Feste patronali, pellegrinaggi, incontri…E’ una estate ricca di appuntamenti quella delle diocesi italiane che si preparano all’inizio del nuovo anno pastorale.
Siamo ormai in piena estate e il caldo di questi giorni, con temperature oltre le massime del periodo, favorisce, per tanti, un periodo di riposo al mare o località di montagna, anche se il Covid è ancora presente e le raccomandazioni sono per la massima attenzione.
Sempre di più, in queste ultime settimane, l’attenzione è verso le alte temperature e le immagini tv e le foto pubblicate sui giornali sono dedicate al tema della siccità. Fiumi quasi asciutti, terreni secchi, incendi che devastano intere zone.
Da mercoledì scorso i giovani delle ultime classi delle superiori sono alle prese con gli esami di maturità. Un momento bello ma anche di apprensione per studenti e famiglia.
Tanta commozione martedì mattina nella curia diocesana di Brescia. Il vescovo, Pierantonio Tremolada, ha convocato il clero e la stampa per annunciare il suo allontanamento dalla diocesi per sei mesi. Dovrà sottoporsi a trapianto di midollo spinale.
Il tema della gestione delle feste patronali è sempre al centro dell’attenzione delle diocesi italiane. Negli anni scorsi anche documenti di conferenze episcopali regionale come la Calabria che ha pubblicato, qualche anno fa, un documento dal titolo
Con il rallentamento delle normative per il Covid 19 in tante diocesi, città, paesi riprendono, dopo due anni, le feste patronali con le processioni. Tradizioni molto radicate nel nostro Paese e che richiamano fedeli da ogni dove. In tanti posti del mondo la presenza di questi santi patroni sono molto vive come per Sant’Antonio di Padova, la cui festa ricade in questo mese di giugno.
In questa settimana i vescovi italiani sono stati impegnati con la loro assemblea generale elettiva. Hanno infatti votato una terna di nomi per l’elezione del presidente e hanno eletto uno dei tre vice presidenti: il vescovo di Cassano allo Jonio, Francesco Savino.
C’è molta attesa per la prossima Assemblea Generale dei vescovi italiani che si riunirà dal lunedì prossimo. Sarà l’ultima assemblea presieduta dal card. Gualtiero Bassetti che giovedì mattina ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Cei e da arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nelle mani di Papa Francesco.
Nei giorni scorsi è emersa la notizia della pianificazione di un possibile attentato a danno del Procuratore Nicola Gratteri e della sua famiglia.
Domani, con la festa di San Giuseppe Lavoratore inizia il Mese dedicato alla Vergine Maria, il mese mariano che ogni anno offre l’occasione per affidare a Maria le sorti del mondo.
Nelle diocesi italiane è ancora molto “vivo” l’incontro che gli adolescenti – circa 80mila – hanno avuto lunedì scorso in Piazza San Pietro con Papa Francesco con molte testimonianze di giovani e alla presenza di molti vescovi.
Prima Pasqua, dopo l’emergenza sanitaria da Covid 19 (che non è del tutto risolta) con la ripresa delle celebrazioni anche se con l’invito alla massima attenzione. Una Pasqua aggravata dalla tragicità della guerra in Ucraina, alle porte dell’Europa.Giovedì la ripresa del rito della Lavanda dei piedi, ieri molte le Via Crucis all’aperto e domani messe solenni nelle Cattedrali presieduta dai presuli che non hanno mancato di inviare a tutti i fedeli messaggi di auguri.
Da domani per la Chiesa Cattolica inizia una Settimana densa di appuntamenti. È la Settimana Santa durante la quale si ripercorrono la passione, morte e resurrezione di Gesù.
Da ieri il Governo Italiano ha dichiarato la cessazione dello stato di emergenza con l’invito ad una prudente ripresa. Anche la Chiesa italiana invita tutti a “un senso di responsabilità” e al “rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus”.
Una gioia speciale per la diocesi di Trento: l’ordinazione a vescovo del missionario vicentino padre Christian Carlassare, 44 anni, gambizzato un anno fa in un attentato poco dopo la sua nomina a vescovo della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan.
L’attenzione di tutti in questi giorni è rivolto al conflitto ucraino che sta causando morti, feriti e distruzione. Sono oltre 50mila, secondo i dati del Viminale, i profughi in fuga dal conflitto arrivati finora in Italia: la maggioranza donne e bambini. Questi ultimi oltre 20mila.
Ormai da due settimane le notizie del “folle” attacco della Russia all’Ucraina coinvolgono tutti noi. Le diocesi italiane, sin dalle prime ore, hanno data la loro disponibilità ad accogliere coloro fuggono da quei territori e che stanno arrivando, anche in Italia, con mezzi di fortuna. Secondo il ministero dell’Interno sono circa 28mila le persone giunte nel nostro paese finora, la maggioranza donne e bambini.
Mercoledì scorso l’inizio della Quaresima che è coincisa anche con la giornata di digiuno e preghiera per la pace in Ucraina. In ogni diocesi celebrazioni con intenzioni di preghiera. Molti vescovi in queste ore stanno inviando messaggi ai fedeli per questo Tempo liturgico che ci prepara alla Pasqua. In questo articolo ci soffermeremo su alcuni di questi messaggi.
La situazione che sta vivendo in questi giorni l’Ucraina desta molta preoccupazione. Non si contano le iniziative di protesta di studenti, lavoratori, politici, religiosi. Migliaia sono scesi in piazza in queste ore da nord a sud Italia e in tutto il mondo per esprimere vicinanza all'Ucraina e al suo popolo e per condannare la guerra e chi l'ha causata.