Il 2021 è stato il primo anno del pontificato di Francesco in cui il Papa non abbia proceduto ad un concistoro per la creazione di nuovi cardinali. E’ assai probabile dunque che il 2022 veda l’innesto nel Sacro Collegio di nuove berrette rosse, contando il fatto che nel corso dell’anno saranno ben 10 i cardinali che compiranno 80 anni e che perderanno di conseguenza il diritto di voto in un futuro conclave.
La sorpresa è quello che dovrebbe essere un ritorno: Papa Francesco vuole andare in Ungheria nel corso del 2022, per una visita che non riguardi solo la città di Budapest, come è successo in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale, ma che vada a toccare anche dei luoghi significativi del cattolicesimo ungherese. Nella mente del Papa, tutto è già deciso, tanto che incontrando al termine dell’udienza generale del 16 dicembre Ciril Tamas Horotobagyi, abate di Pannhonalma, il Papa gli ha già detto che visiterà anche l’abbazia. Questa ha compiuto 1025 anni ed ha una forte tradizione ecumenica.
L’anno che si è appena concluso ha visto un importantissimo avvicendamento ai vertici della Curia Romana: il Papa ha deciso – come è noto – di non rinnovare il mandato di Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale al Cardinale Peter Turkson
In questa prima domenica dell'anno Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi".
“La Madonna non tiene il Figlio per sé, ma lo presenta a noi; non lo stringe solo tra le sue braccia, ma lo depone per invitarci a guardarlo, accoglierlo e adorarlo. Ecco la maternità di Maria: il Figlio che è nato lo offre a tutti noi.
“La mangiatoia ci anticipa che si farà cibo per noi. E la sua povertà è una bella notizia per tutti, specialmente per chi è ai margini, per i rifiutati, per chi al mondo non conta. Dio viene lì: nessuna corsia preferenziale, nemmeno una culla! Ecco la bellezza di vederlo adagiato in una mangiatoia”.
Maria colma di stupore ci riporta alla verità del Natale e “lo stupore cristiano non trae origine da effetti speciali, da mondi fantastici, ma dal mistero della realtà”. É la riflessione di Papa Francesco nella omelia della recita di Primi Vespri della Solennità di Maria Madre di Dio.
“Invece di cedere al disfattismo e scappare dai problemi, avete deciso di prenderli di petto, di pregare, di ascoltare la Parola di Dio perché illumini le situazioni umane più complesse”. Lo scrive – a nome del Papa – il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin nel messaggio inviato per il 44° Incontro europeo dei giovani organizzato dalla Comunità di Taizé.
Il 30 dicembre 1981 moriva a Roma il Cardinale croato Franjo Šeper, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede.
È la figura di San Giuseppe “migrante perseguitato e coraggioso” quella presentata da Papa Francesco nella tradizionale udienza del mercoledì. Dopo essersi soffermato sul Natale, Papa Francesco riprende il ciclo di catechesi dedicato al padre putativo di Gesù, soffermandosi in particolare sulle vicende della fuga in Egitto della Sacra Famiglia, e riaffermando che il coraggio è virtù di tutti i giorni, perché è lo stesso vivere quotidiano che richiede coraggio.
Appresa la notizia della morte di Desmond Tutu Papa Francesco ha espresso – attraverso un telegramma firmato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato – il proprio cordoglio.
“Dio ha scelto una famiglia umile e semplice per venire in mezzo a noi”. Lo ha detto stamane il Papa, introducendo l’Angelus in occasione della Festa della Santa Famiglia.
“Abbiamo vissuto più che mai l’incertezza, la solitudine, la perdita di persone care e siamo stati spinti a uscire dalle nostre sicurezze per interessarci non solo al bene della nostra famiglia, ma anche a quello della società, che pure dipende dai nostri comportamenti personali. La relazione con Dio ci plasma, ci accompagna e ci mette in movimento come persone e, in ultima istanza, ci aiuta a uscire dalla nostra terra, in molti casi con un certo timore e persino con la paura dell’ignoto, ma grazie alla nostra fede cristiana sappiamo che non siamo soli perché Dio è in noi, con noi e in mezzo a noi: nella famiglia, nel quartiere, nel luogo di lavoro o di studio, nella città dove abitiamo”. Lo scrive il Papa nella lettera agli Sposi, pubblicata stamane in occasione della Festa della Santa Famiglia.
A livello internazionale, c’è il rischio “di non voler dialogare”, e il rischio che “la crisi complessa induca a scegliere scorciatoie piuttosto che le strade più lunghe del dialogo”. Ma sono le strade del dialogo che conducono “alla soluzione dei conflitti e a benefici condivisi e duraturi”. Dopo che per tre volte (due Pasque e un Natale) era rimasto nella basilica, da solo contro la pandemia, Papa Francesco torna ad affacciarsi dalla loggia centrale della Basilica Vaticana per il tradizionale messaggio urbi et orbi, alla città al mondo.
Il Vangelo della Notte di Natale insiste su un contrasto. “Racconta la nascita di Gesù cominciando da Cesare Augusto ma subito dopo ci porta a Betlemme dove di grande non c’è nulla: solo un povero bambino avvolto in fasce, con dei pastori attorno. Lì c’è Dio, nella piccolezza: Dio non cavalca la grandezza, ma si cala nella piccolezza. La piccolezza è la via che ha scelto per raggiungerci, per toccarci il cuore, per salvarci e riportarci a quello che conta”. Lo ha detto il Papa, questa sera, nell’omelia pronunciata celebrando in San Pietro la Messa della Notte di Natale.
Giovanni Paolo I sarà beatificato in piazza San Pietro da Papa Francesco domenica 4 settembre 2022. Il decreto di beatificazione di Albino Luciani era stato approvato dal Papa il 13 ottobre scorso.
"Considerati il perdurare e l’aggravarsi dell’attuale situazione di emergenza sanitaria e la necessità di adottare adeguate misure volte a contrastarla e a garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività, anche in deroga al Regolamento Generale della Curia Romana", il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, emana un nuovo Decreto Generale per disporre nuove regole in merito alle nuove ondate di Covid19, oltre a quelle in vigore dal 28 settembre 2021.
Dopo gli auguri natalizi alla Curia, Papa Francesco ha incontrato come sempre i dipendenti della Santa Sede e del Governatorato.
Monsignor Rolandas Mackrickas non sarà solo nel suo ruolo di Commissario Straordinario per la Cura della gestione economica dei beni del Capitolo della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Insieme a lui, ci saranno altre tre persone, provenienti dagli uffici economici della Curia, a coadiuvarlo.
L’addio del Cardinale Peter Turkson dal vertice del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è una notizia che – sebbene fosse nell’aria da alcuni giorni – non può lasciare indifferenti.