Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

L'ambasciatore Di Nitto presenta le lettere credenziali a Papa Francesco, Palazzo Apostolico Vaticano, 19 febbraio 2022 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, un nuovo ambasciatore di Italia presso la Santa Sede

In un incontro con gli ambasciatori dell’Unione Europea presso la Santa Sede, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha sottolineato come la Chiesa sta affrontando la crisi in Ucraina, partendo dal principio, non negoziabile, di rimanere vicino al popolo. È stata l’occasione per presentare anche agli ambasciatori dell’Unione Europea la difficile situazione nel Paese.  

L'arcivescovo Gallagher con il presidente Aoun in Libano / Vatican News

Diplomazia pontificia, il viaggio in Libano spiegato ai diplomatici

Lo scorso 9 febbraio, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, ha riferito del suo recente viaggio in Libano al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede: un segno della particolare attenzione che la Santa Sede destina al Paese dei Cedri. È noto che Papa Francesco vorrebbe visitarlo, e l’arcivescovo Gallagher ha detto che c’è un viaggio “allo studio”.  

Paolo VI alle Nazioni Unite / AP / National Catholic Register

Diplomazia pontificia, la diplomazia parallela del Papa, il viaggio di Gallagher in Libano

L’anniversario è oggi: cinquanta anni fa, il segretario delle Nazioni Unite Kurt Waldheim faceva visita a Paolo VI, che gli indirizzava un discorso tutto sui valori dei diritti umani e sulla loro difesa. È un anniversario importante, considerando che da sempre la Santa Sede ha una particolare attenzione per il dialogo multilaterale, sviluppata anche nella nomina di un sottosegretario ad hoc nella Segreteria di Stato.  

La bandiera della Santa Sede issata sul Palazzo Apostolico / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, le iniziative per l’Ucraina, il focus sul Golfo, il Caucaso

In occasione della giornata di preghiera per la pace in Ucraina e in Europa, sono state diverse le iniziative, e molte le reazioni delle chiese locali. Da segnalare, in particolare, le dichiarazioni dell’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio in Ucraina; e quelle dell’arcivescovo Ante Jozic, nunzio in Bielorussia.  

Bandiera della Santa Sede davanti la Basilica di San Pietro / Archivio CNA

Diplomazia pontificia, il no all’aborto nell’UE e la crisi ucraina

La sfida della diplomazia pontificia in Europa sarà quella di contrastare la pressione sempre più alta perché l’aborto diventi un diritto umano riconosciuto dalla Carta Europea dei Diritti dell’Uomo. La proposta è venuta da Emmanuel Macron, presidente di Francia, all’inaugurazione della presidenza di turno francese del Consiglio Europeo, mentre Roberta Metsola, nuova presiidente del Parlamento Europeo, nonostante sia sempre stata anti-aborto si è comunque impegnata a firmare una dichiarazione che lo sostiene. La prima risposta è arrivata da una lettera aperta della Federazione delle Associazioni Famigliari in Europa, a testimonianza di come i gruppi alla base siano importanti per portare avanti le buone battaglie ideologiche.  

Papa Francesco ascolta l'indirizzo di saluto dell'ambasciatore George Poulides, decano del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Sala delle Benedizioni, 10 gennaio 2022 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, Myanmar e Sud Sudan

Myanmar e Sud Sudan sono due situazioni critiche, che Papa Francesco ha citato sia nell’Urbi et Orbi di Natale che nel discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede lo scorso 10 gennaio. In Myanmar il Papa è stato nel 2017, in una situazione che sembrava migliorare; in Sud Sudan, il Papa sogna di andare in un viaggio ecumenico, e intanto ha mandato prima di Natale il suo “ministro degli Esteri”, per un viaggio di tre giorni di cui vale la pena dare conto, anche a due settimane di distanza, per comprendere cosa si sta muovendo.  

Papa Francesco durante il discorso al Corpo Diplomatico, Aula delle Benedizioni, 10 gennaio 2022 / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco denuncia: “C’è un pensiero unico costretto a rinnegare la storia”

Papa Francesco lo sottolinea con forza: “Si va elaborando un pensiero unico costretto a rinnegare la storia, o peggio ancora a riscriverla in base a categorie contemporanee, mentre ogni situazione storica va interpretata secondo l’ermeneutica dell’epoca”. Sono parole che arrivano al culmine di una denuncia netta del fatto che le agende delle organizzazioni multilaterali, sempre più spesso, sono “dettate da un pensiero che rinnega i fondamentali naturali dell’umanità e le radici culturali che costituiscono l’identità di molti popoli”. È l’attacco alla colonizzazione ideologica che “non lascia spazio alle libertà di espressione e che oggi assume sempre più la forma di quella cancel culture che invade tanti ambiti e istituzioni pubbliche”.  

