Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

La bandiera della Santa Sede alle Nazioni Unite di New York / UN News

Diplomazia Pontificia, cosa aspettarsi nel 2020

Il 2019 è stato l’anno della Dichiarazione della Fraternità Umana firmata ad Abu Dhabi da Papa Francesco, che è diventata uno strumento diplomatico privilegiato, tanto che Papa Francesco la regala ad ogni capo di Stato che gli va a fare visita. Ma è stato anche l’anno dell’attenzione per il Sud Sudan, con un incontro di preghiera in Vaticano e un insolito messaggio di Natale inviato dal Papa con il primate anglicano Justin Welby e il moderatore della Chiesa di Scozia John Chalmers, a testimonianza della forte volontà del Papa di un viaggio lì. Ed è stato l’anno del disarmo nucleare, un impegno che Papa Francesco ha preso da tempo e ha certificato con forza nel suo viaggio in Giappone.  

Il Cardinale Parolin visita l'Administrative Boundary Line in Georgia, 28 dicembre 2019  / FB José Bettencourt

Diplomazia pontificia, la visita del Cardinale Parolin in Georgia

L’anno scorso in Iraq, quest’anno in Georgia. Il Cardinale Pietro Parolin sembra aver deciso di dedicare gli ultimi giorni dell’anno ad un fronte caldo. Inizia oggi il suo viaggio in Georgia, e inizia proprio dai territori occupati, con un gesto diplomaticamente significativo.  

Papa Francesco durante una benedizione urbi et orbi / ACI Stampa

Diplomazia Pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Natale

Nel giorno di Natale, Papa Francesco si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro e dà la benedizione alla città e al mondo (Urbi et Orbi). Si tratta di un appuntamento importante per la diplomazia della Santa Sede, perché il Papa guarda alle situazioni mondiali di maggiore interesse e le menziona. La benedizione è il primo dei due appuntamenti che danno il tono della diplomazia pontificia nel corso dell’anno. Il secondo è il discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico, che quest’anno si terrà il 13 gennaio.  

Papa Francesco al ground zero di Nagasaki / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, Papa Francesco contro le mine antiuomo

È l'invito a rifiutare di “guardare all’altro come meramente un nemico da distruggere” quello che Papa Francesco invia, tramite il suo segretario di Stato, alla Quarta Conferenza di Revisione della Concenzione sulle Mine anti-uomo. E si tratta di un messaggio che entra sempre nel tema della deterrenza, una logica che per Papa Francesco va evitata sempre, sia che si parli di nucleare, sia che si parli di qualunque altro tipo di armi.  

Il primo ministro Markovic con Papa Francesco, Palazzo Apostolico Vaticano, 14 dicembre 2019  / © EWTN-CNA Photo/Daniel Ibáñez/Vatican Pool

Papa Francesco, un viaggio in Montenegro in vista?

"Sì, verrò”. Papa Francesco ha risposto così al primo ministro montenegrino Dusko Markovic, il quale, al termine di una udienza di 35 minuti con due interpreti, ha ribadito l’invito a Papa Francesco a visitare la nazione. Ovviamente, la risposta del Papa va inquadrata nella consueta cortesia diplomatica. Restano, comunque, le possibilità di un viaggio di Papa Francesco nel Paese, a testimoniare il particolare interesse di Papa Francesco e della diplomazia pontificia riguardo i Balcani.

L'arcivescovo Gallagher durante il suo intervento all'OSCE, 5 dicembre 2019 / Missione della Santa Sede a Vienna

Diplomazia Pontificia, no alla manipolazione dei diritti umani

Ogni inizio dicembre, si tiene il Consiglio Ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), e l’intervento della Santa Sede è sempre tra quelli più attesi. Ma c’è stato anche Madrid il COP25, ovvero il 25esimo incontro tra le parti sul clima, un appuntamento cui la Santa Sede tiene molto, tanto che invia il Segretario di Stato vaticano a partecipare.  

