avrà luogo domani nell’Aula Paolo VI. Il ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes e della Fondazione salesiana Missioni Don Bosco Valdocco Onlus.
“Ciò che vi unisce è il desiderio di far conoscere al mondo la gioia della misericordia attraverso la diversità dei vostri carismi: questa diversità che voi rappresentate è molto bella: esprime bene il fatto che non esiste povertà umana che Dio non voglia raggiungere, toccare e soccorrere”. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i Membri di Associazioni, Congregazioni e Movimenti dedicati alla Misericordia che operano in Francia.
Un progetto che è un dono.
Gli auguri dei vescovi italiani per i 50 anni di sacerdozio di Papa Francesco
“Da bambino una volta avevo pensato di farmi prete, ma come altri a quell’età sognano di diventare ingegnere, medico, musicista…solo che io pensavo al Sacerdozio”.
Maria non ha rubato niente al Figlio, lei è discepola e non corredentrice. Il Papa lo ha detto chiaramente oggi nella omelia della messa per la festa della Madonna di Gaudalupe.
“Joseph Ratzinger ha colto tutto il travaglio culturale e spirituale dell’ Europa, un travaglio che ha radici lontane, segnato dalla secolarizzazione, ancor prima che dalla trasformazione in senso multiculturale del tessuto sociale, e che ha determinato una crisi della cristianità o della civiltà cristiana". Così parlava di Papa Benedetto XVI - poco più di un anno fa - Marta Cartabia, eletta ieri all'unanimità Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana.
Sono tante le sfide antropologiche del terzo millennio, frutto degli sviluppi scientifici e tecnologici: dall’intelligenza artificiale alla bioetica, dal dialogo interculturale al rapporto con l’ambiente.
"Non si ottiene la pace se non la si spera". E' questo il cuore il testo del Messaggio di Papa Francesco per la 53ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2020 sul tema “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. Il testo è stato presentato oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede.
"Un compito non facile, il vostro: servite la Repubblica in tempi difficili e, in molti casi, siete soli; se da una parte siete invidiati, adulati e ricercati da chi spera di ottenere da voi qualche favore o interesse, dall’altra spesso vi trovate a respirare l’incomprensione, la sfiducia, l’ingratitudine, sentimenti sprezzanti alimentati da luoghi comuni, che pretendono di fare di ogni erba un fascio. Su di voi si scaricano tante stanchezze e disillusioni, incertezze e ansietà della nostra gente, provata dalla preoccupazione per il venir meno di un modello tradizionale di lavoro e di sviluppo e, a un livello ancor più profondo, per la fatica di tanti a riconoscersi in una propria identità, nell’appartenenza a una famiglia e a una comunità. Ne sono segno la caduta delle nascite, l’invecchiamento demografico del Paese e la stessa emigrazione di tanti giovani verso l’estero". Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nell'omelia pronunciata ieri sera a Roma nel corso della Messa celebrata per i parlamentari in vista del Natale.