Un tempo in molte le famiglie la sera si recitava il Santo Rosario. Durante i giorni della pandemia ciò è ritornato in auge ed i fedeli si sono, più volte, riuniti per la recita della Corona.
La Liturgia della Parola, in questa seconda domenica di Avvento, ci chiede di metterci in ascolto del profeta Isaia e di Giovanni Battista.
San Massimiliano Kolbe, frate francescano conventuale fu un grande innamorato dell'Immacolata. La portò nel mondo e nel suo mondo, seminando diverse opere per lodare la bella Mamma del cielo.
Hagia Sophia e San Salvatore in Cora ad Istanbul hanno avuto un destino comune. Entrambe chiese, poi diventate moschee, poi museo, e poi di nuovo moschee quest’anno, con due decreti dei tribunali turchi appoggiati dal governo di Erdogan. Il fatto è che entrambi gli edifici sono parte del patrimonio UNESCO, la loro conversione in moschea rischia di far andare perduti (o rendere invisibili) parte delle loro straordinarie opere. E così l’UNESCO ha deciso di mandare un inviato per controllare lo stato dei due edifici, il prossimo gennaio.
“Rinnovare la nostra missione: gratitudine profezia, speranza”. Questo il tema del Giubileo indetto dalla Congregazione della Passione di Gesù Cristo, meglio conosciuti con il nome di “Passionisti”, per celebrare il terzo centenario della loro fondazione.
Non solo lo sguardo su Siria, Iraq, Ucraina orientale, Terra Santa, Libano, Etiopia ed Eritrea, ma anche sull’Armenia, per le vittime del conflitto in Nagorno Karabakh, sono oggetto della preghiera del Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali. Perché – sottolinea – “nessun dolore o umiliazione rimangono lontani dal cuore di Dio”.
Passeggiando nel cuore della vecchia Roma, ad un certo punto, ci si trova difronte alla chiesa di Sant'Andrea delle Fratte. Situata sul crinale di via di Capo le Case e dietro piazza di Spagna, il tempio è conosciuto dai molti cattolici poiché qui apparve la Vergine Maria.
Inizia oggi, con la prima domenica di Avvento, il nuovo Anno Liturgico. Durante l’Avvento, che si prolunga per quattro settimane, la Chiesa ci porta a meditare sulle tre venute di Cristo. La prima celebra l’incarnazione del Figlio di Dio, evento accaduto in un tempo determinato ed in un luogo ben preciso. Con essa noi abbiamo conosciuto l’infinito amore di Dio che, per liberare l’uomo dalla schiavitù del peccato ed aprirgli la porta del Paradiso, ha accettato di entrare nel nostro mondo e di assumere la debolezza della nostra carne. Questa venuta noi la celebriamo nel santo Natale, che inaugura il tempo della salvezza.
Una donna semplice, straordinaria nell’ordinario. Un “piccolo, umile granello che in silenzio si è trasformato in un albero rigoglioso, sotto le cui fronde tante persone, le più diverse, troveranno sollievo”. Parliamo di suor Maria Laura Mainetti, la suora delle Figlie della Croce, uccisa venti anni fa a Chiavenna da tre ragazze e prossimamente beata. A parlare, in questa intervista, è suor Beniamina Mariani, consorella di suor Laura con la quale ha condiviso tutto il periodo di formazione alla vita religiosa.
Padre Leonardo Sapienza ci ha abituati da tempo a raccolte di testi inediti su Papa Paolo VI che spesso raccontano aspetti del pensiero del Pontefice quasi dimenticati. L’ultimo libro raccoglie un magistero “minore” nel senso di non sempre riportate nei testi ufficiali, e molti autografi, dedicati al rapporto del Papa con i “lontani”.
