Il sogno di Papa Francesco è che non solo i centri di accoglienza dei migranti siano luoghi di umanità, ma che gli stessi migranti, una volta sperimentata questa umanità, siano loro stessi animatore di un mondo più umano e inclusivo.
E' l'ultimo appuntamento di oggi quello di Papa Francesco a Malta, precisamente al Santuario Nazionale di Ta’ Pinu. Un incontro di preghiera nel luogo di pellegrinaggio più famoso di Malta. Chiesa di stile gotico a croce latina, il santuario a Gozo presenta un rosone sulla facciata e un campanile al lato dell’edificio che al suo interno conserva numerosi ex voto a testimonianza della devozione popolare. Il Pontefice nel primo pomeriggio lascia la Nunziatura Apostolica di Malta e si trasferisce in auto al Porto Grande de La Valletta dove si imbarca su un catamarano per raggiungere il Porto di Mgarr.
È un discorso incentrato sulla rosa dei venti, quello di Papa Francesco alle autorità politiche e diplomatiche di Malta, il primo dei cinque del suo viaggio. Un discorso che parte dal concetto di Malta come “cuore del Mediterraneo”, crocevia e porto sicuro, come dice l’etimologia del nome, per tutti, eppure oggi un porto reso ancora più insicuro dal vento che proviene da Est, che una volta era l’aurora e che oggi sembra preconizzare guerra. E chiede: “Nella notte della guerra che è calata sull’umanità, non facciamo svanire il sogno della pace”.
Un saluto molto breve all’inizio, per lasciare spazio al momento personale con i giornalisti. In volo verso Malta, nel mezzo di varie turbolenze, Papa Francesco non ha avuto il tempo di fare un discorso più lungo di cinque secondi, per poi invece salutare i giornalisti uno ad uno come fa di solito. Ed ad uno di loro ha detto che sì, sta pensando di andare a Kiev.
Due giorni e due isole, pochi incontri ufficiali, possibile qualche sorpresa, quattro discorsi e una omelia. Papa Francesco è appena partito per Malta, per una due giorni intensa che riprende un viaggio che avrebbe dovuto avere luogo nel 2020, sia come tema che come significato.
Il Cardinale Cantalamessa ha tenuto la quarta meditazione del tempo di Quaresima alla presenza di Papa Francesco in Aula Paolo VI . Continua la catechesi 2022 dal tema: "Prendete, mangiate: questo è il mio corpo”. "Dopo le nostre catechesi mistagogiche sulle tre parti della Messa –la liturgia della parola, la consacrazione e la comunione – meditiamo oggi sull’Eucaristia come presenza reale di Cristo nella Chiesa", dice il predicatore pontificio.
Per la quarta volta, il presidente polacco Andrzej Duda ha incontrato Papa Francesco. Un incontro improvviso, deciso nel corso dell’ultima settimana, che arriva a seguito dell’udienza concessa lunedì dal Papa all’arcivescovo Stanislaw Gadecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, e nel mezzo della crisi migratoria dei rifugiati ucraini che la Polonia sta sostenendo. In 2 milioni 300 mila ucraini hanno varcato i confini, tutti sistemati in famiglie e in case, con uno sforzo incredibile di Varsavia lodato dalla comunità internazionale e dal Papa.
Sarà intorno ai giorni di Sant’Anna, che si celebra il 26 luglio, che Papa Francesco farà il viaggio in Canada per visitare i nativi americani nei loro territori e chiedere perdono per i drammi successi nelle scuole residenziali. Lo lascia intendere lo stesso Papa Francesco, nell’udienza finale concessa ai gruppi di nativi americani che da lunedì si sono succeduti in un dialogo con il Papa. Sant’Anna, perché proprio per Sant’Anna c’è una certa devozione. Sant’Anna, per superare il dolore e la vergogna per gli abusi, e guardare al futuro.
Sviluppare una cultura dell’inclusione e dell’appartenenza, perché “la disabilità, in ogni sua forma, rappresenta una sfida e un’opportunità per costruire insieme una società più inclusiva e civile”. Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Autismo, Papa Francesco incontra i membri della fondazione italiana autismo e consegna loro un mandato in quattro parole chiave: la cultura dell’inclusione, la partecipazione, il fare rete, la c ostruzione di una economia solidale.
Sarà esposta, dal 7 al 17 aprile 2022, dalle ore 17,00 alle 20,00, nella Parrocchia del Gesù Risorto del Parco Arbostella di Salerno, la copia salernitana della “Sacra Sindone”, ricavata dall’originale nell’anno 1665, che apparteneva alle Clarisse del Monastero di San Michele Arcangelo in Salerno.
Il 4 novembre 1915 Benedetto XV pubblicava il Motu proprio Seminaria Clericorum con cui istituiva la Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi.
Papa Francesco ha nominato stamane P. Jean-Marc Micas, P.S.S., finora Superiore Provinciale di Francia della Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio, nuovo Vescovo di Tarbes et Lourdes.
Papa Francesco conclude con due pensieri l'Udienza Generale odierna. Uno è per il suo imminente viaggio apostolico a Malta, l'altro per i bimbi ucraini e la "crudeltà" della guerra.
Il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, incentra la sua riflessione sul tema: “La fedeltà alla visita di Dio per la generazione che viene”. "Nel nostro itinerario di catechesi sul tema della vecchiaia, oggi guardiamo al tenero quadro dipinto dall’evangelista san Luca, che chiama in scena due figure di anziani, Simeone e Anna. La loro ragione di vita, prima di congedarsi da questo mondo, è l’attesa della visita di Dio", dice il Pontefice in Aula Paolo VI.
Un viaggio breve ma tutto alla scuola di San Paolo come già il Papa aveva indicato nel 2020 quando doveva svolgersi. I due giorni di Papa Francesco a Malta hanno il tema della accoglienza, della pace, del dialogo, dell’idea che il Mediterraneo è luogo di pace ed i dialogo.
“Tutti hanno l’obbligo di riconoscere, rispettare e testimoniare l’identità cattolica della scuola, esposta ufficialmente nel progetto formativo. Questo vale per il corpo docente, il personale tecnico- amministrativo e per gli alunni con le loro famiglie. Al momento dell’iscrizione sia i genitori che lo studente dovranno essere portati a conoscenza del progetto formativo caratterizzante la scuola Cattolica”.
Firmato ieri presso la Santa Sede dal Cardinale Gianfranco Ravasi e dal Rettore Franco Anelli un "memorandum di intesa per lo sviluppo di iniziative culturali e rafforzamento del dialogo e della missione educativa comune".
Una “road map”, un percorso condiviso per arrivare al 50esimo anniversario di relazioni con una serie di manifestazioni concrete: il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e il Consiglio Ecumenico delle Chiese sono in contatto ecumenico da 45 anni, in particolare attraverso l’Ufficio per il Dialogo Interreligioso e le Cooperazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC).
"Da settimane sembra che sia scesa la sera. E, come i discepoli nella tempesta sul lago si sentono perduti, così noi oggi".
Al centro dell'Angelus odierno il Vangelo del giorno: la parabola del figlio prodigo. Ma anche l'appello del Papa, l'ennesimo di questi giorni, per dire basta alla guerra in Ucraina. "E' passato più di un mese dall'inizio dell'invasione dell'Ucriana, inizio della guerra crudele e insensata che rappresenta una sconfitta per tutti, c'è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte dove gli uomini uccidono i loro fratelli, dove i potenti decidono e i poveri muoiono", dice forte il Pontefice.