Tutto secondo tradizione. Nessuna sorpresa negli appuntamenti di Papa Francesco per il periodo di Natale, che celebrerà nella notte della viglia, pronuncerà il tradizionale messaggio urbi et orbi nel giorno di Natale, terminerà l’anno presiedendo il canto del Te Deum e celebrerà poi la Messa dell’Epifania
“ E’ vero che il Natale, lo sappiamo tutti, tante volte si celebra non con tanta fede, si celebra anche mondanamente o paganamente; ma il Signore ci chiede di farlo con fede e noi, in questa settimana, dobbiamo chiedere questa grazia: di poter celebrarlo con fede. Non è facile custodire la fede, non è facile difendere la fede: non è facile”.
“Osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata 70 anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza”.
C’è già un po’ del clima panamense qui in Vaticano. Con alcuni canti tipici panamensi natalizi è stata inaugurata la mostra dei 100 Presepi in Vaticano. La tradizionale Esposizione Internazionale “100 Presepi”, giunta alla sua 43a edizione, da quest’anno si trasferisce da Piazza del Popolo in Via della Conciliazione in Vaticano, sotto la diretta responsabilità del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Le clarisse del monastero della beata Mattia di Matelica hanno lanciato una raccolta fondi per coinvolgere la comunità cittadina e i molti fedeli legati alla Beata per riaprire la chiesa, inagibile a seguito del terremoto del 2016, dov’è custodita l’urna con il corpo della Beata ad un anno dalle celebrazioni del settimo centenario della sua morte, a cui le sorelle clarisse e i fedeli tutti si stanno preparando.
Papa Francesco ha nominato il vescovo Abel Gabuza di Kimberley, coadiutore dell’arcidiocesi di Durban in Sud Africa. Affiancherà, per poi succedergli, il Cardinale Wilfrid Fox Napier, che ha 77 anni ed ha già da due anni presentato, come da prassi, le dimissioni per ingravescentem Aetate.
Come Giovanni Battista, il credente è chiamato ad “aprire strade nel deserto”, a indicare “prospettive di speranza” anche in “contesti esistenziali impervi”, e non si arrende di fronte a “situazioni negative di fallimento o di rifiuto”. Papa Francesco centra la sua riflessione all’Angelus sulla figura di San Giovanni Battista. Perché è lui che fa capire che è con la conversione che si deve attendere il Signore.
Nel tempo di Avvento la Chiesa ci presenta alcune figure che potremmo qualificare come i campioni dell’attesa: il Profeta Isaia, San Giovanni Battista, San Giuseppe, Maria Santissima.
Non c’è mai la parola migranti, ma l’ultima parte della preghiera che Papa Francesco, come tradizione, ha composto per la Madonna e letto di fronte alla monumento dell’Immacolata in piazza di Spagna (in realtà, nell’adiacente piazza Mignanelli) parla anche di loro, e soprattutto delle famiglie che si trovano nell'indifferenza.
Quella che va dal 3 all’11 dicembre è una settimana particolarmente intensa per la diplomazia pontificia. Il 3 dicembre, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha parlato a Katowice, in Polonia, dove si teneva il COP24, il 24esimo incontro sul cambiamento climatico. L’11 dicembre, si concluderanno le consultazioni di Marrakech sul Global Compact sulle migrazioni, un tema cui la Santa Sede tiene molto. Sarà proprio il Segretario di Stato Vaticano a guidare la delegazione della Santa Sede a Marrakech.
È con un messaggio di Papa Francesco che si pare la messa per la beatificazione di padre Pierre Claverie e 18 compagni, uccisi in odio alla fede in Algeria tra il 1994 e il 1996. E il Cardinale Becciu, inviato speciale di Papa Francesco, sottolinea nell’omelia che “la morte tragica dei Beati Pietro Claverie e dei 18 compagni martiri è un seme sparso nei momenti difficili, fecondato dalla sofferenza che porterà frutti di riconciliazione e di giustizia”.
È monsignor Lawrence Duffy il nuovo vescovo di Clogher, in Irlanda, diocesi che fu scossa dallo scandalo degli abusi, con almeno 13 denunce su altrettanti sacerdoti dal 1975 al 2012. La diocesi era rimasta vacante dal 2016, quando il vescovo Liam S. McDaid si era dimesso per motivi di salute dall’incarico di vescovo della diocesi che guidava dal 2010.
Quando il Signore cerca, ci sono due possibili risposte: il “mi sono nascosto” di Adamo e l’ “Eccomi” di Maria. Ed è su queste due alternative che si centrano le letture della liturgia del giorno dell’Immacolata Concezione. Papa Francesco lo spiega nell’Angelus, sottolineando che “l’Eccomi apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli in se stessi”. Al termine dell’Angelus, il ricordo della beatificazione dei martiri di Algeria, e quello dell’Azione Cattolica, di cui si celebrano i 150 dalla fondazione.
“Amiamo Gesù Cristo, la Chiesa, il Papa”. E’ il titolo dato dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, alla sua lettera pastorale per il tempo di Avvento. Un tempo che può essere, scrive, “non soltanto il tempo dell’attesa, nel corso del quale l’anima anela l’Amore agognato; ma anche il tempo atteso che, finalmente, giunge a compimento e alla sua pienezza con la nascita di Gesù il Cristo”.
C'è una chiesa, tra le mille di Napoli, quasi nascosta al centro di una strada che dal cuore della città porta al mare, di fianco al Maschio Angioino. La strada si chiama via di santa Brigida e la chiesa è proprio dedicata alla stessa santa.
“L’anima mia ha sete del Dio vivente”. Il secondo versetto del salmo 42 è al centro delle meditazioni che il predicatore della Casa Pontificia, Raniero Cantalamessa, terrà alla presenza di Papa Francesco nei venerdì delle settimane di Avvento. Oggi, il predicatore, ha dato il via alla prima predica di Avvento.
Un presepe fatto di sabbia, che dice “fragilità, precarietà”, e dunque vita. E un albero che “è segno di vita e di forza, ed è segno di luce per quello che porta avanti a tutti”. Così il Patriarca Francesco Moraglia, di Venezia, e il vescovo Giuseppe Pellegrini, di Concordia – Pordenone, hanno presentato presepe e albero che sono stati donati dalle loro diocesi.
Papa Francesco riprende l'iniziativa dei Venerdì della Misericordia, iniziata durante il Giubileo della Misericordia, con la visita a due realtà della periferia Sud di Roma: CasAmica Onlus, a Trigoria, e il "Ponte e l'Albero", nel Laurentino 38.
A Panama, per la Giornata Mondiale della Gioventù, ci sarà anche la statua originale della Madonna di Fatima, che per la prima volta dal 2000 lascerà il Portogallo. E sarà forse il collegamento ideale per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che nel 2022 dovrebbe avere luogo a Lisbona, in Portogallo.
“L’albero e il presepio sono due segni che non finiscono mai di affascinarci; ci parlano del Natale e ci aiutano a contemplare il mistero di Dio fattosi uomo per essere vicino a ciascuno di noi”.