Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

Il Cardinale Parolin in Germania / Vatican News

Diplomazia pontificia, il Cardinale Parolin in Germania. Il Papa in Ucraina?

Un viaggio in Germania, per celebrare i 100 anni di relazioni diplomatiche iniziate con l’apertura della nunziatura a Berlino guidata dall’allora arcivescovo Eugenio Pacelli, che poi sarà Papa con il nome di Pio XII. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, è stato a Berlino, ha celebrato Messa, ha incontrato il presidente Steinmeier e il Cancelliere Angela Merkel, ma anche il ministro degli Esteri che – come aveva già fatto in Vaticano – ha puntato il dito sul dramma degli abusi nella Chiesa.  

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in Messico / Ana Paula Morales / ACI Prensa

Diplomazia pontificia, cosa ha fatto il Cardinale Parolin in Messico

Cinque giorni in Messico per il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Tra Città del Messico, Guadalupe e Regione dello Yucatan, il Cardinale Parolin ha invitato alla fine delle divisioni sociali, ha guardato ai popoli latino americani come una barca sballottata nel vento e nelle onde delle diseguaglianze sociali, ha chiesto un rinascimento nelle relazioni tra Chiesa e Stato in Messico.  

Papa Francesco con il presidente di Georgia Zourabichvili e seguito, 18 giugno 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, due memorandum con la Georgia

Con un position paper, la Commissione delle Conferenze Episcopali Europee nell’Unione Europea (COMECE) prende una forte posizione contro il rapporto Matic presentato al Parlamento Europeo. Considerando l’aborto come diritto umano, il rapporto mette anche fortemente a rischio il diritto alla libertà di coscienza.  

le bandiere di Messico e Santa Sede / desdelafe

Diplomazia pontificia, Parolin in Messico, la presidente di Georgia a Roma

Sarà in Messico per ordinare vescovo Fermin Sosa, nominato nunzio apostolico in Papua Nuova Guidea. Il Cardinale Pietro Parolin, però, avrà anche un incontro con il governo, parteciperà ad un ricevimento in nunziatura e porterà la voce del Papa nel Paese che festeggia il bicentenario della sua indipendenza.  

La nunziatura apostolica negli Stati Uniti / Wikimedia Commons

Diplomazia pontificia, a giugno tre presidenti dal Papa. E forse anche Biden

Potrebbe aggiungersi anche il presidente USA Joe Biden alla fitta agenda di incontri diplomatici di Papa Francesco prevista in questo giugno. Oltre alla possibile visita del presidente degli Stati Uniti, Papa Francesco riceverà i presidenti di Austria, Georgia e Cile, mentre presenteranno le credenziali gli ambasciatori di Gabon e Nigeria. A questo si aggiungono i preparativi per la giornata di preghiera per il Libano del prossimo 1 luglio; e la nomina del nuovo nunzio in Israele e Cipro, incarico chiave nello scacchiere diplomatico della Santa Sede.  

La Sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra / Vatican News

La Santa Sede diventa osservatore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

La Santa Sede diventa Stato non membro osservatore della Organizzazione Mondiale della Sanità. L’OMS ha riconosciuto formalmente lo status della Santa Sede in una risoluzione adottata per consenso nell’Assemblea Mondiale del 31 maggio. Fino ad ora, la Santa Sede partecipava alle assemblee dell’OMS come invitata ad hoc del direttore generale.  

Il Cardinale Pietro Parolin durante un videomessaggio / Holy See Mission

Diplomazia pontificia, il Cardinale Parolin in Messico a metà giugno

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, sarà in Messico a metà giugno, per ordinare vescovo monsignor Fermin Sosa, nominato nunzio in Papua Nuova Guinea. Dopo il viaggio che non ha potuto avere luogo in Venezuela per la beatificazione di José Gregorio Hernandez Cisneros, il segretario di Stato riprende dunque a viaggiare.  

Papa Francesco con il ministro degli Esteri iraniano Zarif, Palazzo Apostolico Vaticano, 18 maggio 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia Pontificia, la questione palestinese, il nodo Gerusalemme

Parlando ai nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede il 21 maggio, Papa Francesco ha chiesto di pregare per la Terrasanta. Era il culmine di una settimana in cui le vicende della Terrasanta sono state cruciali nella diplomazia pontificia: dalla telefonata di Erdogan a Papa Francesco all’incontro del Papa con il ministro degli Esteri Zarif, i temi hanno sempre riguardato il conflitto Hamas – Israele, lo status di Gerusalemme. Va fatto nottare che il dialogo è avvenuto con Paesi musulmani, mentre le parole cristiane sono state lasciate alle Chiese presenti sul territorio.  