Sebbene il giallo della statua della Vergine Maria - rinvenuta senza testa lo scorso giovedì 22 ottobre nella Chiesa dei Gesuiti della cittadina di Straubing, nella Diocesi di Ratisbona - non sia stato ancora risolto dalla polizia locale, la storia della Madonnina decapitata, che aveva commosso migliaia di persone nei social network tedeschi, sembra ora avviarsi verso una felice conclusione. Un generoso restauratore di bambole, statue sacre e figure del presepe si è infatti fatto avanti, offrendosi di riparare la statua a titolo gratuito.
Cosa sarà delle memorie storiche armene in Nagorno Karabakh? L’allarme per un “genocidio culturale” che andrebbe a cancelare trace della presenza multisecolare degli armeni nella regione è stata lanciata più volte, ed ora ha anche un avvocato d’eccezione, il Consiglio Mondiale delle Chiese. Allo stesso tempo, proseguono I danneggiamenti di edifici. Particolarmente importante il vandalism della chiesa di San Giovanni Battista lo scorso 10 novembre.
Un pellegrino, vagando nella Roma del Milleottocento sarebbe rimasto colpito dallo sguardo della Madonna del Divino Amore, posto nella cappella di via dei Prefetti.
Padre Thomas Vu Ba Loan prima di morire, affermò solennemente: “Non abbraccio una religione da una terra straniera, rendo solo il culto al Dio di tutti gli uomini”. Il vescovo Feliciano Alonso Phe sottolineò che le armi dei cristiani “non erano pistole e spade, ma fede, preghiera e carità”. Le storie dei martiri del Vietnam, uccisi in odio alla fede tra il 1745 e il 1862, raccontano di un cattolicesimo vivo, presente, indomito. Non si piegò alla persecuzione religiosa allora, non si è piegato in epoca comunista.
E’ il 2 aprile 1715; all’approdo degli Alberoni, dinanzi a Venezia, arriva una piccola imbarcazione, piuttosto malandata, dopo la lunga traversata dal Peloponneso fino alle sponde veneziane, la San Cirillo. Una nave adoperata per i commerci tra Venezia e l’Oriente, che a volte trasporta anche passeggeri.
In questa domenica, con la quale si chiude l’Anno Liturgico, la Chiesa celebra la solennità di Cristo Re dell’Universo. La Parola di Dio applica a Cristo due immagini significative e cariche di conseguenze: quella del Re e quella del Pastore.
La “Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio”, è una festa grande per la Chiesa. Festa che ci fa entrare in uno dei più grandi misteri che vede protagonista una Maria “insolita”: la Madre di Gesù, vista in uno degli episodi più importanti della sua infanzia. Quando si pensa a Maria, di solito, si ha l’immagine dello “Stabat Mater dolorosa”, della Vergine sotto la Croce. E proprio di quest’ultima - lo sappiamo bene - esistono per tradizione diverse reliquie.
Generalmente si ricordano i santi o meglio tutti quelli che lasciano un segno, nella storia dell'umanità. Scrittori, poeti, artisti, letterati e giuristi ed alle volte anche amici dei santi vengono ricordati, dalle pagine impolverate del tempo, per essere riscoperti. Ciò è avvenuto anche per padre Sossio Lupoli (1744-1831).
“L’umanità è nella spirale di cambiamenti che mettono in discussione non solo il valore delle correnti culturali che l’hanno arricchita finora, ma persino l’intima costituzione del suo essere. La natura e il cosmo, assoggettati al dolore e alla caducità dalle manipolazioni umane (cfr Rm 8,20), assumono preoccupanti tratti degenerativi
Il primo katholikos di Armenia fu San Giuda Taddeo. E il suo discepolo Dadi fu colui che andò ad evangelizzare l’Armenia orientale. Fu così che cominciò a delinarsi la prima nazione cristiana. Le reliquie di San Dadi sono ora nel monastero di Dadivank, nella regione di Karvacar. E questa regione entrerà sotto il controllo azero. Il monastero resterà così isolato, visibile agli occhi, ma difficile da raggiungere per la popolazione armena. Un po’ come l’Ararat, un segno ulteriore del paradosso di cui vive il popolo armeno.