Fin da quando i Papi ripensano Piazza San Pietro e poi ricostruiscono la Basilica la “ Spina” di Borgo, quell’isola di case rimasta al centro del Borgo diventa un problema urbanistico da risolvere. Ma come? E soprattutto che cosa andrà perso nelle demolizioni?
Il 16 ottobre 1943 è il giorno della razzia nel ghetto di Roma da parte nei nazisti. Era un sabato, e all’alba 365 militari nazisti rastrellano 1351 ebrei. È un evento cardine nella storia degli Ebrei romani. Al di là dell’orrore per l’accaduto, e le necessarie proteste diplomatiche, per la Santa Sede poco cambia: Pio XII aveva cominciato l’opera di soccorso degli ebrei prima e durante la razzia, e lo farà anche dopo.
Gli apostoli hanno terminato la loro missione e si riuniscono attorno a Gesù che li aveva mandati ad annunciare il regno di Dio. A Lui riferiscono quello che hanno detto e fatto, i successi e gli insuccessi, le fatiche e le soddisfazioni. Troviamo in questo atteggiamento dei dodici un comportamento esemplare per ogni discepolo, il quale deve rendere conto del suo operato al solo Gesù. Non sono mandati per compiacere gli ascoltatori o ricevere la loro approvazione, ma a proclamare Gesù unico Salvatore del mondo. Ai discepoli il Signore propone il suo stesso ritmo di vita. Dopo un’intensa vita apostolica Gesù si ritirava in un luogo solitario, e là pregava. Si tratta di una pausa necessaria per distendere il corpo e lo spirito.
L'edicola del Salvatore o del Redentore si trova a piazza San Giovanni in Laterano, angolo con via San Giovanni in Laterano, nel Rione Monti, ed è messa a ricordo dell'antico Ospedale del Salvatore, oggi Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata.
Di San Simone Stock e della sua vita si conosce poco. La sua esistenza si snoda nella conferma dell'Ordine carmelitano e nella grande devozione che ha manifestato in vita per la Madonna, scelta come madre oltre che come modello.
Quando Benito Mussolini si recò a visitare lo spazio vuoto lasciato dalla Spina di Borgo un anno dopo il primo colpo di piccone sembra che non ne fosse del tutto soddisfatto. In effetti demolire la Spina non aveva risolto la monumentalizzazione dell’accesso a San Pietro. La strada era un vuoto senza forma.
Non solo gli aiuti agli Ebrei dopo la razzia al ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. Numeri, date, testimonianze dimostrano che Pio XII aveva cominciato ad aiutare gli Ebrei romani già prima del raid nazista, mettendo su una rete di assistenza che non ha pari in nessun altro Paese. Lo dimostra uno studio del diacono Dominiek Oversteyns, della Famiglia Spirituale L’Opera, che lavora esclusivamente su fonti primarie, contribuendo a ridisegnare il quadro della pubblicistica su Pio XII e gli Ebrei.
Nel Rione Sant'Eustachio di Roma c'è una edicola molto particolare dedicata alla Presentazione al Tempio e alla Circoncisione di Gesù. L'edicola romana si trova nella Piazza dei Caprettari, chiamata così per i venditori ambulanti di capretti ed abbacchi che vi alloggiavano nel Seicento.
Le demolizioni sono fatte e si guarda a come ripensare il quartiere che abbraccia il Vaticano.
Dove c’era la casa di Madre Teresa, ora c’è una targa, e la chiesa dove è stata battezzata non esiste più. Ma a Skopje, capitale della Macedonia del Nord, hanno creato un centro dedicato a Madre Teresa, un Museo vicino all’area della chiesa buttata giù dal terremoto dal 1963, che Papa Francesco ha visitato nel 2019. Perché Madre Teresa di Calcutta veniva da Skopje. Era una albanese d Skopje. Ed è lì, in quelle periferie, che sono le sue radici.
Non solo Madonnelle Romane, ma anche edicole dedicate alla figura di Cristo. Come, ad esempio, quella del "Cristo Risorto" in Via dei Farnesi a Roma, nel Rione Regola.
Camilliano doc, si potrebbe definire Nicola d’Onofrio: una vita spesa per Dio e i fratelli. Il primo biografo di San Camillo de Lellis, padre Sanzio Cicatelli, presentava San Camillo come una incarnazione perfetta della figura del “buon samaritano”. Il Venerabile Nicola d’Onofrio aveva manifestato - fin dalla sua giovinezza - di voler seguire le orme del Fondatore dei Camilliani. Il 7 ottobre 1961 fa la prima professione, con i tre voti comuni a tutte le congregazioni religiose: povertà, castità e obbedienza. A questi, si aggiunge il quarto, proprio dei Camilliani: il servizio agli ammalati e ai sofferenti. Verso la fine del 1962, avverte i primi sintomi della malattia - un teratocarcinoma - che l’avrebbe portato alla morte a soli 21 anni. Nicola rimane un esempio di santità per come ha condotto i suoi ultimi giorni di vita: anche ammalato, non ha mai fatto mancare a chiunque il suo sorriso.
Nella storia urbanista di Borgo e della Spina, il quartiere che nei secoli è cresciuto intorno alla Basilica che custodisce la tomba di san Pietro, c’è un edificio particolare: il Passetto. Un corridoio sopraelevato per permettere al Papa di fuggire dal Vaticano e difendersi nel fortino di Castel Sant’ Angelo.
Oggi è il giorno degli sposi, e gli sposi sono specialmente incoraggiati a celebrare insieme nelle loro parrocchie per rinnovare i voti del loro martimonio. I Cavalieri di Colombo incoraggiano a farlo e ci ricordano che gli sposi sono responsabili gli unic con gli altri. Per questo, la giornata degli Sposi è una buona opportunità per ringraziare per il coniuge, e per chiedere a Dio di superare i problemi, se il matrimonio sta vivendo momenti difficili.
Non solo edicole dedicate alla Madonna, ma anche ad altre figure importanti, come quella del "Cristo in Pietà" a Piazza del Monte di Pietà nel Rione Regola di Roma.
Borgo e la sua “Spina” quella parte di case e chiese che sono rimaste al centro di un tridente di strade che portano a San Pietro. E’ il 18 marzo del 1932 quando viene definitivamente decretata la fine della sua storia plurisecolare.
La storia che stiamo per raccontare ha dell'incredibile, passando per quell'ordinario che tocca la vita di moltissimi uomini. Lo studente Salvatore De Caro ne è il protagonista: è stato un religioso redentorista, morto come sottotenente di fanteria durante la Prima Guerra mondiale.
Le "Madonnelle Romane" accompagnano da secoli i cittadini di Roma e i turisti lungo le vie della Capitale. Ma non sono solo "Madonnelle". Le edicole religiose che troviamo a Roma sono dedicate anche ad altre figure importanti del Vangelo o della Sacra Famiglia.
Ormai è deciso: la Spina di Borgo, quella parte di case che ostacola la vista della cupola della basilica di San Pietro da lontano, deve essere abbattuta. Ma non è certo un progetto da poco. E poi cosa si farà al suo posto?
L’Evangelista san Marco ci ha già parlato della chiamata degli apostoli. I dodici erano stati scelti perché stessero con lui e per annunciare il Vangelo. Fino a questo momento essi hanno conosciuto la bellezza di stare con Gesù”, ora sono mandati per vivere la seconda dimensione del discepolato, cioè l’andare, l’uscire per portare il lieto annuncio della salvezza.