Papa Francesco sta ricevendo, in questi giorni, i vescovi dell’India in visita ad limina. E sono molti i problemi che gli vengono messi sul tavolo. A partire dal nazionalismo indù, che ha portato alle cosiddette “leggi anticonversione”, leggi sempre in discussione che in pratica rendono molto difficile la vita a quanti si vogliono convertire dell’induismo, mettendo la religione indù al centro delle nazione. I cristiani sono discriminati, e sono spesso vittime di attacchi. Le scuole cristiane sono anche a rischio. Ne parla con ACI Stampa Michael Williams, decano delle scuole cristiane del Monte Carmelo, che in questi anni ha incessantemente denunciato il problema.
Veniva da un incontro di legislatori cattolici il sottosegretariato di Stato sui cristiani perseguitati lanciato dall’Ungheria nel 2016. E un incontro di comunicatori cristiani sponsorizzati dal ministero degli Esteri ungherese, cui partecipava anche l’ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede Eduard Habsburg, è stato l’occasione per fare il bilancio del programma Hungary Helps, che tocca anche tanti temi di interesse della diplomazia pontificia.
Dal luogo in Canada dove è con la sua famiglia a seguito dell’assoluzione dalla condanna a morte per blasfemia, Asia Bibi invia un audio messaggio al mondo, sottolinea di non aver perso la fede, chiede di ascoltare con cura qualunque accusato prima di condannarlo e mostra preoccupazione per quanti sono ancora in prigione condannati per blasfemia in Pakistan.
Dialogo interreligioso, annuncio e testimonianza, la gioia del popolo per le strade la speranza della pace, i bambini, la difesa dell’ambiente, il rischio della xenofobia anche in Africa come le critiche e il rischio di scismi.
Dopo aver fatto scalo in Madagascar dopo il rientro dalle Isole Mauritius, il Papa ha concluso ufficialmente stamane il viaggio apostolico in Africa. L'aereo papale ha lasciato l'aeroporto di Antananarivo per dirigersi verso Roma dove è atteso stasera. L'atterraggio è previsto per le 19 all'aeroporto di Ciampino.
Si è conclusa la visita del Papa alle Isole Mauritius, terza e ultima tappa del viaggio apostolico in Africa. L’aereo papale decolla da Port Louis alla volta del Madagascar.
Subito dopo il pranzo con i cinque Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Oceano Indiano, Papa Francesco raggiunge il Santuario di Père Laval a Port Louis. Il Beato Padre Jacques Laval è noto come l'Apostolo dei neri, perchè si dedico senza sosta all'evangelizzazione degli indigeni di Maurizio.
Lo slancio missionario ha un volto giovane e capace di ringiovanire, ricorda Papa Francesco nella messa che celebra a Port Louis alle Maurizio.
Dopo la visita in due paesi “difficili” la sosta di oggi ha il sapore della antica storia e dello sviluppo. Maurizio infatti è uno dei paesi con il più alto tasso di sviluppo del continente e non solo perché meta di vacanza.
Nel Collegio di Saint Michel di Antananarivo, fondato da alcuni missionari Gesuiti francesi, Papa Francesco incontra i sacerdoti, religiosi, consacrati e seminaristi del Madagascar.
“Le vostre grida generate dal non poter più vivere senza un tetto, vedere i figli crescere nella malnutrizione, non avere un lavoro, generate dallo sguardo indifferente per non dire sprezzante di molti, si sono trasformate in canti di speranza per voi e per tutti quelli che vi guardano”.
Al termine della Messa celebrata nel Campo Diocesano di Soamandrakizay davanti a circa un milione di fedeli, il Papa - introducendo la preghiera dell’Angelus - ha voluto ringraziare l’Arcivescovo di Antananarivo, Monsignor Odon Marie Arsène Razanakolona, l’episcopato malgascio e tutti i fedeli.
“Camminare al seguito di Gesù non è molto riposante”, ma “ogni rinuncia cristiana ha significato solo alla luce della gioia e della festa dell’incontro con Gesù Cristo”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell’omelia della Messa celebrata presso il Campo Diocesano di Soamandrakizay, in Madagascar.
Papa Francesco conclude il suo pomeriggio ad Antananarivo, in Madagascar, con i suoi amati giovani. Li incontra tutti nel campo Diocesano di Soamandrakizay, non lontano dal centro della città. Li ascolta, si diverte con le loro danze e i loro canti, ricchi di vita, di entusiamo e di colori. E dopo il suo discorso, affida alla Madonna i giovani tutti del Madagascar .
Il pomeriggio di Papa Francesco in Madagascar, dopo l'incontro con i Vescovi, continua con la visita alla Tomba della Beata Victoire Rasoamanarivo.
La nomina di tre nuovi nunzi apostolici rappresenta anche un cambio di volto importante per la Segreteria di Stato vaticana, che perde due protagonisti degli ultimi anni. Ci sono, al momento, 13 nunziature vacanti, ma ancora i nuovi incarichi non sono stati assegnati. Di certo, quando tutte le nomine saranno completate, ci si troverà di fronte ad una Segreteria di Stato dal volto nuovo.
“Può un pastore degno di questo nome restare indifferente alle sfide che affrontano i suoi connazionali di tutte le categorie sociali, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa? Un pastore alla maniera di Gesù, può essere indifferente alla vita di quanti gli sono stati affidati?”
“Vi daranno il testo scritto per leggerlo e meditarlo, adesso vorrei parlarvi dal cuore”. Così il Papa salutando le monache contemplative del Madagascar riunite nel convento delle Carmelitane Scalze di Antananarivo, in occasione della recita dell’Ora Media.
L’aereo con a bordo Papa Francesco, proveniente dal Mozambico, è atterrato poco fa ad Antananarivo, capitale del Madagascar, seconda tappa del suo viaggio apostolico in Africa.
E’ un discorso sulla riconciliazione quello del Papa alla messa nello stadio di Maputo. Un discorso che cerca di indicare un cammino che in Mozambico sembra ancora lungo e che vede ancora la società divisa e straziata dalla povertà. I nemici ci sono, spiega il Papa, e Gesù lo sa, “perché Gesù non è un idealista, che ignora la realtà”.