Una facoltà di teologia cristiana nei curricula statali. Avviene in Lettonia dove, se tutto andrà secondo le più ottimistiche previsioni, la prima facoltà “ecumenica” del mondo dovrebbe aprire a settembre 2018. Un esperimento unico nel suo genere. Il progetto è stato esposto a Papa Francesco e anche in Vaticano, ed è ancora in una fase di analisi. Ma intanto è stato varato, ottenendo anche l’appoggio delle altre confessioni cristiane della Lettonia, racconta ad ACI Stampa l’arcivescovo di Riga Zbignevs Stankevics.
Benedetto e Francesco. Mai la storia della Chiesa ha vissuto la presenza di due Pontefici, uno regnante ed uno Emerito. E questa è una ricchezza. Il tratto comune è il servizio alla Chiesa, la comune radice cristologica.
La lettera inviata da Papa Francesco al presidente Assad attraverso il Cardinale Mario Zenari racconta meglio di ogni altra cosa l’uso che verrà fatto del nuovo rango del nunzio in Siria. E lo sottolinea anche Jacques Benhan Hindo, arcivescovo siro-cattolico di Hassaké-Nisibi. “Nessun cardinale è venuto in Siria, nessuno ha portato il suo sostegno. Ora il Papa ha dato un cardinale alla Siria, che deve rimanere in Siria,” dice.
Padre Bernardino Pinciaroli è il Rettore della Basilica di Santa Rita a Cascia. Giorni duri e difficili quelli dopo le scosse di terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso ottobre. Per gli abitanti e per chi custodisce il luogo che raccoglie le spoglie della Santa dei casi impossibili, Santa Rita. Domenica 4 dicembre il Santuario di Cascia ha riaperto le porte ai fedeli della Santa, ma Padre Bernardino ricorda, in un’intervista ad ACI Stampa, quegli attimi di paura, ma sempre di fede.
La cristianità in Medio Oriente ha un futuro? Se lo è chiesto il Patriarca armeno Aram I, del Catholicossato della Grande Casa di Cilicia, in un intervento denso di passione alla conferenza “Damasco, prisma di speranza” che ha celebrato i 100 anni dalla Fondazione del Pontificio Istituto Orientale. E sulla piaga dell’estremismo che devasta anche il territorio sotto la sua giurisdizione (in gran parte nelle “zone calde”) sottolinea con forza: “Non basta la denuncia. Serve un impegno comune”.
Papa Francesco ha chiuso la Porta Santa della Basilica di San Pietro domenica scorsa e ha concluso così il Giubileo Straordinario della Misericordia. Ma il Giubileo continua per alcune diocesi italiane. Come per quella di Latina-Terracina- Sezze-Priverno. Grazie alla festa e alla liturgia di Santa Maria Goretti, la santa pontina per eccellenza. ACI Stampa ne ha parlato con il vescovo della diocesi, monsignor Mariano Crociata.
L'Anno Santo ha dato l'opportunità di riscoprire il senso di appartenza alla Chiesa e il Concistoro è la fotografia della sua universalità. Sono le parole del Cardinale Dominique Mamberti, per anni "ministro degli Esteri" della Santa Sede, e oggi Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica in questa intervista ad Acistampa in occasione del Concistoro di sabato scorso.
L’Opera Don Orione festeggia quest’anno il 25° anniversario dell’arrivo dei primi missionari orionini nel paese dell’Est. Era il 1991 quando arrivarono a Bucarest i primi religiosi di Don Orione. L’attività fu subito rivolta ai più fragili e agli ultimi, ma anche al sostegno spirituale della numerosa comunità italiana. Oggi la Congregazione orionina è presente a Bucarest, Voluntari, Oradea e Iasi. Padre Pierre Assamouan Kouassi, consigliere generale dell'Opera Don Orione e responsabile della Pastorale Missionaria, racconta in un’intervista ad ACI Stampa, il suo lavoro e la sua missione.
È stato dal Papa lo scorso 10 novembre, e ha sicuramente riportato della situazione in Ucraina. Lo può fare con una certa libertà. Perché Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Comunità Greco-Cattolica ucraina, conosce il Papa dai tempi in cui questi era il Cardinale Bergoglio e l’altro il responsabile della comunità greco-cattolica di Argentina. Da quando è scoppiato il conflitto, l’arcivescovo Shevchuk è stato una voce forte del suo popolo. E la prima settimana di novembre è stato con il Consiglio delle Chiese ad Est dell’Ucraina, in una zona grigia che racconta molto della guerra dimenticata che sta avendo luogo in Ucraina.
Le potenze del mondo hanno la tendenza a non guardare oltre l’orizzonte terreno. Ma questo “non ha mai portato ad alcun risultato accettabile”. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, parla a margine di un convegno organizzato dal Pontificio Istituto Orientale per celebrare i cento anni dalla fondazione. Un convegno tutto dedicato alla Siria, per dare una risposta alla crisi che non sia solo pratica, ma culturale, andando a fondo sulle questioni. La Siria come specchio in cui guardare i mali del mondo. E lì, dal Medio Oriente dove sono nate le grandi religioni monoteistiche, può arrivare una soluzione proprio a partire dalla comune fede in un unico Dio.
