L’holodomor è il “genocidio per fame” attuato negli anni Trenta del secolo scorso contro il popolo ucraino su ordine di Stalin. Mentre tutti lo negavano, una voce si levò in Europa per denunciarlo e portare aiuti: era quella del Cardinale Theodor Innitzer, arcivescovo di Vienna. Durante un viaggio in Austria, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha ricordato la figura del Cardinale Innitizer. E ha consegnato al suo successore, il cardinale Christoph Schoenborn, la medaglia Andriy Sheptytsky, il più alto riconoscimento della Chiesa Greco Cattolica Ucraina stabilito dalla plenaria del sinodo che si è riunito a settembre 2018.
Si è concluso il viaggio in Grecia del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
“Il momento forte della sua giornata era partecipare alla Santa Messa e ricevere l’Eucaristia” e visse nella “contemplazione di Cristo suo sposo e nell’incessante preghiera per la salvezza delle anime”. Lo ha detto a Granada, in Spagna, il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, nell’omelia dalle Messa celebrata oggi per la beatificazione di Maria Emilia Riquelme, religiosa fondatrice delle Suore Missionarie del Santissimo Sacramento e di Maria Immacolata.
C’è una discriminazione cristiana nascosta, eppure presente, e opera ovunque in Europa. Lo dimostra l’Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione anti-Cristiana in Europa, che ha diffuso, durante la plenaria dei vescovi europei a Santiago di Compostela, una sintetica anticipazione del suo rapporto annuale. E i dati non sono confortanti.
Ora si fa sul serio. I vescovi tedeschi mettono nero su bianco modalità e strutture del ”cammino sinodale“ pubblicandone lo Statuto.
Non solo le iniziative di monitoraggio, le linee guida chieste da Papa Francesco e applicate in varie conferenze episcopali, il lavoro per la guarigione. Il Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina vuole andare a fondo sul tema degli abusi sui minori, e promuove una analisi più dettagliata sul piano teologico. Proponendo, per la prevenzione degli abusi, lo studio della teologia del corpo, ma anche quello della teologia dell’autorità.
Il difficile bilanciamento di Wojtyła tra tradizione e modernità ha portato un soffio di grande freschezza nella vita della Chiesa, e per mezzo di questa, nello spazio universale della cultura, della politica e della scienza in generale.
Nel 2020 celebreremo il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II e il 15° anniversario della sua morte.
Si porta dentro l’Europa, con la sua esperienza e la sua storia, anche al Sinodo Speciale sulla Regione Panamazzonica. Il Cardinale Bagnasco, arcivescovo di Genova, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, è stato nominato membro del Sinodo direttamente da Papa Francesco. Vi arriva dopo la plenaria annuale dei vescovi europei, che si è tenuta a Santiago di Compostela, con il tema “Europa, tempo di risveglio? I segni della speranza”. E sì, c’è speranza, ed è una speranza che si centra su Cristo, afferma il Cardinale. Che poi, guardando al Sinodo, sottolinea: “Sono qui, con la mia esperienza europea, perché la Chiesa non è una federazione di qualcosa, è una somma di addendi, ma è una armonia”.
Il 9 ottobre nella sede dell’Ambasciata della Polonia presso la Santa Sede a Roma si è svolta una semplice ma molto significativa cerimonia: il ministro polacco, Mikolaj Pawlak, Ombudsman per i Diritti dei Minori ha consegnato la Medaglia al Merito per la Tutela dei Diritti dei Minori a Virginia Coda Nunziante. La Polonia premia i difensori della vita e dell’infanzia in Italia
Sono andati sulla tomba di San Giacomo, a Santiago di Compostela, termine di un cammino che ha “fatto” l’Europa. E i 32 vescovi presidenti di Conferenze Episcopali di Europa vi sono arrivati anche attraverso un pellegrinaggio dal Monte do Gozo. Perché il risveglio di Europa, ma anche la sua speranza, parte da una rinnovata fede in Cristo.
Il tema è “Europa, tempo di risveglio? I segni della speranza”. E Papa Francesco invita i vescovi europei a fare un cammino, a scorgere questi segni di speranza, nonostante siano a volte nascosti.
Un incontro per mettere a confronto esperienze e storie personali ma anche per conoscersi e per progettare il futuro.
Anche i vescovi ucraini di rito latino scrivono al Papa per salvare la identità dell’ Istituto Giovanni Paolo II di studi sul matrimonio.
Nonostante le forti perplessità sollevate nei giorni scorsi dalla Congregazione dei vescovi, presieduta dal prefetto cardinale Marc Ouellet
Proseguono a Madrid i lavori del meeting “Pace senza confini” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio a cui il Papa domenica scorsa ha inviato un messaggio augurale. Ieri è intervenuto il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
“Al di là delle pretese eccessive e irrealistiche che ostacolano la ricerca dell’unità, questa ricerca potrà progredire soltanto sulla via dell’apprendimento reciproco”.
Dal 3 al 6 ottobre prossimi a Santiango de Compostela, in Spagna, si svolgerà l'annuale Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa.
San Giovanni Paolo II sarà proposto ufficialmente come patrono della riconciliazione ucraino – polacca. Lo sottolinea il documento “In amore e verità”, firmato congiuntamente nel santuario mariano di Jasna Gora dall’arcivescovo Stanislaw Gadecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, e dall’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.
Il 1 ° agosto in Polonia è un giorno particolare: l’anniversario dell’inizio dell’insurrezione di Varsavia nel 1944 contro gli occupanti tedeschi, l’ultimo atto di lotta per l’indipendenza della Polonia.