Il 3 febbraio 1949 iniziava a Budapest uno dei momenti più bui per la Chiesa Cattolica: il processo – orchestrato dal locale Partito Comunista – contro il Cardinale Jozsef Mindszenty, Arcivescovo metropolita di Estzergom e Primate di Ungheria.
Il Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster e Presidente della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, ha inviato via social un messaggio di auguri di pronta guarigione al Re Carlo III, al quale è stato diagnosticato un cancro. Buckingham Palace non ha specificato altro sulla patologia che ha colpito il sovrano.
Quando il presidente Emmanuel Macron annunciò che l’aborto in Francia sarebbe diventato diritto costituzionale, la Conferenza Episcopale di Francia diramò un documento in cui si sottolineava che “ogni vita è un dono per questo mondo”. Ma oggi questa idea di rendere l’aborto “irreversibile” è diventata realtà con un progetto di legge che ha moderato i toni iniziali, ma che è arrivato all’accordo di tutte le parti, e che ha edulcorato la prima proposta del governo, ma nemmeno troppo.
Alla luce di uno studio sugli abusi protestanti presentato in Germania
Il Santissimo è uscito dalla chiesa di Santa Monica a Ingolstadt, che è diventata una delle tante chiese sconsacrate di Germania. E il vescovo di Eichstätt Gregor Maria Enke ha commentato: “Fa male dirti addio. In questo luogo si battezzavano bambini, ci si sposava, si salutavano i parenti cari”. Il punto è che la sconsacrazione della chiesa sembrava inevitabile, e, soprattutto, riflette un trend generale della Chiesa che è in Germania.
Sono passati ormai quasi cinque anni dall’incendio che il 15 aprile 2019 ha devastato Notre Dame de Paris, e, sebbene sembri incredibile, c’è una generazione intera di cantori adulti della Maîtrise Notre-Dame de Paris che non ha mai avuto la possibilità di cantare nella cattedrale di Parigi. Ma il 16 dicembre, in una Notre Dame ancora piena di impalcature, sedici di loro, di età tra i 18 e i 28 anni, sono stati scelti per registrare tre canzoni emblematiche ad un anno dalla riapertura.
Da Lubiana a Tallinn per il pellegrinaggio della speranza dei giovani europei di Taizè
"Viviamo in un mondo pieno di rumore dove i valori del silenzio e dell’ascolto sono soffocati. In questo contesto vi invito a riscoprire la dimensione profonda dell’ascolto. Ascoltare è un atto d’amore. È al centro della fiducia. Senza ascolto, poche cose possono crescere o svilupparsi. Ascoltare ti permette di dare all’altra persona lo spazio di cui ha bisogno per esistere". Lo scrive a nome del Papa il Cardinale Parolin, Segretario di Stato, nel messaggio inviato ai partecipanti del 46/mo Incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé, al via oggi a Lubiana, in Slovenia.
Dalla Polonia che dichiara con forza il no all’aborto eugenetico alla Polonia che legifera in favore di un rimborso per quanti ricorrono all’inseminazione in vitro all’estero. La nuova legge del governo di centrosinistra Donald Tusk fa discutere, e diventa un nuovo terreno di scontro tra la Chiesa e il governo.
Il gallo della guglia di Notre Dame era stato praticamente liquefatto dall’incendio del 15 aprile 2019, e c’era il timore che le reliquie che vi erano contenute – di San Dionigi, Santa Genevieve e un frammento della corona di spine di Cristo – fossero andate perdute. Invece, in una delle situazioni incredibili che hanno fatto seguito all’incendio, le reliquie erano intatte. Il gallo è stato ricostruito, dunque, e il 16 dicembre l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich ha benedetto il nuovo gallo, dove oltre alle reliquie sono stati custoditi anche i nomi delle persone che hanno lavorato alla ricostruzione, e questo è stato posto di nuovo sulla guglia.
Papa Francesco il prossimo anno farà pochi viaggi, ma uno di questi – ha rivelato in una intervista a Televisa – dovrebbe essere in Belgio, per celebrare i 600 anni dell’Università Cattolica di Lovanio. Una notizia arrivata a sorpresa, ma neanche troppo, in Belgio, perché i rettori dell’Università di Lovanio sezione neerlandese e francese (sono scisse in due identità indipendenti dal 1968) avevano inviato un invito al Papa già all’inizio dell’anno. Un invito che non è rimasto lettera morta. In Belgio è già cominciata l’attesa.