Papa Francesco in un passato incontro con i nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede  / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco incontra i nuovi ambasciatori. “Preghiamo per la pace in Terrasanta”

I diplomatici sono fondamentali nell’accompagnare il mondo alle prese con “nuove sfide etiche”, mentre la Santa Sede non smette di adoperarsi “per un mondo in cui la persona umana sia al centro”. Papa Francesco riceve un gruppo di nuovi ambasciatori non residenti accreditati presso la Santa Sede, delinea le sfide della diplomazia pontificia (pandemia, famiglia, cultura della cura, multilateralismo, ecologia umana) e rivolge un pensiero alla Terrasanta, dove tra l’altro c’è il primo cessate il fuoco a Gaza, chiedendo a tutti di unirsi in preghiera.  

La bandiera della Santa Sede / CNA Archive

Diplomazia pontificia, le questioni Palestina e Nagorno Karabakh

La visita del ministro degli Esteri palestinese in Segreteria di Stato vaticana lo scorso 6 maggio ha rimesso al centro il tema del Medio Oriente nell’agenda della Santa Sede. Non che il tema sia mai stato messo da parte, ma gli incontri personali hanno sempre il pregio di sollevare questioni, e sviluppare rapporti. È stato in Segreteria di Stato anche l’assistente al primo vice presidente di Azerbaijan Elchin Ambirbayov, che in una conversazione con ACI Stampa ha voluto stabilire il punto di vista azero sul conflitto in Nagorno Karabakh e sui rapporti con l’Armenia.  

La scrivania di Papa Francesco nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, dove siede per avere gli incontri con i capi di Stato o di governo / AG / ACI Group

Diplomazia Pontificia, l’agenda di maggio di Papa Francesco

Quattro presidenti e un ministro degli Esteri nell’agenda di Papa Francesco per il mese di maggio. Il 3 maggio, Papa Francesco incontrerà iracheno Fuad Hussein. Il 6 maggio, il presidente svizzero Guy Predolin incontrerà il Papa, nell’ambito delle manifestazioni dell’annuale giuramento delle reclute delle Guardie Svizzere. Quindi, il 10 maggio, sarà il presidente della Lettonia Egils Levits a far visita a Papa Francesco, per celebrare i 100 anni di relazioni diplomatiche della Santa Sede con il Paese Baltico. E infine, il 27 maggio, saranno le delegazioni di Bulgaria e Macedonia, guidate dai presidenti Rumen Radev e Stevo Pendarovski, a incontrare il Papa nel tradizionale appuntamento per i Santi Cirillo e Metodio.  

Poster che accoglieva il Papa a Quito nel 2015 / David Ramos

Diplomazia pontificia, il Papa in Ecuador nel 2024?

Sembra già un mondo post-coronavirus, per l’agenda di Papa Francesco. Dopo il viaggio in Iraq lo scorso marzo, il Papa ha ribadito, incontrando il presidente del Consiglio designato Hariri, di voler andare in Libano quest’anno. Un viaggio in Kazakhstan potrebbe avvenire l’anno prossimo, per partecipare al Congresso dei Leader del Mondo e delle Religioni tradizionali. Nell’occasione potrebbe anche esserci un incontro con il Patriarca di Mosca Kirill. E dall’Ecuador arriva la notizia che il Papa parteciperà al Congresso Eucaristico Internazionale di Quito nel 2024.  

Filippo Grandi e Papa Francesco durante il loro colloquio, che è durato circa 50 minuti / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia Pontificia, la Fratelli Tutti e la diplomazia multilaterale

Il Cardinale Parolin lo aveva detto: l’enciclica Fratelli Tutti è uno strumento diplomatico. Questo approccio si è concretizzato lo scorso 15 aprile a Ginevra, quando un evento di Alto Livello alle Nazioni Unite ha messo insieme due cardinali e quattro direttori generali per discutere dell’impatto dell’ultima enciclica di Papa Francesco.  