Il Cortile San Damaso, dove arrivano capi di Stato e premier in visita da Papa Francesco  / AG / ACI Group

Diplomazia Pontificia, tre primi ministri dal Papa e il rapporto con la Cina

Saranno tre i primi ministri a visitare Papa Francesco nel corso del mese di dicembre. Dopo il mese di novembre, caratterizzato dalla visita di cinque presidenti, il mese di dicembre vede la visita dei primi ministri di Malta, Slovacchia e Montenegro. Sarà poi il mese del tradizionale urbi et orbi di Natale, in cui Papa Francesco delineerà lo Stato della diplomazia pontificia e le sue priorità nel mondo.  

Papa Francesco al suo arrivo in Thailandia, 20 novembre 2019 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia Pontificia, i temi diplomatici del viaggio in Thailandia e Giappone

Il viaggio di Papa Francesco in Thailandia celebra anche i cinquanta anni di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Paese, mentre sono 77 anni che Giappone e Santa Sede hanno legami bilaterali. Il viaggio si inserisce in un quadro diplomatico ben definito, con temi importanti.

il Cardinale Miguel Ayuso, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, partecipa all'11esimo colloquio interreligioso a Teheran, Iran, 11-12 novembre 2019 / Twitter

Diplomazia pontificia, dialogo con l’Islam, obiettivo Sud Sudan, osservatore all'ONU

Due ministri degli Esteri in Vaticano, varie iniziative delle ambasciate, un viaggio in Sud Sudan da programmare: la settimana diplomatica della Santa Sede è stata densa di avvenimenti.  

Papa Francesco e il presidente di Capo Verde Fonseca, 16 novembre 2019  / Vatican News / ACI Group

Papa Francesco e il presidente di Capo Verde, colloquio all’insegna del “negro Manuel”

Il negro Manuel, il servo originario di Capo Verde alla cui storia è legata nel Seicento l’origine della devozione alla Vergine di Lujan, l’immagine mariana più venerata dell’Argentina, a cui anche papa Francesco è molto legato. Ed è stato questo uno dei tempi dei colloqui tra il presidente di Cabo Verde e Papa Francesco prima e la Segreteria di Stato poi.  

Papa Francesco e il presidente Lourenco, Palazzo Apostolico, 12 novembre 2019 / Alan Holdren / CNA

Papa Francesco e il presidente dell’Angola, l’obiettivo della pace sociale

Trenta minuti di colloquio con l’aiuto di un interprete, molta cordialità e uno scambio di doni all’insegna dei poveri. Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano Joao Lourenco, presidente dell’Angola, alla prima visita alla Sede Apostolica dopo la firma dell’accordo con la Santa Sede.

Il Palazzo di Vetro di New York, sede delle Nazioni Unite / UN.org

Diplomazia pontificia, il no della Santa Sede alla terminologia ONU pro aborto

Settimana densa di avvenimenti diplomatici. La Santa Sede ha opposto un fragoroso “no” alla partecipazione al summit di Nairobi che puntava a celebrare i 25 anni dalla Conferenza del Cairo, sottolineando la sua contrarietà all’uso della terminologia “salute sessuale e riproduttiva”, un eufemismo che nasconde il diritto all’aborto.  

I doni che Papa Francesco generalmente dà ai presidenti in visita dal lui: i cinque documenti del suo pontificato più la dichiarazione di Abu Dhabi e il messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace  / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, cinque presidenti da Papa Francesco a novembre?

Non ci sono conferme ufficiali ancora, ma dovrebbero essere cinque i presidenti che visiteranno Papa Francesco durante il mese di novembre. Se fosse confermato, si tratterebbe di una agenda particolarmente fitta, che si giustifica anche con il fatto che durante il Sinodo Speciale per la Regione Panamazzonica, Papa Francesco ha sospeso le udienze. I presidenti che dovrebbero venire in visita sono quelli di Lituania, Angola, Capo Verde, Cipro ed Estonia. Ognuna di queste visite ha un significato particolare.  

