Una ricetta per arginare prima e sconfiggere poi “un ordine mondiale senza Dio”. E quanto il Cardinale Angelo Bagnasco - Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana - propone in questa intervista esclusiva rilasciata ieri sera ad Acistampa, al termine della processione eucaristica, uno dei momenti clou del Congresso Eucaristico Nazionale in corso nella città ligure.
A due anni di distanza dal loro martirio è stata ricostruita in un libro la vita delle 3 missionarie uccise in Burundi nel 2014: Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian. Papa Francesco le definì “religiose zelanti, generose testimoni del Vangelo”. “Va’, dona la vita! Storia, parole, morte di tre missionarie saveriane in Burundi” (Editrice Missionaria Italiana) è il nome di questo volume, curato da Teresina Caffi, che racconta i loro lunghi anni di missione tra America latina e Africa, il loro impegno rispettivamente come catechista, ostetrica e formatrice, e la loro fine drammatica. ACI Stampa ha intervistato la curatrice del libro, Teresina Caffi.
“Pit Stop: questa Gi.Fra. promette bene. #seminatoridisperanza”. Con questo slogan è ripartita la Gi.Fra. (Gioventù Francescana) d’Italia, in occasione del proprio Capitolo Spirituale Elettivo Nazionale, vissuto dal 25 al 28 Agosto in quel di Santa Maria degli Angeli. Ad Assisi la Fraternità tutta riunita in assemblea, dopo aver invocato lo Spirito Santo, ha individuato quei giovani che accompagneranno il cammino di tutta la Gi.Fra. Tra loro il Presidente Riccardo Insero, che in un’intervista ad ACI stampa ha raccontato il lavoro, le attività e l’importanza della Gi.Fra.
C’è ancora l’eco del milione riunite a Blonia, e poi dei due milioni a Campus Misericordiae. Un mese dopo la Giornata Mondiale della Gioventù, Cracovia è tornata alla normalità. La normalità di una città inserita in un contesto cristiano, nonostante il comunismo, nonostante la campagna secolare. Lo racconta ad ACI Stampa Krzyzstof Szczerski, ministro degli Esteri del gabinetto del presidente polacco Duda.
La Chiesa di Albania celebra la sua santa di origine: Madre Teresa. Lo fa con un concerto presso la Basilica di San Paolo a Roma alle ore 19e30 del 3 Settembre e lo fa con una rappresentanza della Chiesa del Kosovo, della Macedonia e del Montenegro che parteciperanno numerosi alla canonizzazione il 4 Settembre. ACI Stampa ne ha parlato con il Vescovo Dode Gjergji, Amministratore apostolico del Kosovo, e con l’Arcivescovo emerito del Montenegro, Zef Gashi.
Madre Teresa, che verrà proclamata santa il prossimo 4 settembre, fin dall’inizio ha sempre avuto il sostegno della Santa Sede e in particolare dei papi, che hanno seguito e ammirato il suo esempio di amore assoluto verso i poveri e sofferenti. Non solo l’amicizia con Giovanni Paolo II, come tutti sanno, ma anche la stima e la conoscenza con Papa Paolo VI. ACI Stampa in un’intervista ne ha parlato con il biografo ufficiale di Madre Teresa, Don Lush Gjergji, che ha scritto quindici volumi sulla vita della Santa albanese.
“Esiste ancora l’Europa?” Quando ha scelto il tema per il raduno annuale dei suoi ex studenti, Benedetto XVI lo ha fatto ponendo questa domanda. Una esitazione che ha “colpito” padre Stephan Horn, coordinatore dello Schuelerkreis e già assistente universitario di Joseph Ratzinger. In una conversazione con ACI Stampa, padre Horn ha presentato il tema e ha sottolineato che la riflessione di Benedetto XVI ruota tutta intorno ad un concetto: è la fede che può salvare la filosofia, l’etica, e creare una nuova società.
Seguire l’esempio e le orme di Santa Chiara, la collaboratrice per eccellenza di San Francesco d’Assisi, colei che amò la povertà più di se stessa e che fondò un ordine caratterizzato esclusivamente dalla preghiera e dalla contemplazione di Dio. A distanza di quasi 800 anni e nel giorno della sua festa, sr. Maria Chiara della Divina Volontà, Madre Abbadessa nella Fraternità delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, racconta in un’intervista ad ACI Stampa la vita e le attività del suo monastero di clausura vicino Rieti, nel Lazio.
La Marcia Francescana è un cammino di dieci giorni per giovani, dai 18 ai 32 anni circa, che desiderano impegnarsi in un breve itinerario spirituale per dare luce alla propria vita interiore e così raggiungere a piedi la meta di Assisi che coinvolge ogni anno qualche migliaio di giovani di tutta Italia e dell’Europa. Destinazione? Assisi e con essa la Festa del Perdono e la promessa di quel paradiso desiderato per tutti tutti dal poverello di Assisi, San Francesco. Frate Francesco Piccolo, Responsabile dell’animazione vocazionale e frate minore della provincia di Napoli, commenta ai microfoni di ACI Stampa la marcia “Alle porte del cielo” dei ragazzi della diocesi di Napoli.