La bandiera della Santa Sede / Archivio CNA

Diplomazia pontificia, numeri, personaggi, curiosità

Forse ci sarà anche un riferimento alla crisi scoppiata in Kazakhstan, nel discorso che Papa Francesco terrà di fronte al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, se non altro perché del Kazakhstan come meta possibile di un viaggio papale si parla da tempo. Ma il discorso sullo “stato del mondo” che il Papa fa ogni inizio anno non è importante solo per mostrare il punto di vista della Santa Sede su tante situazione, ma soprattutto per quello che c’è dietro. Vale a dire, la rete diplomatica più grande del mondo, seconda solo agli Stati Uniti per numero di relazioni.  

La Basilica di San Pietro e la bandiera della Santa Sede / Bohumil Petrik / CNA

Diplomazia Pontificia, un bilancio del 2021

Il 2021 non è stato un anno di particolare ricambio generazionale nelle nunziature. In totale, ci sono stati 4 nuovi nunzi, 4 si sono ritirati per anzianità, 14 sono stati trasferiti e 4 sono deceduti di cui uno in carica. Alla fine dell’anno, restano vacanti 15 nunziature. Una, quella presso l’Unione Europea, in maniera inaspettata, per la morte improvvisa per COVID del nunzio Aldo Giordano, nominato da Papa Francesco a rappresentare la Santa Sede a Bruxelles ad aprile. Le altre nunziature sono finite nel mezzo di rotazioni e di ritiri per anzianità, e non resteranno vacanti a lungo.  

Papa Francesco durante l'Urbi et Orbi di Natale 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, dentro l’Urbi et Orbi di Natale

I conflitti dimenticati. Quelli che invece sono visibili. Ma anche gli accenni a situazioni non esplicitate, ma ben presenti alla diplomazia della Santa Sede. Nel suo consueto messaggio urbi et orbi, che torna dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, Papa Francesco fa un discorso sullo “Stato del mondo”, indicando quali sono i temi che prioritari per la diplomazia del Papa.  

Papa Francesco e Vladimir Putin, 25 novembre 2013
 / ©POOL/CATHOLICPRESSPHOTO

Diplomazia pontificia, contatto Papa Francesco – Putin. Un nuovo osservatore a Ginevra

Alla fine, c’è stata la telefonata tra Papa Francesco e Putin. Ma non è stato il Papa a chiamare per parlare della crisi ucraina, come si era ventilato, quanto piuttosto Putin a prendere l’iniziativa e a fare una telefonata di auguri di compleanno il 17 dicembre.  

Il funerale del nunzio Giordano nel Duomo di Cuneo / pd

Diplomazia pontificia, il funerale del nunzio Giordano

È stato il cardinale Pietro Parolin, tra l’altro suo amico personale, a celebrare i funerali del nunzio Aldo Giordano, da poco nominato “ambasciatore del Papa” presso l’UE e stroncato dal COVID. La sua scomparsa ha suscitato un ampio cordoglio e ricordo da parte di tutti. Il funerale cade anche nel giorno del primo incontro della nuova presidenza CCEE con Papa Francesco. Una circostanza ironica, perché l’arcivescovo Giordano era stato per anni segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.  

Papa Francesco con i membri del Corpo diplomatico a Cipro, 2 dicembre 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia Pontificia, le relazioni con Cipro e Grecia, l’anniversario con l’Albania

Il viaggio di Papa Francesco a Cipro e in Grecia porta con sé molti nodi diplomatici. La linea della Santa Sede è, come sempre, quella della prudenza diplomatica e del dialogo. Sia Cipro che Grecia hanno ormai da quattro decenni (Cipro un po’ di più) piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede.  

L'arcivescovo Gallagher con il Patriarca serbo-ortodosso Porfirije / @terzaloggia

Diplomazia pontificia, Gallagher in Serbia, il filo con la Russia, l’invito in Bahrein

Un viaggio per rafforzare i rapporti, e (perché no?) cominciare a pensare anche ad un viaggio del Papa nel Paese: dopo la Russia, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher visita la Serbia, dove da tempo si aspetta il Papa e dove si ripongono molte speranze nel dialogo cattolico – ortodosso, tutto da sviluppare.  

