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Vicariato di Roma, l'addio del Cardinale De Donatis

La scelta di Papa Francesco in un certo senso sorprende - sebbene il Papa ci abbia abituato ormai a decisioni sorprendente - poichè mancano infatti pochi mesi all'inizio del Giubileo

La Basilica di San Giovanni in Laterano |  | CNA La Basilica di San Giovanni in Laterano | | CNA

Poco meno di sette anni. Tanto è durato l’incarico di Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma ricoperto dal Cardinale Angelo De Donatis che sabato scorso è stato destinato al vertice della Penitenzieria Apostolica, succedendo al Cardinale Mauro Piacenza che ha lasciato l'incarico per raggiunti limiti di età.

Il Cardinale De Donatis - che era succeduto il 26 maggio 2017 al Cardinale Agostino Vallini - ha voluto pubblicare una lettera di commiato dalla Diocesi di Roma in cui ha voluto ringraziare il Papa “per la fiducia accordata in questi 9 anni di episcopato al servizio della Chiesa di Roma. Mi ha chiesto di collaborare con lui nel servire il suo tesoro più prezioso, la sua Sposa, mi ha scelto ed è venuto a impormi le mani per ordinarmi vescovo. Nel servire insieme con lui le comunità parrocchiali e le diverse realtà ecclesiali, nello stare vicino ed accompagnare i preti, ho compreso sempre di più che questa Chiesa non è una macchina da far camminare, ma una famiglia da amare. La Parola di Dio, annunciata continuamente, le dà la direzione del cammino e l’amore dei pastori le permette di crescere nell’obbedienza allo Spirito e nella fraternità”.

Il Cardinale De Donatis ha poi ringraziato quanti in Vicariato e in Diocesi “hanno collaborato con tanta generosità e abnegazione. Ho potuto sperimentare in tante occasioni quanto le persone, con il loro carisma particolare donato dallo Spirito, possano dare tanto al servizio di tutti, se si sentono volute bene dal pastore. È quello che ho cercato di fare con le mie povere forze e il carico dei miei limiti, nel servizio episcopale che mi è stato affidato”.

La scelta di Papa Francesco in un certo senso sorprende - sebbene il Papa ci abbia abituato ormai a decisioni sorprendente - poichè mancano infatti pochi mesi all'inizio del Giubileo e spostare il Vicario di Roma in questa fase non era certo una decisione facile da assumere.

Va considerato inoltre che da poco più di un anno è in vigore la Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione che di fatto ha rivoluzionato la struttura del Vicariato di Roma. Viene rafforzata la presenza del Pontefice - che è Vescovo di Roma -, si è data una maggiore importanza al Consiglio episcopale e anche il Vicegerente assume maggiori poteri. Secondo l'articolo 14 della Costituzione Apostolica "il Vicegerente coadiuva il Cardinale Vicario, coordina l’amministrazione interna della Curia diocesana. Dirige gli uffici che compongono il Servizio della Segreteria Generale del Vicariato. Il Vicegerente ha il compito di moderare gli Uffici del Vicariato nell’esercizio delle loro funzioni, convocare mensilmente la riunione dei Direttori di tutti gli Uffici del Vicariato, fissare criteri per una corretta applicazione del principio dell’interlocuzione unica nei rapporti tra il Vicariato e le altre Autorità, curare che i dipendenti del Vicariato svolgano fedelmente i compiti loro affidati. Esercita i poteri propri del Cardinale Vicario quando questi sia impedito o assente o l’Ufficio del medesimo sia vacante, avendo cura di sottoporre al Papa le questioni di maggior rilevanza".

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L'ufficio del Vicegerente - attualmente coperto da Monsignor Baldassare Reina, vescovo ausiliare per il settore ovest - durante il pontificato di Papa Francesco ha avuto lunghi periodi di vacanza. Monsignor Reina ha assunto le funzioni il 6 gennaio 2023 e la carica era vacante dal 29 ottobre 2021 quando l’Arcivescovo Palmieri era stato trasferito alla guida della Diocesi di Ascoli Piceno. Prima ancora la vacanza dell’incarico era durata quasi 3 anni. L’Arcivescovo Filippo Iannone era stato nominato l’11 novembre 2017 Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e la nomina di Monsignor Palmieri era arrivata soltanto il 19 settembre 2020.

Sabato scorso inoltre il Papa si è limitato a nominare il Cardinale De Donatis nuovo Penitenziere Maggiore, senza tuttavia procedere alla pubblicazione del successore quale Vicario Generale di Roma. Possibile che il Papa possa promuovere l'attuale Vicegerente Baldassare Reina oppure potrebbe essere scelta un'altra figura. Non è escluso che Francesco possa richiamare a Roma il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, attuale Arcivescovo di Siena Colle Val d'Elsa Montalcino, e già vescovo ausiliare di Roma dal 2015 al 2019. Sui tempi impossibile fare previsioni: la nomina del successore del Cardinale De Donatis potrebbe giungere a brevissimo, oppure il Papa potrebbe decidere di prendere tempo per valutare i tanti e diversi aspetti che tale nomina comporta.

Contestualmente al trasferimento del Cardinale De Donatis, il Papa ha anche nominato Monsignor Daniele Libanori, gesuita, quale suo Assessore per la Vita Consacrata, trasferendolo dall'ufficio di ausiliare di Roma.

Solo a fine febbraio un altro ausiliare, Monsignor Riccardo Lamba, era stato trasferito e promosso quale Arcivescovo metropolita di Udine.

Ad oggi, oltre al già citato Monsignor Baldassare Reina, sono ausiliari di Roma i Vescovi Paolo Ricciardi, Dario Gervasi, Michele Di Tolve, Benoni Ambarus e Daniele Salera.