C’è il martirio del sangue. Ma c’è anche il martirio silenzioso. C’è il martirio di coloro che vengono uccisi per la fede. E c’è il martirio di coloro che vengono messi ai margini perché cristiani. Tutti accomunati da un dato: “Sono tutte vittime di eresie dell’amore”. Prova a spiegarlo ad ACI Stampa don Paolo Asolan, docente di Teologia pastorale fondamentale presso la Pontificia Università Lateranense. Di ritorno da un viaggio in Egitto, don Asolan porta con sé l’esperienza dell’incontro con la famiglia di uno dei 21 egiziani copti decapitati da membri dell’autoproclamato Stato islamico su una spiaggia di Libia lo scorso febbraio.
Un “laboratorio” per il Sudamerica. Così, in una intervista con ACI Stampa, il Cardinal Filoni ha definito la Colombia, al termine di una visita di sette giorni che lo ha portato a toccare vicariati apostolici mai visitati dal Prefetto della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli, ma anche ad incontrare autorità civili a vari livelli. Con l’obiettivo di sviluppare non solo la missione ad intra, ma anche quella ad extra, sollecitando la Chiesa colombiana a produrre missionari.
La Giornata Mondiale della Gioventù è alle porte e a Cracovia fervono i preparativi per l'accoglienza dei giovani che arriveranno da ogni angolo della Terra. Di tutto questo e non solo Acistampa ha parlato con la portavoce della Giornata Mondiale della Gioventù, Dorota Abdelmoula.
Ora la Lettonia attende il Papa. Dopo la visita del Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, la speranza è che Papa Francesco arrivi nel Paese baltico a confermare quella periferia nella fede, facendo seguito all’unica visita di un Papa nel territorio, quella di San Giovanni Paolo II nel 1993. “Abbiamo inoltrato l’invito a Papa Francesco. Il Cardinal Parolin ha detto che lo avrebbe trasmesso, ma che spetta al Papa decidere”, racconta ad ACI Stampa Zbignevs Stankevics, arcivescovo di Riga.
Il percorso giubilare nelle Diocesi d'Italia porta Acistampa ed i suoi lettori a incontrare il Vescovo di Reggio Emilia - Guastalla, Monsignor Massimo Camisasca. A lui abbiamo chiesto come la Diocesi emiliana stia vivendo questo percorso giubilare straordinario voluto da Papa Francesco.
Il viaggio di Acistampa tra le varie Diocesi italiane per la celebrazione del Giubileo della Misericordia a livello locale questa volta fa tappa nel Mezzogiorno. A rispondere alle nostre domande è l'Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Monsignor Giuseppe Fiorini-Morosini.
In questi giorni a Roma si celebra il Giubileo dei Militari. Ordinari militari e cappellani di tutto il mondo sono giunti nella Città Eterna per celebrare il loro Giubileo della misericordia. Domani la messa solenne nella Basilica Vaticana presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Acistampa ha incontrato l’Arcivescovo Fernando Guimaraes, CSSR, Ordinario Militare del Brasile con il quale ha fatto il punto sull’esperienza giubilare e sull’impegno dei cappellani militari all’interno delle Forze Armate.
L'itinerario giubilare questa domenica ci porta in Umbria. Acistampa ha intervistato Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino per scoprire le iniziative diocesane giubilari della Diocesi.
Una “emergenza umanitaria” di cui il mondo non si rende conto: questo è quello che avviene in Ucraina nelle parole di Borys Gudziak, eparca della Chiesa greco-cattolica a Parigi. Grato per l’appello ad una colletta straordinaria per la Ucraina, il vescovo greco-cattolico parla con ACI Stampa della drammatica situazione che si vive sul territorio. E afferma: “In tutto il mondo, le parrocchie greco-cattoliche raccolgono fondi e aiuti per l’Ucraina. Ma anche le loro forze sono allo stremo. C’è bisogno di aiuto”.
Un nuovo dicastero, per assumersi il rischio della comunicazione. In una lunga intervista con ACI Stampa, monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, racconta i passi in avanti della riforma. Chiede una comunicazione più proattiva, soprattutto a livello istituzionale, ben consapevole però che “ogni comunicazione è un rischio”. Per questo motivo – afferma - le preoccupazioni sulle possibili cattive interpretazioni della comunicazione spontanea (o ingenua) di Papa Francesco sono “pregiudiziali”. Anche perché l’attenzione intorno alle parole del Papa è enorme: basti pensare all’enorme successo che ha avuto lo sbarco in Instagram del Pontefice. E delinea tra i passi da fare anche l’istituzione di un dipartimento di comunicazione economico-finanziaria e di un dipartimento di ‘crisis communication’ nella Direzione Istituzionale, ovvero nella Sala Stampa Vaticana.
Come interpretare l’Amoris Laetitia? Mentre il testo dell’esortazione di Papa Francesco viene tirato da una parte e dall’altra, cercando di enfatizzare novità vere e presunte, José Granados, vicepreside dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia e consultore della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, dà una chiave di lettura infallibile: tutto va interpretato nella tradizione della Chiesa. Basti pensare che anche i riferimenti alla sessualità sono stati sviluppati a partire dalla Teologia di Giovanni Paolo II.