La seconda giornata di Papa Francesco in Romania inizia al Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc, in Transilvania, dove è giunto da Bucarest per la celebrazione della Messa.
È il primo pomeriggio di Papa Francesco in Romania. Un pomeriggio intenso, pieno di incontri, che si concluderà con la Santa Messa. Il Pontefice incontra privatamente il Patriarca di Romania, Sua Beatitudine Daniel, nella sede del Patriarcato Ortodosso Romeno. In seguito, l’incontro con il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena e infine la recita della preghiera del Padre Nostro presso la nuova Cattedrale Ortodossa.
Dopo la visita di cortesia al Presidente della Romania, Klaus Werner Iohannis, Papa Francesco ha incontrato il Primo Ministro Vasilica Viorica Dăncilă. Al termine ha avuto luogo l’incontro del Pontefice le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e il Corpo Diplomatico.
L’aereo con a bordo Papa Francesco è atterrato poco fa all’Aeroporto Internazionale Henri Coanda-Otopeni di Bucarest.
E’ iniziato il 30/mo viaggio apostolico di Papa Francesco: meta la Romania, dove l’aereo papale è atteso intorno alle 10,30 ora di Roma.
E’ la Romania la nuova meta che Papa Francesco raggiungerà nel prossimo fine settimana per quello che sarà il 30/mo viaggio apostolico dall’inizio del pontificato.
Una lettera densa di significato quella che l’episcopato polacco ha inviato a tutti i preti e che domani sarà letta in tutte le celebrazioni della Messa e in tutta la Polonia.
E’ stata la protezione dei minori il tema principale della sessione del Consiglio permanente dell'episcopato polacco, che si è svolta il 22 maggio a Varsavia.
Tra soli 40 anni i cristiani in Germania si dimezzeranno di numero. La proiezione era in qualche modo immaginabile,
L’incontro con i sacerdoti e i religiosi nella Cattedrale Sacro Cuore di Gesù di Skopje è l’ultimo impegno di Papa Francesco. Si conclude così il 29esimo viaggio apostolico del Pontefice, con un abbraccio ai religiosi macedoni.
"Sognare non è mai troppo. Uno dei principali problemi di oggi e di tanti giovani è che hanno perso la capacità di sognare. Né molto né poco, non sognano. E quando una persona non sogna, quando un giovane non sogna questo spazio viene occupato dal lamento e dalla rassegnazione. Mai e poi mai si sogna troppo. Non c’è età per sognare... Sognate, e sognate in grande!". Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell'incontro ecumenico e interreligioso con circa 1500 giovani a Skopje.
La piazza grande, abbastanza vuota, tutto sembra un film organizzato da tempo. Certo la messa in piazza Macedonia nella Macedonia del Nord a Skopje non è un bagno di folla tipico dei viaggi di Papa Francesco.
La visita al Memoriale di Madre Teresa e l’incontro con i poveri sono senza dubbio gli eventi più attesi per i cattolici in Macedonia del Nord. Papa Francesco recita una lunga preghiera per la Santa dei poveri, perché “lei ha saputo fare del bene ai più bisognosi, poiché ha riconosciuto in ogni uomo e donna il volto del tuo Figlio”.
Papa Francesco ha raggiunto la Macedonia del Nord, ultima tappa del suo 29/mo viaggio apostolico internazionale. Il primo impegno ufficiale a Skopje è l'incontro con le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e il Corpo Diplomatico.
L’incontro per la pace nella piazza al centro di Sofia è l’evento che chiude la seconda giornata del Papa in Bulgaria. Francesco, assieme agli esponenti delle varie confessioni religiose, sale sul palco di Piazza Nezavisimost e recita la preghiera per la pace di San Francesco.
Nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Rakovsky Papa Francesco incontra la locale comunità cattolica, primo appuntamento pomeridiano del secondo giorno di viaggio in Bulgaria.
La visita privata al Campo profughi “Vrazhdebna” apre la seconda giornata del viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia. Il Papa – senza telecamere - viene accolto dal Direttore del Centro e dal Direttore della Caritas all’ingresso principale della struttura. Poi si trasferisce nel refettorio dove sono riunite circa 50 persone tra bambini e genitori.
La Santa Messa nella piazza Knyaz Alexandar I è l’ultimo appuntamento del primo giorno a Sofia, in Bulgaria, di Papa Francesco. Il Papa celebra in italiano e in bulgaro e ai fedeli bulgari nella sua omelia ricorda tre realtà stupende che segnano la nostra vita di discepoli: Dio chiama, Dio sorprende, Dio ama.
“Nella storia della Chiesa, anche qui in Bulgaria, ci sono stati Pastori che si sono distinti per santità della vita”.
“Quanti cristiani in questo Paese hanno patito sofferenze per il nome di Gesù, in particolare durante la persecuzione del secolo scorso! L’ecumenismo del sangue! Essi hanno diffuso un profumo soave nella “Terra delle rose””.