Trenta anni fa, il regime comunista nell’allora Cecoslovacchia viene smantellato da una settimana di crescenti proteste che porteranno all’emendamento della Costituzione e al primo leader non comunista del Paese dal 1948. È la rivoluzione di Velluto, ed è un evento che può essere paragonato, per la Repubblica Ceca, alla caduta del Muro di Berlino.
Non si può comprendere l’Ucraina di oggi senza comprendere la lotta per l’indipendenza della nazione che si è tenuta dal 1917 al 1921. Si è trattato – ha detto Tetiana Izehvska, per più di dieci anni ambasciatore di Ucraina presso la Santa Sede – di “uno dei più complessi e drammatici periodi della moderna storia ucraina”, che ha “messo insieme diversi processi, incluso il consolidamento della nazione ucraina, del senso di uno Stato ucrain e della dichiarazione di indipendenza ucraina”.
Dalla “terra delle croci” alla “terra di Maria”, dalle vie commerciali che arrivavano fino a San Pietroburgo al commonwealth polacco, le tre repubbliche baltiche di Lituania, Lettonia ed Estonia vivono insieme i grandi mutamenti che fanno seguito alla Prima Guerra Mondiale, trovano insieme l’indipendenza, sono più o meno gemelle. Eppure sono differenti, e differente è stato l’approccio della Santa Sede sul loro territorio, sebbene da sempre ci sia stato un solo rappresentante che le univa. E tuttora, c’è un nunzio, con sede a Vilnius, che rappresenta la Santa Sede in Lituania, Lettonia ed Estonia.
Per i cento anni della restaurazione delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Polonia, una statua di Pio XI è stata svelata nel cortile della nunziatura di Varsavia. Prima di essere eletto Papa, Pio XI fu infatti il primo inviato papale nella ricostituita Polonia. Dovette avere a che fare con una difficile situazione, nuovi nazionalismi e conflitti e una nazione che faceva del cattolicesimo vanto nazionale. Una nazione che era riuscita appena a riconquistare una indipendenza dopo anni che era stata cancellata dalla mappa geografica.
“Dobbiamo dialogare anche con la Chiesa patriottica”, ha detto padre Jeroem Heyndrickx, missionario del Cuore Immacolato di Maria ed esperto di Cina. È stato lui ad accompagnare cinque vescovi cattolici cinesi in visita ufficiale nella regione di Liegi, dove hanno celebrato Messa al santuario di Saint Julienne de Cornillon lo scorso 19 luglio. I presuli hanno anche trascorso quattro giorni nella diocesi di Bruxelles – Malines.
È inaccettabile lasciare affogare delle persone nel Mediterraneo, qualunque sia il modo o il motivo per cui si trovano in questa situazione di bisogno". Lo ha detto l’arcivescovo di Bamberga Ludwig Schick, domenica scorsa 14 luglio, durante l’omelia nel corso della messapontificale sul piazzale del Duomo di San Pietro e Giorgio, in occasione della festa di Sant’Enrico, imperatore, fondatore dell’arcivescovado e patrono della città del Bayern.
Sono 4,3 milioni l’anno i pellegrini che vanno verso Czestochowa, al santuario della Madonna Nera. E tra questi ci sono anche i partecipanti al Pellegrinaggio di Varsavia, che si tiene per le 308esima volta e che è stato presentato lo corso 11 luglio in una conferenza stampa presso la sede della Conferenza Episcopale Polacca.
Il tema generale era “La dimensione gerarchica e carismatica della Chiesa”. Ma l’incontro dei segretari generali delle Conferenze Episcopali di Europa si sviluppato in varie discussioni, tra le quali una su “Essere Chiesa in tempo di guerra” presentata da Bogdan Dzyurah, della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.
La Chiesa tedesca ringrazia Papa Francesco per la lettera di incoraggiamento – inviata lo scorso sabato al «popolo pellegrino di Dio in Germania» - e promette di farne «orientamento per il comune agire e spunto di riflessione durante il cammino sinodale».
