Dopo le proteste contro il governo iracheno e le conseguenti violenze di cui ha parlato anche il Papa nell’ultima udienza generale, interviene attraverso una lettera pastorale anche il Cardinale Louis Raphael I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei.
A differenza di molte altre nazioni in Asia, in Vietnam il cristianesimo non è una minoranza irrilevante. E ciò si deve, in particolare, alla traslitterazione in alfabeto latino della lingua, che aprì le porte del Vietnam al mondo e ai vietnamiti quelle della Bibbia. Una operazione che fu appannaggio dei missionari stranieri in Vietnam, 400 anni fa.
Non ci sono conferme ufficiali ancora, ma dovrebbero essere cinque i presidenti che visiteranno Papa Francesco durante il mese di novembre. Se fosse confermato, si tratterebbe di una agenda particolarmente fitta, che si giustifica anche con il fatto che durante il Sinodo Speciale per la Regione Panamazzonica, Papa Francesco ha sospeso le udienze. I presidenti che dovrebbero venire in visita sono quelli di Lituania, Angola, Capo Verde, Cipro ed Estonia. Ognuna di queste visite ha un significato particolare.
"Almeno trecento cristiani hanno lasciato le città di Ras al-Ain, Derbasiyah, Tall Tamr ed una parte di al-Malikiyah e temiamo che se gli scontri proseguiranno, un esodo perfino maggiore di fedeli potrebbe interessare anche Qamishli, dove attualmente vivono 2300 famiglie cristiane". È il racconto disperato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre di monsignor Nidal Thomas, rappresentante episcopale della Chiesa caldea ad Hassaké.
La nomina del nuovo “viceministro” degli Esteri vaticano va a completare una casella cruciale per la diplomazia pontificia. Sono molti i dossier e i temi aperti di cui si dovrà occupare monsignor Miroslaw Wachowski, tra l’altro il secondo polacco in posizione apicale in Segreteria di Stato dopo l’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, che guida la terza sezione della Segreteria di Stato.
“Uno strumento prezioso che fotografa alcune situazioni e si affianca al lavoro capillare di solidarietà…non ha paura di esporre alcune situazioni problematiche passate per lo più sotto silenzio”.
L'Arcivescovo emerito di Caracas, il Cardinale Jorge Urosa Savino, in un'intervista rilasciata ad ACI Group, esprime le sue opinioni riguardo ai temi che stanno coinvolgendo i padri sinodali sull'Amazzonia. Tra questi c'è la qeustione dei viri probati che il Cardinale venezuelano definisce come "una soluzione imperfetta e problematica".
"ll Sinodo deve dichiarare apertamente che la Missione fondamentale della Chiesa è l'annuncio di Gesù Cristo come nostro Salvatore". Così commenta l'Arcivescovo emerito di Caracas, il Cardinale Jorge Urosa Savino, in un'intervista rilasciata ad ACI Group.
Lo scorso 8 ottobre, Papa Francesco ha nominato il nunzio Ortega a suo ambasciatore in Cile. Andrà a sostituire il nunzio Scapolo, inviato in Portogallo, in una situazione difficile per la Chiesa cilena, caratterizzata dallo scandalo degli abusi. Il nunzio Scapolo ha difeso la sua condotta in una intervista di congedo, mentre il nunzio Ortega ha inviato un messaggio alla Conferenza Episcopale del Paese.
La risposta della Chiesa cattolica all’emergenza dell’AIDS, ma anche a quella di tutte le pandemie, si può quantificare nei numeri di ospedali, dispensari, case per anziani che le organizzazioni cattoliche gestiscono in tutto il mondo. E sono numeri che Caritas Internationalis ha snocciolato al Fondo Globale per combattere AIDS, tubercolosi e malaria, nella Sesta “Replenishment conference” che si è tenuta a Lione, dal 9 al 10 ottobre.
Sono state molte le delegazioni governative in Vaticano in occasione del concistoro del 5 ottobre. Si è trattato di una occasione per poter avere incontri bilaterali e sviluppare scambi. Da segnalare, in particolare, la presenza della delegazione del Marocco e quella dell’Indonesia.
La Chiesa brasiliana è in lutto per la morte avvenuta ieri mattina del Cardinale Serafim Fernandes de Araújo, Arcivescovo emerito di Belo Horizonte. Era nato il 13 agosto 1924 a Minas Nova.
Non sono state ancora rese note le destinazioni dei tre nuovi nunzi che Papa Francesco ha ordinato in San Pietro lo scorso 4 ottobre, ma solo perché non c’è stato il gradimento dei governi. Tutto è già deciso, mentre sembra ci vorrà tempo per la nomina di un nuovo sottosegretario per i Rapporti con gli Stati.
È presto per pensare che ci siano piene relazioni diplomatiche, perché troppi sono i problemi. Ed è presto anche per pretendere una rinnovata libertà religiosa. Ma, nella settimana che ha segnato il 70esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese, mentre le chiese fedeli allo Stato prendevano i colori della festa (inclusa la cattedrale San Paolo di Macao), le relazioni Santa Sede e Cina sono state viste con ottimismo. Perlomeno dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano.
Ottocento anni fa, San Francesco partì per la Terrasanta al seguito della Quinta Crociata, e riuscì a farsi ricevere, nell’autunno del 1219 dal Sultano d’Egitto Malek al-Kamil. Non si sa cosa si siano detti, ma quell’incontro è rimasto nella storia, immortalato anche nelle tavole di Giotto in una Basilica di Assisi.
Tre storie, tre protagonisti da Maaloula, Homs e Aleppo, città martiri del conflitto in Siria. E, soprattutto, la necessità di portare aiuto ad una nazione e una popolazione stremata da otto anni di conflitto. Aiuto alla Chiesa che Soffre, sezione italiana, è stata in Siria con l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. L’obiettivo è quello di aiutare i cristiani a rimanere in Siria. Una possibilità non semplice.
È la settimana di inaugurazione della 74esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e la delegazione della Santa Sede è guidata dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che generalmente va ogni due anni. Erano però tre anni che il Cardinale non era presente ai lavori che danno inizio all’anno delle Nazioni Unite.
L’ingresso del rabbino Bruce M. Lustig nell’Alto Comitato per la Fraternità Umana era non solo parte della decisione di includere anche altre religioni nel comitato, ma anche in vista del progetto che il comitato va a supervisionare: la costruzione della Abrahamic Family House., la casa della famiglia abramitica, che vedrà la luce ad Abu Dhabi e sarà completata nel 2022.
Porterà anche la sua recente esperienza in Siria, il Cardinale Angelo Bagnasco, durante il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, in programma dal 23 al 25 settembre. Lo farà per mantenere la promessa di raccontare ciò che ha visto, fatta alle persone che ha visitato. E lo farà per portare il ringraziamento della popolazione alla Conferenza Episcopale Italiana, che ha contribuito a molti progetti.
Riprende la stagione del multilaterale. Settembre è, per tradizione, il mese dove si apre l’assemblea generale delle Nazioni Unite, e quest’anno vi parteciperà il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Ma è anche la settimana in cui c’è la conferenza generale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica e in cui si discute l’implementazione della Dimensione Umana all’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa.