La celebrazione del 75° anniversario della liberazione del campo tedesco di Auschwitz-Birkenau si è svolta il 27 gennaio, presso il Memoriale con l’accensione di candele e la deposizione di corone al Muro dell’Esecuzione nell’ex campo di Auschwitz, il cardinale Zenon Grocholewski è stato il delegato speciale di Papa Francesco per le celebrazioni.
Oggi 27 gennaio si celebra il 75 ° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Per rendere omaggio alle vittime del nazismo ad Oświęcim (nome della cittadina dove nella Polonia occupata i tedeschi costruirono il campo passato alla storia come con il nome di “Auschwitz”) verranno delegazioni di molti Paesi, rappresentati di diverse monarchie, presidenti e primi ministri.
“Sono passati 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento e sterminio nazista tedesco Auschwitz-Birkenau (27.01.1945), e questo luogo ispira ancora terrore”.
Il Cardinale Vinko Puljić, Arcivescovo di Sarajevo, ha da oggi un Coadiutore. Il porporato che il prossimo 8 settembre compirà 75 anni si appresta dunque ad andare in pensione. Il Papa, infatti, ha nominato oggi Monsignor Tomo Vukšić, finora Ordinario Militare per la Bosnia ed Erzegovina, Arcivescovo Coadiutore di Sarajevo.
Papa Francesco ha confermato donec aliter provideatur il Cardinale austriaco Christoph Schönborn nell’ufficio di Arcivescovo di Vienna. Il porporato, che oggi compie 75 anni, ha presentato come previsto dal diritto canonico la rinuncia al Papa per raggiunti limiti di età ma il Pontefice ha deciso di prorogarlo nell’incarico finché non si disponga altrimenti.
“Un figlio è un dono da ricevere, non una cosa dovuta da fabbricare”. Lo ha detto a chiare lettere l’arcivescovo Michel Aupetit di Parigi. Ed è solo una delle tante dichiarazioni dei vescovi francesi che si oppone alla nuova legge sulla procreazione medicalmente assistita, oggi in discussione in Senato. Legge che è stata contestata anche da una marcia di decine di migliaia di persone lo scorso 19 gennaio a Parigi. Una marcia contro la fecondazione assistita e contro il rischio dell’apertura con la nuova legge all’utero in affitto incredibilmente ignorata dai grandi giornali. Come se a Parigi non fosse mai successo nulla.
Il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e arcivescovo di Monaco e Frisinga, ha donato 50.000 euro alla nave salvataggio dell´associazione “United 4 Rescue”, armata dalla Chiesa Evangelica di Germania, allo scopo di salvare i migranti sul Mediterraneo.
È una Europa che deve respirare con due polmoni, che è chiamata a mettere in atto un “ecumenismo della riconciliazione” insieme ad un “ecumenismo della vita”, che sono pre-condizioni essenziali per arrivare alla piena unità. E mai come quest’anno la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani ha un senso profondamente europeo.
Quando il Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina si è riunito con Papa Francesco e i dicasteri vaticani lo scorso luglio, misero a parte il Papa di un sogno: quello che fosse concluso il processo di beatificazione del metropolita Andriy Shetptytsy.
Sono stati almeno 3000 gli edifici cristiani vandalizzati nel 2019 in Europa, tra chiesa, scuole, cimiteri e monumenti. Una escalation che ha toccato soprattutto la Francia, ma che non manca di avere i suoi picchi in Germania, Belgio, Irlanda, e che lancia un forte campanello di allarme per lo stato della libertà religiosa nel continente europeo.
L’annuncio della beatificazione del cardinale Wyszyński, decisioni per aumentare la protezione dei bambini e dei giovani, il 100 ° anniversario della Conferenza episcopale polacca con il ripristino delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica di Polonia: questi sono gli eventi più importanti della Chiesa in Polonia nel 2019.
"Le coppie omosessuali possono ricevere una benedizione, nel senso di un accompagnamento spirituale". Lo ha detto lunedì scorso il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca, in una intervista con la rivista "Stern".
Una chiamata alla speranza e alla costruzione dell’identità europea: la hanno lanciata i Cardinali Marx, De Kesel e Omella, lo scorso 11 dicembre, durante una conferenza a Bruxelles in cui sono state analizzate insidie e opportunità per la Chiesa cattolica in Europa nel 2020. Un incontro che nasce mentre si sta preparando una Conferenza sul futuro dell’Europa, che sarà lanciata probabilmente il prossimo 9 maggio, festa dell’Europa.
È una Chiesa che “non deve stancarsi di annunciare l’ordine naturale delle cose” e che deve sempre sottolineare come “corpo ed anima siano fondamentali e non scissi”, quella delineata dal Cardinale Wilhelm Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht. Il Cardinale entra nel dibattito sul tema dell’eutanasia e del suicidio assistito. Lo fa da ex medico che ha dedicato una tesi di dottorato al tema dell’eutanasia già negli anni Ottanta, e da una nazione, l’Olanda, con una legge sull’eutanasia tra le più liberali del mondo.
Con l'accensione, domenica 1 dicembre scorso, delle “candele sinodali” nelle cattedrali delle diocesi tedesche, con un sito internet interattivo e ben aggiornato, con tutto l´ormai imprescindibile arsenale social-mediatico e con i primi colloqui introduttivi ed esplicatori in calendario, è iniziato in Germania il “cammino sinodale”.
L’ultimo rapporto dell’Osservatorio sulle Intolleranza e le Discriminazioni anti-cristiane in Europa ha documentato circa 500 casi di discriminazione anti-cristiana sul suolo del continente solo nell’ultimo anno. Ma se c’è in Europa una persecuzione sottile dei cristiani, che passa anche per vandalismi alle chiese più o meno documentati, è anche vero che i cristiani sono la religione più perseguitata al mondo. E l’ultima commissione Europea ha guardato con attenzione al fenomeno delle persecuzioni religiose istituendo l’ufficio dell’inviato speciale sulla libertà religiosa fuori dall’Unione Europea.
Una volta, il numero di abitanti nel piccolo Stato di Lussemburgo corrispondeva al numero dei cristiani, ma oggi “non è più così”, i cristiani sono una minoranza. Eppure, non ci si deve scoraggiare, ma piuttosto continuare a professare la propria fede. Lo sottolinea il Cardinale Jean Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, in una lettera pastorale inviata alla sua diocesi per i suoi 150 anni di storia, intitolata “Fare Chiesa insieme”. Una lettera che rappresenta, in piccolo, alcune delle grandi sfide della Chiesa europea di oggi.
Le volte gotiche del duomo imperiale di Francoforte si sono tinte di rosso, lo scorso venerdì 22 novembre, in occasione di una serata di preghiera per i cristiani perseguitati, organizzata dalla sezione tedesca dell´opera pontifica Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Da 30 anni viviamo nell’Europa senza il Muro di Berlino e senza la Cortina di Ferro. E’ una valida ragione per ricordare e festeggiare la caduta di quel simbolo della divisione del nostro continente. Purtroppo, le commemorazioni di questo storico evento sono state segnate da strumentalizzazioni e manipolazioni ideologiche.
A Bucarest si chiude un’era. L’arcivescovo Ioan Robu, che ha guidato l’arcidiocesi come amministratore dal 1983 al 1984 e poi come arcivescovo titolare fino ad oggi, va in pensione, e al suo posto arriva il vescovo Aurel Perca, finora ausiliare di Iasi, la diocesi cattolica di rito latino del Paese. Dopo 35 anni, dunque, si cambia pagina in una Bucarest che ha vissuto la transizione dal comunismo e la visita di due Papi.