L'ambasciatore Mustafayev a colloquio con il Cardinale Ayuso / Twitter @rahman2609m

Diplomazia pontificia, verso una ambasciata di Azerbaijan presso la Santa Sede

Mentre nuove schermaglie al confine provocavano sei morti armeni, l’ambasciatore di Azerbaijan presso la Santa Sede Rahman Mustafayev è stato in Vaticano per una serie di incontri con l’intenzione di rafforzare il rapporto bilaterale tra i due Stati, e ha annunciato la prossima apertura di una ambasciata azera residente a Roma. Il 12 novembre, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, è stato in Finlandia, mentre il 18 novembre ha incontrato in Vaticano Miroslav Lajčák, rappresentate speciale dell’UE per il dialogo Belgrado – Pristina. La visita anticipa il viaggio dell’arcivescovo Gallagher in Serbia il prossimo 22 novembre.  

Un momento del bilaterale Gallagher - Lavrov a Mosca / Flickr

Diplomazia pontificia, il viaggio di Gallagher in Russia

Il viaggio dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher in Russia è l’evento diplomatico più importante e interessante della settimana. I rapporti tra Russia e Santa Sede vanno visti con attenzione, inclusi in quella diplomazia di avvicinamento ai Paesi ortodossi della Santa Sede, ma anche considerati alla luce della volontà della Russia di cooperare sui temi comuni. Restano sullo sfondo alcune questioni fondamentali: da quella ucraina (e il Papa avrebbe confermato all’arcivescovo Morzycki di Lviv che andrà il prossimo anno, o almeno così aveva dichiarato l’arcivescovo alla KAI) al rapporto con il Patriarcato di Mosca, fino alle questioni di mutuo interesse in territori come la Siria e l’Armenia.  

Il Santo Realismo / LUISS University Press

Papa Francesco, la sua diplomazia è solo realpolitik?

La diplomazia di Papa Francesco può essere definita realpolitik o è qualcosa che completamente fuori dagli schemi? O, meglio, Papa Francesco impronta la sua azione diplomatica su un realismo finalizzato ad obiettivi, oppure è semplicemente pragmatico nelle scelte? Il libro “Il Santo realismo. Il Vaticano come potenza politica internazionale da Giovanni Paolo II a Francesco” di Matteo Matzuzzi, caporedattore e vaticanista del Foglio, prova a rispondere a queste due domande di fondo. Risposte che, alla fine, rappresentano anche una summa del modus operandi del Papa.  

Commissione Esteri della Camera  / Camera

Diplomazia Pontificia, anche l’Italia avrà un inviato per la libertà religiosa

È arrivato il sì della commissione Esteri della Camera allo stabilimento in Italia, come già successo in altri Paesi, di un inviato speciale per la libertà religiosa. È un passo accolto con favore anche da Aiuto alla Chiesa che Soffre, che da tempo si batte perché venga istituita una figura simile.  

L'ingresso della nunziatura a Yerevan pronto per la cerimonia di inaugurazione / Nunziatura di Georgia e Armenia

Diplomazia pontificia, una “casa del Papa” in Armenia. E un filo rosso con la Russia

L’inaugurazione della nunziatura in Armenia segna un nuovo capitolo nelle relazioni tra la Santa Sede e il più antico Paese cristiano, e mostra una attenzione della Santa Sede verso le aree più periferiche o problematiche. C’è, tra l’altro, anche un dialogo aperto con la Russia, dove l’arcivescovo Gallagher sarà dall’8 al 10 novembre.

Il Palazzo Apostolico Vaticano visto dal Cortile San Damaso / AG / ACI Group

Stati Uniti, Corea, India: quali gli obiettivi della diplomazia di Papa Francesco?

Quando il presidente USA Donald Trump fece la sua prima visita in Vaticano, arrivò pochi giorni prima una piccola delegazione dalla Corea del Sud guidata dal presidente della Conferenza Episcopale, con l’obiettivo di parlare con la Segreteria di Stato vaticana e convincere il Papa a mediare tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord. Un dialogo, sostenevano, avrebbe disteso la situazione nella regione. Qualche mese dopo, il presidente coreano Moon arrivava in Vaticano per la sua prima visita ufficiale con in tasca un invito per il Papa, informale e significativo, ad andare in Corea del Nord.