Organizzata dalla diocesi di Roma con l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, si terrà venerdì 18 marzo dalle ore 20 e sarà guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis.
"Nei prossimi giorni il Cardinal Czerny partirà nuovamente alla volta dell’Ucraina, su richiesta di Papa Francesco, per manifestare la vicinanza del Santo Padre a quanti vivono con dolore le conseguenze della guerra in corso. Il Cardinale arriverà in Slovacchia mercoledì 16 marzo e si recherà sul confine ucraino nei giorni successivi. Papa Francesco segue con la preghiera questa missione, come quelle dei giorni scorsi, e, tramite Sua Eminenza, desidera rendersi prossimo a coloro che fuggono dai combattimenti e soffrono per la violenza di altri uomini".
Nel corso della Plenaria dell’Assemblea della Gerarchia Cattolica in Siria, a fine ottobre del 2021, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, aveva incoraggiato la convocazione, da parte dei Vescovi del Paese, di una Conferenza che vedesse coinvolti i Rappresentanti di tutte le circoscrizioni cattoliche della Siria, insieme ai Delegati delle Agenzie della ROACO, alcuni Rappresentanti dei Dicasteri della Curia Romana, con il coordinamento della Nunziatura Apostolica a Damasco.
Il 19 marzo alle ore 20, l’immagine della Madonna del Divino Amore verrà portata nella basilica di San Giovanni in Laterano e, per l’occasione, la cattedrale di Roma resterà aperta per chiunque voglia recarsi in preghiera. Quindi, alle 23.30, il cardinale vicario Angelo De Donatis guiderà un momento di preghiera comunitaria e poi, alle ore 24, dalla basilica partirà il pellegrinaggio notturno a piedi verso il santuario di Castel di Leva. All’arrivo, alle 6, il porporato presiederà la Messa.
Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Pesaro presentata da Monsignor Piero Coccia. Papa Francesco ha nominato Arcivescovo Don Sandro Salvucci, del clero dell’Arcidiocesi Metropolitana di Fermo, Parroco dell’Unità Pastorale di Montegranaro.
Proseguono senza sosta le mobilitazioni e le catene di solidarietà per i rifugiati ucraini: da nord a sud la Chiesa italiana è in prima linea per accogliere i rifugiati e garantire il massimo sostegno alla popolazione civile che non può fuggire dai bombardamenti.
“I tanti frutti solidali che fioriscono nelle nostre comunità sono preziose occasioni di animazione alla pace ma anche gesti concreti di sostegno e vicinanza, che ci impegniamo a finalizzare al meglio”. Sono le parole di Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, che ha annunciato la messa a disposizione di altri 100mila euro da destinare agli interventi delle Caritas nelle zone di guerra in Ucraina.
Continua la gara di solidarietà per sostenere le persone in fuga dall'Ucraina. Sono davvero tante le associazioni, le ong, le istituzioni, le parrocchie che stanno cercando in tutte le modalità di aiutare i profughi ucraini stremati da quasi 14 giorni di guerra. Nel frattempo, per quanto riguarda la Missione Santa Sede in Ucraina, il cardinale Konrad Krajewski ha incontrato l'Arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk. Presente anche il Metropolita di Lviv Mieczyslav Mokszycki. I tre hanno anche avuto una conversazione telefonica con Papa Francesco.
“La via della Croce” è la proposta quaresimale pensata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale universitaria, diretto da don Maurizio Compiani, in sinergia con la sede cremonese dell’Università Cattolica del S. Cuore e il Museo Diocesano di Cremona, in modo particolare per il mondo universitario, ma che include anche alcuni appuntamenti aperti a tutti. "Si tratta di un itinerario verso la Pasqua sul tema del mistero cristiano della Croce, organizzato in vari momenti che uniscono cultura, arte e spiritualità", si legge sul sito.
Sarà con un pensiero speciale per le donne ucraine che oggi il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, insieme ad altri luoghi storici di Firenze, si tingerà di giallo nella Giornata Internazionale della Donna. Ed è anche con un pensiero rivolto alle donne ucraine che le ACLI hanno lanciato lo slogan “In bilico, sì… a terra mai”. Le iniziative per la Giornata Internazionale della Donna si tingono non solo di giallo, ma di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina.
