Questa settimana sono giunte notizie positive sul fronte covid per la Chiesa italiana anche se continuano ad essere tanti i sacerdoti che muoiano dopo essere stati colpiti dal virus
Ieri si è aperto un nuovo anno tra incertezze - a causa di questo virus che nel mondo e in Italia non accenna a dare segni di miglioramento – ma anche di speranze dopo l’avvio delle vaccinazioni per combattere le infezioni da Covid 19.
“Aprite la porta al Signore che nasce e non abbiate timore di salire, un passo alla volta, tenendo la mano del fratello, sul monte del dolore dell’umanità per annunciare a tutti che il nostro Dio è ancora l’Emmanuele, è il Dio-con-noi”.
Ci avviciniamo alla festa della nascita di Gesù che ci fa entrare in quella grotta per “gustare” il vero senso del Natale. Un Natale diverso, dicono in tanti, ma sempre un Natale di speranza. Dio si fa uomo e viene a “vivere” accanto a noi. Come può non essere un Natale di speranza nonostante la pandemia e le sofferenze causate?. Una speranza richiamata da tanti vescovi italiani che in questi giorni stanno scrivendo ai fedeli indicando anche alcune iniziative di particolare significato.
Ci prepariamo ad un Natale “inedito” e nelle diocesane italiane i vescovi si interrogano su come accompagnare le comunità in questo tempo “forte” per i fedeli. Nelle settimane scorse si è aperto un dibattito sulle celebrazioni eucaristiche della Vigilia e del giorno di Natale dovute soprattutto alle misure che il Governo ha preso per contrastare la diffusione del virus che purtroppo è ancora presente.
“Domenica scorsa siamo entrati nel Tempo liturgico dell’Avvento che ci prepara al Natale. E la Chiesa italiana, attraverso l’ Ufficio Liturgico Nazionale, ha messo a disposizione, sul proprio sito (anche in una versione con l’audio dei canti proposti) il sussidio liturgico-pastorale per i tempi di Avvento e Natale 2020.
Da domani e per quattro settimane la Chiesa cattolica si prepara alla festa del Natale con il tempo liturgico dell’Avvento. Nel rito ambrosiano, usato nel nostro Paese nella diocesi di Milano, questo tempo dura invece sei settimane ed è quindi già iniziato.
E’ stato presentato nei mesi scorsi a Papa Francesco la terza edizione del Messale Romano in lingua italiana che sarà obbligatorio in Italia a partire dalla domenica di Pasqua, il 4 aprile 2021.
E’ tratto dal libro del Siracide il tema, scelto da Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri. Il monito “Tendi la tua mano al povero” è l’invito che viene oggi rivolto a tutti ed è un tema di “grande attualità che non può lasciare nell’indifferenza nessuno”, scrivono i vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta.
La pandemia da coronavirus continua a condizionare il nostro modo di vivere e anche la nostra partecipazione alle attività pastorali promosse nelle diocesi e nelle parrocchie. La Conferenza Episcopale Italiana ha chiarito, dopo il nuovo Dpcm del 3 novembre, che le celebrazioni eucaristiche proseguono come da protocollo, mentre si raccomanda prudenza per le catechesi, con provvedimenti diversi a seconda delle aree geografiche.
La lettura dei dati sui contagi da Covid 19 preoccupa sempre di più. La settimana scorsa un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e si sta discutendo di altre misure restrittive. Il virus continua a colpire e modifica le nostre abitudini e quelle delle parrocchie e diocesi.
Il bollettino della pandemia da Covid 19 ogni giorno indica un aumento dei contagi nel nostro Paese. Ieri un dato mai registrato dall’inizio della pandemia: oltre 19mila casi in un solo giorno.
“Non c’è nessuna Chiesa italiana che per quanto povera di vocazioni, non sia in grado di fornire missionari, anche dai seminari. Serve un incoraggiamento forte in questo senso”. A dirlo, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale Missionaria,
Sabato scorso la firma ad Assisi e domenica la diffusione. Si tratta della terza enciclica di papa Francesco, “Fratelli tutti”. Otto capitoli, 287 paragrafi e due preghiere.
Da qualche giorno è iniziato il Mese Missionario che avrà come culmine la Giornata Missionaria Mondiale il prossimo 18 ottobre.
La Chiesa italiana è stata “riferimento” per tanti nel periodo più duro della pandemia da Covid 19 rispondendo ai bisogni materiali e spirituali di tanti fedeli. I vescovi sono coscienti di questo e lo hanno ribadito con forza durante l’ultimo incontro del Consiglio Permanente della Cei che si è svolto in questa settimana. Il parlamentino della Cei ha espresso parole di ringraziamento per “la generosità di cui il popolo di Dio ha saputo dar prova nell’emergenza”.
In questa settimana si è molto parlato di scuola e di “scuola in sicurezza”. Infatti, in gran parte del territorio italiano c’è stata la riapertura degli istituti scolastici per l’avvio del nuovo anno. Gli alunni e studenti sono rientrati nelle loro classi dopo oltre sei mesi durante i quali hanno fatto una esperienza “storica”: quella della didattica a distanza.
Da alcune settimane stiamo parlando dell’avvio, con molta prudenza visto che la pandemia da Covid 19 non accenna a diminuire, della ripresa delle attività pastorali nelle diocesi italiane. Molte le parrocchie che in queste settimane hanno celebrato sante messe con il rito dei sacramenti della Prima Comunione e delle Cresime e tante anche, come segno di ripresa, le diocesi in festa per nuove ordinazioni sacerdotali e per l’avvio di nuove cause di beatificazione.
Dedicheremo questo articolo alla Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che avrà come centro delle iniziative, quest’anno, la diocesi di Ferrara-Comacchio. Ma prima non possiamo non citare l’ordinazione episcopale del vescovo coadiutore della diocesi di Agrigento. Si tratta di Alessandro Damiano che sarà ordinato oggi 5 settembre, alle ore 17,30, nella Basilica Cattedrale di Agrigento e vedrà la partecipazione di ministri sacri e membri scelti rappresentativi dei fedeli delle comunità parrocchiali della diocesi di Agrigento e della sua diocesi di origine, Trapani. Ad ordinarlo l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro. Il neo vescovo celebrerà la prima S. Messa, dopo l’ordinazione Episcopale, domani sera nella Cattedrale di Agrigento. Da vescovo coadiutore eletto, Damiano aveva già celebrato in diocesi, il 12 agosto, nella Chiesa Madre di Sant’Angelo Muxaro in occasione della peregrinatio dell’urna con le reliquie di S. Angelo di Licata, martire carmelitano. A Trapani, sua città natale, celebrerà la sua prima messa, dopo l’ordinazione Episcopale, domenica 13 settembre, nel Santuario della Madonna di Trapani, insieme al vescovo Pietro Fragnelli. Segnaliamo anche alcune diocesi in festa per l’ordinazione presbiterale di alcuni novelli sacerdoti.
E’ il tempo della ripartenza anche per le diocesi italiane dopo un lungo periodo che ha visto l’Italia, e non solo, colpita da un virus invisibile che ha causato morti e malati. Preoccupano i dati di questi giorni che vedono i contagi aumentare ma si cerca in qualche modo di ripartire.