C’è ampio consenso sulla teologia e la pratica dei sacramenti tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse Orientali. Lo stabilisce, nelle conclusioni pastorali, un documento congiunto intitolato “I Sacramenti nella vita della Chiesa”, appena pubblicato, che contiene anche la raccomandazione che le Chiese Cattolica e Ortodosse Orientali studino “le possibilità di una più stretta collaborazione pastorale, prima di tutto nel campo non sacramentale, ma anche in quello sacramentale”.
E’ morto ieri ad Atene a 92 anni il metropolita ortodosso di Pergamo Ioannis Zizioulas, una delle figure più importanti del recente cammino ecumenico
Introducendo l’Angelus domenicale, stamane Papa Francesco ha messo in luce “lo spirito di servizio” di Giovanni Battista che “compiuta la sua missione, sa farsi da parte, si ritira dalla scena per fare posto a Gesù e ora si mette a sua volta in umile ascolto. Da profeta diviene discepolo”.
In missione per il conto del Papa. Il Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è stato lo scorso 28 ottobre a Belgrado, dove ha fatto visita al Patriarca ortodosso di Serbia Porfirije. Lo ha comunicato il Patriarcato di Belgrado, che non indica se sia stata discussa anche la possibilità di una visita del Papa in Serbia, visita tra l’altro che si dice sia in preparazione da molti anni.
È dal 1967, anno della sua istituzione, che la Commissione Internazionale Cattolico Metodista si incontra senza interruzioni. Il 5 ottobre, i membri della commissione hanno partecipato all’udienza generale di Papa Francesco, che hanno potuto incontrare nell’Auletta Paolo VI accompagnati dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Aveva lavorato al secondo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, ed era probabilmente l’uomo più visibile del Patriarcato di Mosca. Tutto questo, però, non è bastato al metropolita Hilarion, che dal 2009 era a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca e che, con decisione sinodale del 6 giugno scorso, è stato nominato metropolita di Budapest e Ungheria.
Questa occasione “mi offre ancora una volta l'opportunità propizia di esprimere sincera gratitudine per i legami spirituali che uniscono la Sede di Pietro e la Sede di Marco, e per assicurare della mia inesauribile amicizia in Cristo”. Lo scrive Papa Francesco al Patriarca Tawadros II per la IX giornata dell’amicizia tra Copti e Cattolici che si celebra oggi.
Si chiama provvisoriamente “In cammino verso una comprensione comune delle Chiese. Confronti, approfondimenti, prospettive” il documento che verrà elaborato come frutto del dialogo tra il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Comunione di Chiese Protestanti in Europa.
Sei storie di santità, sei esempi di ecumenismo che possono aiutare anche al dialogo oggi. Nella Svizzera dove per la prima volta in quattrocento anni si è celebrata una Messa cattolica nella cattedrale di San Pietro che fu la sede di Calvino, continuano le prove di dialogo ecumenico con un piccolo libro di 120 pagine a cura della Commissione per il dialogo protestante – cattolico formato da membri della Conferenza Episcopale Svizzera e della Chiesa Evangelica riformata dalla Svizzera.
Le religioni danno un apporto fondamentale sul tema della promozione della pace. Tanto che, se si dovesse fare un documento ecumenico sulla falsariga di quello della Fraternità Umana, uno dei temi dovrebbe essere proprio quello della pace. Lo spiega ad ACI Stampa il Cardinale Pietro Parolin.
Per Benedetto XVI, l’ecumenismo era prima di tutto una questione di fede. Ed è proprio per via di questa particolare prospettiva che il dialogo tra le confessioni cristiane ha nel pensiero del Papa emerito una forte matrice ecclesiologica. Lo ha spiegato il Cardinale Kurt Koch, in una relazione sulla “Dimensione ecumenica nell’ecclesiologia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”.
Passi avanti verso il terzo documento congiunto di Chiesa Cattolica e Chiese Ortodosse Orientali: il documento sui sacramenti dovrebbe essere finalizzato nei prossimi mesi, e poi discusso alla prossima riunione della Commissione Mista internazionale, che è prevista dal 20 al 24 giugno 2022. Una plenaria che avrà come tema “La Vergine Maria nell’insegnamento e nella vita della Chiesa”.
Paradossale: così viene definito l’impatto della pandemia sul movimento ecumenico da un documento redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Paradossale, perché “sebbene la pandemia abbia impedito molti contatti e progetti”, la crisi “è stata anche una opportunità di rafforzare e rinnovare le relazioni tra cristiani, e anche di creare nuove forme di comunione tra loro”.
Da oggi e fino al 25 gennaio in ogni celebrazione eucaristica nel Santuario di Loreto vi sarà un’intenzione particolare di preghiera dedicata alle varie confessioni cristiane in occasione della Settimana di Preghiera per l’ unità dei cristiani.
Dopo la visita di cortesia a Chrysostomos II, Arcivescovo Ortodosso di Cipro, Papa Francesco ha incontrato il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa cipriota.
“All’inizio mi avete salutato con un canto comunitario. Cantare unisce. Nel coro, nessuno sta da solo: è importante ascoltare gli altri. Auspico questa disponibilità all’ascolto per la Chiesa. La stiamo imparando di nuovo nel processo sinodale”. Lo ha detto il Papa stamane salutando i partecipanti ad un pellegrinaggio ecumenico.
Una lettera di amicizia e di apprezzamento per il lavoro svolto, a partire da quello per la salvaguardia del creato fino al percorso verso l’unità dei cristiani, da perseguire attraverso carità e speranza. Trenta anni fa, Bartolomeo I veniva eletto Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, e la ricorrenza è occasione per Papa Francesco per ribadire la vicinanza con il patriarca, gli impegni in comune, la ricerca di comunione.
Era stato eletto patriarca armeno di Costantinopoli nel 2019, ma solo quest’anno, dopo uno stop forzato dovuto alle restrizioni della pandemia, Sahak II Mashalyan è potuto venire a Roma e ha potuto incontrare Papa Francesco. Un incontro “di cortesia”, ha raccontato ad ACI Stampa lo stesso patriarca. Il quale ha portato con sé a Roma una ventata di impegno ecumenico, e soprattutto un piccolo libro in inglese, Christianity (Cristianesimo).
Dalla piana di Ninive a Baghdad. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è stato in Iraq per rappresentare Papa Francesco all’intronizzazione del nuovo catholicos della Chiesa Assira di Oriente. Il viaggio è stata anche una occasione per stringere nuovi legami ecumenici, incontrare i membri del Consiglio Ecumenico delle Chiese e fare delle visite istituzionali.
Dopo la visita di cortesia al Presidente della Repubblica e al Primo Ministro di Ungheria e l’incontro – a porte chiuse – con i Vescovi ungheresi, Papa Francesco è stato accolto dai rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e di alcune Comunità ebraiche dell’Ungheria presso il Museo delle Belle Arti di Budapest.