"Un’occasione per ascoltare la testimonianza di persone malate che con la loro forza e la loro fede ci aiutino a capire come mettersi in ascolto di chi soffre. In questo tempo di cammino sinodale è infatti quanto mai importante saperci accostare ai malati, ricordando che, come ci diceva Papa Francesco il 18 settembre scorso, anche i malati “sono parte della Chiesa”. Il vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la pastorale sanitaria della Diocesi di Roma, spiega così il senso del percorso di riflessione e approfondimento “Un di più di vicinanza”, giunto alla terza edizione.
"Vorrei condividere con voi il dolore della nostra Arcieparchia di Kyiv che ieri è stata profondamente ferita dai bombardamenti delle città pacifiche e della popolazione civile: Ovruch, Korosten’, la regione di Zhytomyr, Bila Tserkva. Oggi l’Ucraina sta diventando il campo di battaglia dove, in primo luogo, si combatte contro la popolazione civile. Ieri abbiamo visto le vere e proprie fucilazioni delle donne e dei bambini che cercavano di uscire da questo calderone dell’assedio. Ieri, nonostante diversi tentativi, non sono stati garantiti i corridoi verdi, corridoi umanitari per poter salvare la popolazione civile della città di Mariupil che di fatto è completamente assediata e cui popolazione conta 400.000 persone".
Si era rivolto agli sfollati, che sono ormai più di un milione, e in molti stanno attraversando il confine, scappando da una guerra che è caduta sulla loro testa. Ora, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, mette in luce di un dramma ecologico umanitario.
La preghiera per le vittime hanno luogo il primo venerdì di Quaresima in tutta la Polonia. "Facciamo tutto il possibile perchè le vittime sentano il sostegno dell'intera comunità ecclesiale", ha esortato l'Arcivescovo Wojciech Polak, Delegato per la tutela dei minori della Conferenza Episcopale Polacca (KEP). Il 4 marzo la Chiesa in Polonia vive la Giornata di preghiera e penitenza per il peccato di abusi sessuali su minori.
Dal 24 febbraio al 3 marzo, dall’Ucraina sono fuggiti un milione di persone, secondo i dati dell’ONU. “Vi aspettiamo a casa, quando il cielo sopra l’Ucraina tornerà sereno!”. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa ucraina greco-cattolica, condivide una foto che ritrae persone in viaggio, in fuga dalle città sotto attacco delle forze russe.
Continua la solidarietà per l'Ucraina. Tantissime sono le associazioni, le caritas e le fondazioni che offrono il loro totale supporto alla popolazione dell'Ucraina stremata ormai da 8 giorni di guerra.
Fino al 15 aprile i giovani dai 16 ai 30 anni possono inviare i loro brani, con storie di periferia, di riscatto sociale o di lotta per un mondo più equo.
"Siamo partiti due giorni fa con 5 furgoni, compreso il nostro camper e la nostra Cucina mobile, carichi di materiale umanitario - tende e sacchi a pelo, abiti, prodotti per l'igiene in particolare per i bambini, alimenti vari - che distribuiremo quando giungeremo al campo allestito nella cittadina di Siret, in Romania, a 1 chilometro dal confine ucraino". Così il Presidente della Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia, racconta ad ACI stampa "gli aiuti" che stanno per arrivare in Ucraina grazie al lavoro di volontariato e di generosità degli amici del Progetto Arca. Ma non solo gli unici. Sono tanti coloro che si stanno adoperando per gli sfollati, i profughi, i cittadini ucraini messi a durissima prova dalla guerra.
Da venerdì prossimo alle 16.00 ogni giorno anche nella Basilica di San Pietro come in molte altre chiese del mondo si celebra il pio esercizio della Via Crucis.
Dopo sette mesi, il processo vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato entra nel vivo. Si comincia il prossimo 17 marzo, con un interrogatorio al Cardinale Giovanni Angelo Becciu, ma solo limitatamente ai fondi arrivati in Sardegna alla diocesi di Ozieri e alla cooperativa Spes. Poi, il 18 marzo, con la presentazione degli atti e dei documenti, e così via, due udienze consecutive ogni due settimane, fino ad esaurimento, a partire dai testimoni chiesti dal Promotore di Giustizia vaticano.