Legalizzare la morte provocata è “un non senso”, specialmente nel contesto della crisi causata dal COVID 19, perché viene dimostrato che “la lezione che questa pandemia ha dato sul prezioso valore della vita umana”, vita che “la comunità in generale, e in particolare gli operatori sanitari cercano di salvare in modo sovrumano”. Così, in una nota durissima, i vescovi del Portogallo hanno accolto la notizia dell’approvazione della legge dell’eutanasia nel Paese lo scorso 29 gennaio. Una legge fortemente voluta dal governo, tanto che è stata respinta anche la proposta di un referendum popolare per decidere se andare avanti o meno con la legge.
Il 22 ottobre scorso il Tribunale Costituzionale polacco ha dichiarato incostituzionale l'aborto in caso di alta probabilità di danno grave e irreversibile al feto o di una malattia incurabile che ne minacci la vita. In pratica, in molti casi ha significato la morte di bambini non nati per il sospetto di sindrome di Down.
È cominciata il 15 gennaio, e durerà fino al 5 febbraio, la preghiera del venerdì dei fedeli cattolici di Francia chiesta dai vescovi francesi in vista del nuovo passaggio al Senato della legge sulla bioetica. La legge, fortemente criticata dai vescovi che sin dal 2018 si sono impegnati in un dibattito con il governo, è tornata al Senato, dopo essere stata calendarizzata la scorsa estate come priorità del dibattito politico al termine del lockdown.
La legge polacca aumenta la protezione della vita nel periodo prenatale. Quasi 100 giorni dopo l'annuncio, mercoledì sera sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la sentenza della Corte costituzionale sull'aborto terapeutico. In che modo questa decisione influirà sulla protezione della vita nella legislazione polacca?
Si è svolta online, lo scorso 26 gennaio, la 21esima Giornata dell’Islam organizzata dalla Chiesa Cattolica che è in Polonia, e che ha avuto come tema: “Cristiani e musulmani, proteggere insieme i luoghi di culto”. Una giornata che, ha affermato monsignor Henryk Ciereszko, delegato della Conferenza Episcopale Polacca per il dialogo tra cattolici e musulmani ha l’obiettivo di “superare avversioni e pregiudizi, evidenziare ciò che unisce musulmani e cristiani.
Preoccupazione in Europa per la legge in discussione in Danimarca che imporrebbe alle comunità religiose di tenere le omelie e i sermoni solo in lingua danese o comunque disponibili in traduzione.
Per la prima volta, la comunità cattolica di rito latino di Sofia ha un vescovo ausiliare che risiede nella capitale bulgara. Rumen Stanev è stato ordinato vescovo lo scorso 17 gennaio, in quella che è stata la prima ordinazione episcopale di Bulgaria dal 1988. L’ordinazione è stata celebrata Georgi Iovchev, vescovo della diocesi di Sofia e Filippopoli, in bulgaro Plovidv. Ed è proprio a Plovdiv che risiede il vescovo, la cui sede è nella cattedrale di San Luigi. A Sofia, c’è la concattedrale di San Giuseppe, ma non c’era mai stato un vescovo residente.
La preghiera del rabbino e dei vescovi al cimitero ebraico di Varsavia, la liturgia della parola con commenti del rabbino e del vescovo e un concerto di musica ebraica: questi sono stati i momenti salienti della celebrazione della 24° Giornata del Giudaismo nella Chiesa cattolica in Polonia celebrata ieri.
La vita, il pensiero, l'eredità e le gesta di Giovanni Paolo II è un bene al presente e può essere una luce anche per le generazioni future. Prende l’avvio oggi una Conferenza Internazionale online di 3 giorni in occasione dei 100 anni della nascita di Giovanni Paolo II.
Un predica sulla “Sacra famiglia”, pronunciata dal vescovo di Passau, Stefan Oster, ha provocato la dura reazione dell´Associazione delle lesbiche e degli omosessuali (LSVD) della Baviera, oltre ad innescare l'immancabile fiume di commenti (e insulti) sulla pagina Facebook del vescovo.
C’è una Chiesa che è ancora ascoltata in Europa. Ma deve anche trovare nuovi linguaggi, nuovi modi di raccontare la sua verità, in uno spirito di dialogo che porta non ad imporre, ma a proporre, la sua visione fondata su Cristo e permeata di dignità umana. L’arcivescovo Alain Paul Lebeaupin , nunzio presso l’Unione Europea uscente, lo spiega ad ACI Stampa in una lunga intervista di fine mandato.
E’ morto il Cardinale svizzero Henri Schwery, Vescovo emerito di Sion: era nato il 14 giugno 1932 a Saint-Léonard.
In tutta la Polonia, in occasione della festa dell'Epifania, si sono svolte 2.500 mini sfilate dei Re Magi. È la più grande rappresentazione del presepe di strada del mondo. L'anno scorso vi hanno preso parte 1.300.000 Polacchi. Come negli anni precedenti, anche quest'anno Papa Francesco ha salutato i partecipanti alle sfilate in Polonia.
Il parlamento polacco ha stabilito che il 2021 sarà l'anno del Card. Stefan Wyszyński. Le risoluzioni di entrambe le camere del parlamento - la Camera e il Senato - sottolineano il contributo del Primate del Millennio a servizio di Dio e della Patria.
Esattamente 60 anni, il 31 dicembre 1960, moriva a soli 59 anni il Cardinale Joseph Wendel, Arcivescovo di Monaco e Frisinga.
Dopo quattro mesi e ad un passo dalla pensione, l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk può rientrare in patria. Bloccato alla frontiera lo scorso 31 agosto, di ritorno dalla Polonia, perché il suo passaporto non era stato dichiarato valido, l’arcivescovo è stato in esilio muovendosi tra Polonia e Lituania. La Santa Sede ha lavorato sottotraccia per garantire un ritorno in patria.
70 anni fa, il 21 dicembre 1950, moriva il Cardinale tedesco Konrad von Preysing Lichtenegg Moos, Vescovo di Berlino e fiero oppositore del regime nazista.
Giovedì scorso, 17 dicembre, il Consiglio comunale della capitale della Slovacchia ha preso la decisione di dichiarare cittadino onorario di Bratislava san Giovanni Paolo II, ha annunciato l’agenzia TASR.
La Chiesa tedesca fa i conti con le nuove restrizioni per la prevenzione della diffusione del corona virus, varate domenica scorsa dal governo federale, di concerto con i Länder. Le nuove regolamentazioni – adottate a fronte di 1.357.261 casi di coronavirus e un totale di 22.634 decessi nella Repubblica federale tedesca - sono entrate in vigore il 16 dicembre e saranno valide fino al 10 gennaio.
Il 14 dicembre 2000, esattamente 20 anni fa, moriva a Leopoli il Cardinale ucraino Myroslav Ivan Lubachivsky, Arcivescovo Maggiore di Leopoli degli Ucraini dal 1984 alla morte.