L'ingresso delle Nazioni Unite a Ginevra / Ville de Geneve

Diplomazia pontificia, il Cardinale Parolin presenta la Fratelli Tutti

Il Cardinale Pietro Parolin sarà in visita virtuale a Ginevra il prossimo 15 aprile, partecipando all’Evento di Alto Livello presso le Nazioni Unite per presentare la Fratelli Tutti, L’evento vedrà anche la partecipazione del Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e si inserisce nell’impegno della Santa Sede per il dialogo e la fratellanza umano, iscritto nel DNA della diplomazia pontificia.  

Papa Francesco nella Basilica di San Pietro durante l'Urbi et Orbi di Pasqua 2020 / Vatican News

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Pasqua

Dalla via di uscita alla pandemia ai conflitti nel mondo, dalla persecuzione dei cristiani all’attenzione per gli ultimi e gli emarginati: cosa aspettarsi dall’Urbi et Orbi di Papa Francesco nel giorno di Pasqua? Anche se il messaggio a Roma e al mondo non verrà, per il secondo anno consecutivo, pronunciato dal balcone della Loggia delle Benedizioni, ma all’interno della Basilica Vaticana, in una atmosfera meno festosa e meno partecipata, le parole del Papa alla città di Roma e al mondo intero hanno sempre un certo impatto.  

Papa Francesco e Macron, durante la visita del presidente francese in vaticano del 26 giugno 2018 / Vatican News

Diplomazia pontificia, coronavirus e libertà religiosa, Papa Francesco e Macron

Le restrizioni imposte alle chiese per via della pandemia rispettano la libertà religiosa? Il tema è stato fortemente dibattuto, ha visto la presa di posizione di vescovi e quella della Santa Sede, con diversi interventi anche da parte del “ministro degli esteri” vaticano Paul Richard Gallagher – l’ultimo al webinar con gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede dell'8 marzo. Per la prima volta, però, c’è una sentenza in Scozia che ribalta ogni tipo di restrizione, e costringe a riaprire le chiese. Sarà un precedente?  

Papa Francesco / Daniel Ibanez / ACI Group

Diplomazia pontificia: Myanmar, Cina, Siria, mondo dopo il COVID

La crisi in Myanmar, le voci sulla Cina, la Siria, il mondo dopo il COVID: sono questi i temi più importanti affrontati dalla diplomazia pontificia durante quest’ultima settimana. Mentre in alcuni Paesi le misure di lockdown tornano ad inasprirsi, la Santa Sede continua il suo lavoro, mentre i fronti cui fare attenzione si moltiplicano.  

Papa Francesco durante l'incontro interreligioso a Ur, 6 marzo 2021 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, dopo il viaggio di Papa Francesco in Iraq

Papa Francesco è stato in Iraq dal 5 all’8 marzo. La giornata del 6 marzo, in particolare, ha visto l’incontro con il Grande Ayatollah al Sistani a Najaf e poi la preghiera interreligiosa nella Piana di Ur, e verrà ricordato con una giornata nazionale dedicata alla Coesistenza, annunciata già durante il viaggio del Papa. Il 10 marzo, Barham Salih, presidente dell’Iraq, ha ringraziato Papa Francesco per la sua visita in un tweet.  

Il Cardinale Parolin con il presidente Mattarella al bilaterale dello scorso 2 marzo 2021 / Vatican News

Diplomazia pontificia: Papa Francesco in Iraq, il rapporto Italia – Santa Sede

Papa Francesco è in Iraq per un viaggio particolarmente difficile. Ma quale è lo stato delle relazioni diplomatiche tra Iraq e Santa Sede?  

Murales di Papa Francesco a Baghdad / Twitter

Diplomazia pontificia: verso il Papa in Iraq, la morte di Attanasio, le Nazioni Unite

Dal 5 all’8 marzo, Papa Francesco andrà in Iraq. Cosa dirà nel suo discorso ai diplomatici? E perché questo viaggio è importante? Al di là di quello che si può prevedere sulla parte diplomatica del viaggio del Papa – il primo dopo la pandemia – la settimana passata è stata particolarmente ricca: l’arcivescovo Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, ha partecipato all’assemblea del Consiglio dei Diritti Umani e della Conferenza del Disarmo: le sue parole si sono concentrate soprattutto sulla necessità di garantire la libertà religiosa, anche in tempo di COVID. In Ghana, i vescovi si schierano contro l’agenda LGBT.