Per l’incarico di segretario generale della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea è stato scelto un sacerdote di Madrid, con un background da psicologo e una forte esperienza nel campo ecumenico. Dall’1 settembre, padre Manuel Enrique Barrios Prieto prenderà l’incarico di numero 2 dell’organismo della Chiesa che monitora le attività del Parlamento Europeo, conosciuto con l’acronimo COMECE.
Non basta abitare la rete dei media. I comunicatori cattolici sono piuttosto chiamati a rifondare i media, a restituire loro il ruolo di creare una relazione vera. Lo ha sottolineato il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, aprendo lo scorso 17 giugno l’incontro annuale degli addetti stampa e portavoce delle Conferenze Episcopali di Europa.
Presso la Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena, questa mattina, il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha celebrato la Beatificazione di Maria Carmen Lacaba Andía e 13 Compagne, religiose professe dell’Ordine Francescano dell’Immacolata Concezione. "Tutte, perseverando nella loro consacrazione a Dio - ha detto il Cardinale nell'omelia - hanno dato la loro vita per la fede e come prova suprema di amore. Fu proprio l’avversione a Dio e alla fede cristiana che ne determinò il martirio".
La tutela dei bambini e dei giovani e il programma pastorale della Chiesa in Polonia per gli anni 2019-2022 sono stati i temi principali dall'Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca.
Con una cerimonia alla presenza dell'Arcivescovo Edgar Peña Parra, Sostituto della Segreteria di Stato, e del Cardinale Kazimierz Nycz, Arcivescovo di Varsavia, è stata inaugurata presso la Nunziatura Apostolica in Polonia la statua dedicata a Papa Pio XI, che fu Nunzio Apostolico in Polonia dal 1919 al 1921.
Il mondo intero ricorda oggi l'evento che cambiò definitivamente il corso della Seconda Guerra Mondiale: lo sbarco delle truppe Alleate sulle coste francesi della Normandia, il D-Day. Era il 6 giugno 1944. A 75 anni di distanza, per ricordare questa pagina di storia, ieri è intervenuto il Cardinale canadese Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, durante una conferenza in Normandia.
Denuncia-choc di Frere Alois, Priore della Comunità di Taizè, che in una lettera denuncia 5 casi di abusi su minori avvenuti nella Comunità tra gli anni ’50 e gli anni ’80. “Se oggi prendo la parola - scrive il Priore - è perché con grande tristezza sono venuto a conoscenza di casi implicanti dei fratelli e, anche se sono di anni fa, abbiamo pensato, in comunità, di doverne parlare. Si tratta di cinque casi di aggressioni a carattere sessuale su minori tra gli anni ’50 e gli anni ’80 da parte di tre diversi fratelli, due dei quali sono morti più di quindici anni fa”.
60.000 giovani provenienti da diverse parti della Polonia e da altri Paesi europei hanno partecipato alla 23/ma edizione dell'incontro dei giovani a Lednica. L'edizione 2019 è stata dedicata al sacramento della riconciliazione.
Papa Francesco si congeda dalla Romania. Termina qui il suo 30esimo viaggio apostolico. Tre giorni intensi di celebrazioni e appuntamenti. Papa Francesco è stato il secondo Papa a visitare la Romania, dopo San Giovanni Paolo II, vent’anni fa.
L’ultimo impegno di Papa Francesco in Romania è l’incontro con la comunità Rom di Blaj nella nuova chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo e al Beato Ioan Suciu. Il quartiere Barbu Lautaru, dove risiedono i Rom, è il più antico quartiere di Blaj.
Il pomeriggio di Papa Francesco a Iasi, in Romania, inizia con la visita privata alla Cattedrale di Santa Maria Regina. Poi, l’evento che chiude la giornata è l’incontro Mariano con la gioventù e le famiglie presso il Palazzo della Cultura.