“Apprezzamento per il buono stato delle relazioni bilaterali e per il positivo contributo della Chiesa alla società moldava, specialmente attraverso l’impegno ecumenico e le opere educative e caritative. Nel prosieguo dei colloqui, vi è stato uno scambio sulla situazione nel Paese e su alcuni temi di mutuo interesse, quali la promozione dei valori della famiglia, nonché la pace e la sicurezza a livello regionale e internazionale”.
“Asciugare le lacrime dei bambini attraverso progetti concreti in loro aiuto, significa contrastare la cultura dello scarto e contribuire ad edificare una società più umana”. Lo ha detto Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico ricevendo in udienza i Dirigenti e il Personale dell’Azienda Sixt.
“Mi congratulo con voi, e mi permetto di evidenziare la necessità del vostro contributo in tre ambiti che sono di vostra competenza: quello della ricerca, quello dell’insegnamento e quello della promozione sociale”. Sono parole di ringraziamento quelle di Papa Francesco ai Membri della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (FIUC), ricevuti oggi presso il Palazzo Apostolico, a conclusione del Convegno Internazionale dal titolo Rifugiati e Migranti in un mondo globalizzato: responsabilità e risposte delle università, in corso a Roma, dal 1° al 4 novembre, presso la Pontificia Università Gregoriana.
Un italiano, uno spagnolo e un austriaco, erano stati loro a ricevere il premio Ratzinger della Fondazione Vaticana per primi. Lui Manlio Simonetti, illustre studiose di storia del cristianesimo, conosciuto da tutti gli studenti del liceo era stato ricevuto dal Papa teologo nell’estate del 2011.
Davanti alla realtà della morte proviamo “il dispiacere per il distacco dalle persone che ci sono state vicine e ci hanno fatto del bene” ma anche “la speranza per loro e per noi stessi”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia in occasione della Messa celebrata stamane in San Pietro in suffragio dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno.
Un momento di preghiera nel Sacrario delle Fosse Ardeatine, a coronamento di una giornata dedicata ai morti di tutte le guerre: dopo la Messa celebrata nel cimitero americano di Nettuno, e prima di recarsi nelle Grotte Vaticane per pregare sulle tombe dei predecessori, Papa Francesco arriva al Sacrario delle Fosse Ardeatine.
Una breve omelia a braccio, tenuta al cimitero americano di Nettuno, con cui il Papa rinnova il suo “no” alla guerra, sottolineando che in questo momento “il mondo si prepara ad un’altra guerra”, e che la guerra “porta solo la morte”.
E’ “profondamente addolorato” Papa Francesco per il terrorismo che dilaga nel mondo, dalla Somalia all’ Afghanistan a New York.
L’auspicio di continuare insieme il cammino ecumenico è espresso dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e dalla Federazione Luterana Mondiale, in un comunicato congiunto che segna la fine delle celebrazioni protestanti per i cinquecento anni della Riforma Luterana.
La risposta di Gesù alla domanda insidiosa dei farisei non è scontata, ma “vuole far capire che senza l’amore per Dio e per il prossimo non c’è vera fedeltà a questa alleanza con il Signore”.
“Qual è la nostra responsabilità in un tempo in cui il volto dell’Europa è sempre più connotato da una pluralità di culture e di religioni, mentre per molti il cristianesimo è percepito come un elemento del passato, lontano ed estraneo?”.
“Le conseguenze negative delle ostilità sulla popolazione civile, troppo spesso giungono, da diversi teatri di guerra, testimonianze di crimini atroci, di veri e propri oltraggi alle persone e alla loro dignità, commessi in spregio di ogni considerazione elementare di umanità”. Sono le parole di Papa Francesco ai partecipanti della Terza Conferenza sul diritto internazionale umanitario. Il Papa li ha ricevuti oggi, presso il Palazzo Apostolico, e racconta loro le sue preoccupazioni riguardo alla protezione delle popolazioni civili nei conflitti.
“ Il vostro “stare dentro” il mondo non è solo una condizione sociologica ma una realtà teologica, che vi permette di essere attenti, di vedere, di ascoltare, di com-patire, di con-gioire, di intuire le necessità”.
Un dialogo con gli studenti di tutto il mondo. E’ ciò che sta più a cuore a Papa Francesco quando si parla del progetto delle Scholas Occurrentes. Il Pontefice, ieri pomeriggio, ha di nuovo fatto visita alla sede in Vaticano nel quartiere di Trastevere, incontrando molti studenti, intellettuali, imprenditori, giornalisti e volontari che si sono impegnati in favore dei giovani e dell’inclusione sociale. Inoltre, Francesco, ha colto l’occasione della visita per inaugurare le nuovi sedi dell’America Latina.
Papa Francesco è in collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale per salutare l’equipaggio che sta affrontando la missione 'VITA' dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). L’incontro speciale, a 400 chilometri dalla Terra, accade dall'Auletta dell'Aula Paolo VI, in Vaticano. Francesco è il secondo Pontefice a farlo, dopo Benedetto XVI nel 2011. L’intento è benedire il viaggio del valoroso equipaggio.Papa Francesco è in collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale per salutare l’equipaggio che sta affrontando la missione 'VITA' dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). L’incontro speciale, a 400 chilometri dalla Terra, accade dall'Auletta dell'Aula Paolo VI, in Vaticano. Francesco è il secondo Pontefice a farlo, dopo Benedetto XVI nel 2011. L’intento è benedire il viaggio del valoroso equipaggio.
Per sua natura la missione dell’università è abbracciare l’universo del sapere mi un significato umano e divino per garantire quello sguardo di universalità senza il quale la ragione, rinchiusa in un modello parziale, rinuncia alla sua aspirazione più alta: la ricerca della verità.
“Come possiamo annunciare Dio amore se non ci amiamo tra noi?” Papa Francesco incontra il moderatore della Chiesa di Scozia, Derek Browning, rilancia il dialogo con la Chiesa protestante, uno dei temi in quest’anno in cui si discute l’eredità della Riforma, e chiede di superare le incomprensioni del passato in nome della comune rinascita in Cristo attraverso il Battesimo.
E’ l’ultima catechesi sulla speranza cristiana di Papa Francesco. Il Pontefice conclude parlando del paradiso, “meta della speranza” di tutti. Perché Paradiso è anche “una delle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce”.
Una Messa per i poveri: in occasione della giornata mondiale del poveri, Papa Francesco dirà Messa il 19 novembre in Basilica vaticana. Dopo, il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che promuove la giornata, offrirà un pranzo per 1500 bisognosi in Aula Paola VI e ci saranno altre mense che offriranno un pranzo ad altre 1500 persone in altre zone di Roma.
“La sapienza, intesa in senso biblico, permette di andare oltre le realtà empiriche per scoprirne il significato ultimo. L’università è chiamata a educare ad una cultura sapienziale, capace di armonizzare l’approccio tecnico e scientifico con quello umanistico, nella convinzione che il perseguimento della verità e del bene è in definitiva unico”.