Sembra incredibile, ma fino a 30 anni fa Budapest non era arcidiocesi. Non era nemmeno diocesi. La sede primaziale di Ungheria era Esztergom, mentre le parrocchie di Budapest era divisa tra diverse diocesi, cosa che rispecchiava, in fondo, il fatto che la città fino al XIX secolo era, in realtà, accorpamento di tre diversi villaggi, separati dal fiume Danubio. Entità anche diverse tra loro, perché alcune erano state più esposte alle invasioni tartare e turche di altre.
Per la seconda volta, il 14 dicembre 2023, si è svolta presso l'Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino (KUL) una celebrazione congiunta del'Avvento e dell'Hanukkah – "Luce nel buio". L'incontro è stato organizzato su iniziativa del Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche Abraham J. Heschel della KUL. – Questi eventi con la partecipazione del popolo eletto, opera di Dio -Jahve, fanno parte della nostra comune storia di salvezza – ha affermato Monsignor Mieczysław Cisło, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Lublino, durante la cerimonia.
Il rapporto tra il Papa e la Chiesa cattolica in Germania è difficile da comprendere.
Il tema del diritto all’aborto nella Costituzione in Francia è solo l’ultimo segnale della cultura della morte che imperversa in Europa. Non a caso, è stato citato dall’arcivescovo Gintaras Grušas di Vilnius, presidente del CCEE, nella prolusione dell’ultima plenaria, che si è tenuta a Malta dal 27 al 30 novembre. Ma ci sono anche molte altre sfide che le Chiese che sono in Europa devono affrontare dal punto di vista legale: dalle migrazioni forzate create dalla guerra in Ucraina e anche dal nuovo conflitto in Terrasanta, alle questioni della maternità surrogata e della sperimentazione sulla crescita, fino alla protezione dei dati personali della Chiesa cattolica nei dati di abuso.
Questo potrebbe essere l’ultimo Natale senza Messe a Notre Dame de Paris, la cattedrale di Parigi, devastata da un incendio il 15 aprile 2019. I lavori di ristrutturazione e riparazione sono andati secondo previsioni, e il presidente francese Emmanuel Macron ha visitato il cantiere dell’ultima guglia riparata lo scorso 8 dicembre, annunciando che l’apertura sarebbe avvenuta ad un anno esatto dalla sua visita.
Per un vescovo esperto di ecumenismo, non poteva che esserci una celebrazione nel segno dell’ospitalità ecumenica. E così l’ordinazione a vescovo di Raimo Ramòn Goyarrola Belda, chiamato a guidare la diocesi Helsinki, non ha avuto luogo nella cattedrale cattolica della capitale di Finlandia dedicata a Sant’Enrico, troppo piccola per un evento di questa portata. L’ordinazione ha invece avuto luogo nella chiesa evangelica luterana di San Giovanni, gentilmente concessa dalla Chiesa luterana finlandese.
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto anche sui cattolici che vivono in Russia, una piccola minoranza nel Paese. I quali però hanno risposto alle difficoltà causate dalla situazione con voglia di costruire, di ripartire, con nuovo slancio. Con spirito cristiano si potrebbe dire. E l’arcivescovo Paolo Pezzi, che guida l’arcidiocesi della Gran Madre di Dio che copre i territori di Mosca e San Pietroburgo non ha dubbi nell’indicare nel senso del perdono il più grande contributo che la Chiesa cattolica in Russia può dare all’Europa oggi.
La morte di padre Jacques Hamel, avvenuta il 26 luglio 2016, mentre celebrava la messa nella sua chiesa a Saint-Étienne-du-Rouvray, ha suscitato una forte emozione e una reale mobilitazione per il dialogo tra le religioni.
Per il vescovo Mariano Crociata, il grande problema è prima di tutto culturale. Perché i fenomeni che si vivono in Europa, dal rinascente populismo nazionalista alla deriva anti-religiosa, sono complessi e interconnessi, e “i meccanismi di reazione di tipo irrazionale alla fine denunciano il limite culturale e spirituale che affligge il nostro mondo e i nostri Paesi”. È un punto sul quale “siamo interpellati come Chiesa e come pastori, perché viene in questione la nostra capacità di annuncio e il nostro compito educativo. Senza supporto culturale e spirituale anche il processo sociale, politico e istituzionale si inceppa”.