Il Palazzo Apostolico, dove ha sede la segreteria di Stato vaticana  / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, i dossier del nuovo viceministro degli Esteri vaticano

La nomina del nuovo “viceministro” degli Esteri vaticano va a completare una casella cruciale per la diplomazia pontificia. Sono molti i dossier e i temi aperti di cui si dovrà occupare monsignor Miroslaw Wachowski, tra l’altro il secondo polacco in posizione apicale in Segreteria di Stato dopo l’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, che guida la terza sezione della Segreteria di Stato.  

L'arcivescovo Ortega, nuovo nunzio in Cile, in un incontro del 2015 con Papa Francesco / Obispado de Alcalà de Henares

Diplomazia pontificia, prima di Natale arriva il nuovo nunzio in Cile

Lo scorso 8 ottobre, Papa Francesco ha nominato il nunzio Ortega a suo ambasciatore in Cile. Andrà a sostituire il nunzio Scapolo, inviato in Portogallo, in una situazione difficile per la Chiesa cilena, caratterizzata dallo scandalo degli abusi. Il nunzio Scapolo ha difeso la sua condotta in una intervista di congedo, mentre il nunzio Ortega ha inviato un messaggio alla Conferenza Episcopale del Paese.  

Gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede si preparano alla celebrazione del Concistoro, 5 ottobre 2019 / Twitter

Diplomazia Pontificia, la diplomazia del Concistoro

Sono state molte le delegazioni governative in Vaticano in occasione del concistoro del 5 ottobre. Si è trattato di una occasione per poter avere incontri bilaterali e sviluppare scambi. Da segnalare, in particolare, la presenza della delegazione del Marocco e quella dell’Indonesia.  

Il Palazzo dell'Accademia Ecclesiastica in piazza della Minerva / Wikimedia Commons

Santa Sede, un nuovo presidente per la scuola degli ambasciatori del Papa

Il nuovo presidente della Accademia Ecclesiastica, la cosiddetta “scuola degli ambasciatori vaticani” è un americano di Birmingham, Alabama, che ha servito fino ad oggi come nunzio in Malesia. L’arcivescovo Joseph Marino prende il posto dell’arcivescovo Giampiero Gloder, destinato all’incarico di nunzio a Cuba.  

Il segretario di Stato USA Mike Pompeo dialoga con il Cardinale Pietro Parolin nel Palazzo Apostolico Vaticano. A sinistra, l'ambasciatore USA presso la Santa Sede Callista Gingrich. A destra, l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, "ministro degli Esteri" vaticano / da Twitter

Diplomazia pontificia, le possibili destinazioni dei nuovi nunzi, la libertà religiosa

Non sono state ancora rese note le destinazioni dei tre nuovi nunzi che Papa Francesco ha ordinato in San Pietro lo scorso 4 ottobre, ma solo perché non c’è stato il gradimento dei governi. Tutto è già deciso, mentre sembra ci vorrà tempo per la nomina di un nuovo sottosegretario per i Rapporti con gli Stati.

Le bandiere di Cina e Santa Sede / Shutterstock

Santa Sede e Cina, quali le sfide?

È presto per pensare che ci siano piene relazioni diplomatiche, perché troppi sono i problemi. Ed è presto anche per pretendere una rinnovata libertà religiosa. Ma, nella settimana che ha segnato il 70esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese, mentre le chiese fedeli allo Stato prendevano i colori della festa (inclusa la cattedrale San Paolo di Macao), le relazioni Santa Sede e Cina sono state viste con ottimismo. Perlomeno dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano.  

Il Cardinale Parolin alla colazione del gruppo di Amici uniti contro il Traffico di Esseri Umani, New York, 26 settembre 2019 / Missione Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite

Diplomazia Pontificia, la settimana alle Nazioni Unite

È la settimana di inaugurazione della 74esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e la delegazione della Santa Sede è guidata dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che generalmente va ogni due anni. Erano però tre anni che il Cardinale non era presente ai lavori che danno inizio all’anno delle Nazioni Unite.