Un focus speciale sulla povertà, la richiesta di un sistema di asilo integrato europeo, il sogno di un progetto europeo condiviso: i vescovi della COMECE si sono riuniti per la loro plenaria il 26-28 ottobre, parlando con Caritas Internationalis, visitando centri caritativi di Bruxelles, collaborando con la Commissione Europea e cominciando a lavorare a un position paper con temi comuni. La COMECE è la Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea, ed è composta dai delegati delle conferenze episcopali dei 28 Stati membri UE. Presidente è il Cardinal Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, mentre Segretario generale è padre Olivier Poquillon, domenicano. Alla sua prima plenaria, padre Poquillon – che è stato delegato domenicano alle Nazioni Unite, ma ha anche vissuto in Iraq – delinea con ACI Stampa le sfide che nascono dalla sua prima plenaria COMECE.
Sarà attivo dall’1 gennaio, ma ancora si sta lavorando alla sua definizione. Il nuovo dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale si sta formando riunione dopo riunione, con la necessità di dare una forma unitaria a quelle che erano le priorità di quattro diversi pontifici consigli: Giustizia e Pace, Pastorale dei Migranti e degli Itineranti, Operatori Sanitari e Cor Unum. L’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, segretario delegato di Giustizia e Pace, è tra coloro che partecipano alle riunioni, e in esclusiva con ACI Stampa racconta quali sono i criteri con i quali si sta lavorando al nuovo dicastero.
“Non so se riuscite ad immaginare cosa voglia dire per noi restare qui a sessanti metri dalla linea del fuoco”. Sono le parole di padre Ibrahim Alsabagh, frate francescano e parroco di Aleppo in Siria, che in un libro “Un istante prima dell’alba” racconta come in un diario, giorno dopo giorno, le cronache di guerra, ma anche di speranza di quella “amata e martoriata” Siria, come definita spesso da Papa Francesco nei suoi numerosi appelli di pace.
Ieri Padre Arturo Sosa Abascal si è presentato alla stampa nella sua nuova veste di Preposito Generale della Compagnia di Gesù. ACI Stampa ha parlato di lui con il gesuita Antonio Spadaro, Direttore de La Civiltà Cattolica ed elettore alla 36/ma Congregazione Generale della Compagnia.
Uno spazio gestito da tre ragazzi per approfondire aspetti quotidiani della vita di un giovane cristiano, fatta di dubbi, incertezze, esperienze e gioie. E’ la trasmissione “Giovani in Cammino”, in onda sulla radio web “Radio giovani arcobaleno”. ACI Stampa ha parlato di questa iniziativa con una delle tre speaker e redattrici della trasmissione radiofonica, Alessia Lo Giudice e con uno dei responsabili, Andrea Cocco.
Monsignor Gianrico Ruzza è il vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore Centro. Prima era parroco di San Roberto Bellarmino ai Parioli, la chiesa della quale era titolare il cardinale Jorge Mario Bergoglio fino al 13 marzo 2013 quando fu eletto Papa, ogni giorno si adopera per il bene di sacerdoti e parrocchiani. In un’intervista ad ACI Stampa racconta l’esperienza del Giubileo nelle parrocchie e la sua missione.
Le parole del Papa sulla famiglia sono anche un appello a guardare alla famiglia dei cristiani, e alla sola cosa che unisce: la parola di Dio. Ne è convinto il vescovo Jerzy Mazur, di Elcki, in Polonia. È stato missionario in Siberia, poi espulso dalle autorità russe, e ora è presidente della Commissione Missionaria della Conferenza Episcopale Polacca e responsabile di tutti i missionari della Polonia inviati in tutto il mondo.
Ascoltare, leggere, crescere. E’ il filo conduttore della decima edizione della Libreria Editrice Vaticana a Pordenone. L’evento si presenta con una serie di eventi mirati a far conoscere operatori, testimoni e produzioni editoriali. La conoscenza di questa realtà permetterà a sua volta di far crescere l’attenzione dei lettori. ACI Stampa ha intervistato il direttore della Libreria Editrice Vaticana, Don Giuseppe Costa:
L’assenza della delegazione della Chiesa georgiana alla Messa del Papa? Decisa all’ultimo momento, ma con profondo rispetto per il Pontefice. Le relazioni con la Chiesa cattolica? Sono buone, facciamo molte cose insieme, e in molti campi. Perché allora non è possibile nemmeno una preghiera comune? Sono i canoni che ce lo impediscono.
Cosa è cambiato in Georgia dai tempi della visita di San Giovanni Paolo II? Moltissimo in termini politici.. Ma pochissimo in termini ecclesiali, perché la Chiesa ortodossa considera tutte le altre confessioni cristiane come suoi rivali. Lo racconta ad ACI Stampa Padre Akaki Chelidze, Cancelliere dell’Amministrazione Apostolica del Caucaso per il rito latino