È con un messaggio di Papa Francesco che si pare la messa per la beatificazione di padre Pierre Claverie e 18 compagni, uccisi in odio alla fede in Algeria tra il 1994 e il 1996. E il Cardinale Becciu, inviato speciale di Papa Francesco, sottolinea nell’omelia che “la morte tragica dei Beati Pietro Claverie e dei 18 compagni martiri è un seme sparso nei momenti difficili, fecondato dalla sofferenza che porterà frutti di riconciliazione e di giustizia”.
È monsignor Lawrence Duffy il nuovo vescovo di Clogher, in Irlanda, diocesi che fu scossa dallo scandalo degli abusi, con almeno 13 denunce su altrettanti sacerdoti dal 1975 al 2012. La diocesi era rimasta vacante dal 2016, quando il vescovo Liam S. McDaid si era dimesso per motivi di salute dall’incarico di vescovo della diocesi che guidava dal 2010.
Quando il Signore cerca, ci sono due possibili risposte: il “mi sono nascosto” di Adamo e l’ “Eccomi” di Maria. Ed è su queste due alternative che si centrano le letture della liturgia del giorno dell’Immacolata Concezione. Papa Francesco lo spiega nell’Angelus, sottolineando che “l’Eccomi apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli in se stessi”. Al termine dell’Angelus, il ricordo della beatificazione dei martiri di Algeria, e quello dell’Azione Cattolica, di cui si celebrano i 150 dalla fondazione.
Papa Francesco riprende l'iniziativa dei Venerdì della Misericordia, iniziata durante il Giubileo della Misericordia, con la visita a due realtà della periferia Sud di Roma: CasAmica Onlus, a Trigoria, e il "Ponte e l'Albero", nel Laurentino 38.
A Panama, per la Giornata Mondiale della Gioventù, ci sarà anche la statua originale della Madonna di Fatima, che per la prima volta dal 2000 lascerà il Portogallo. E sarà forse il collegamento ideale per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che nel 2022 dovrebbe avere luogo a Lisbona, in Portogallo.
“L’albero e il presepio sono due segni che non finiscono mai di affascinarci; ci parlano del Natale e ci aiutano a contemplare il mistero di Dio fattosi uomo per essere vicino a ciascuno di noi”.
Papa Francesco riorganizza la struttura dello Stato della Città del Vaticano per renderlo sempre più idoneo alle esigenze attuali. Lo fa con un nuovo regolamento per rispondere alla finalità istituzionale dello Stato della Città del Vaticano, designato “per sua natura a garantire alla Sede di Pietro l’assoluta e visibile indipendenza”, come deciso dai Patti Lateranensi del 1929.
Il programma completo della visita di Papa Francesco ad Abu Dhabi sarà pubblicato prima di Natale, ma si sa già che il Papa celebrerà messa il 5 febbraio 2019. Lo annuncia il vescovo Paul Hinder, vicario apostolico dell’Arabia del Sud, in una lettera ai fedeli pubblicata sul sito del Vicariato.
“Oggi, come in altre epoche della storia, il cristiano è minacciato da un triplice nemico: il mondo, il diavolo e la carne”. Papa Francesco è chiaro nel suo discorso, tenuto a braccio ed in spagnolo, ai religiosi dell’Ordine della Beata Vergine Maria della Mercede, in occasione dell’ottavo centenario di fondazione.
Viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti per Papa Francesco. Lo ha annunciato Greg Burke, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
“Il dire è un modo di credere, ma molto superficiale, a metà cammino: io dico che sono cristiano ma non faccio le cose del cristiano. E’ un po’ truccarsi da cristiano: dire soltanto è un trucco, dire senza fare. La proposta di Gesù è concretezza, sempre concreto. Quando qualcuno si avvicinava e chiedeva consiglio, sempre cose concrete. Le opere di misericordia sono concrete”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
Ieri mattina il Papa ha visitato la Biblioteca Vaticana e l' archivio segreto in forma strettamente privata. Nella edizione di oggi de L’ Osservatore Romano ci sono alcuni dettagli dell’evento. “La parola di Dio contenuta nelle Scritture ispirate e le parole degli uomini come fiumi che confluiscono in due delle più antiche e importanti istituzioni culturali della Santa Sede è stato il filo conduttore della visita privata.
Papa Francesco ha appreso con tristezza la notizia della morte dell’ex Presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush. Lo scrive - a nome del Papa - il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin in un telegramma di cordoglio inviato al Cardinale Daniel N. DiNardo, Arcivescovo di Galveston-Houston e Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti.
Papa Francesco inizia un nuovo ciclo di catechesi. Al centro dell’Udienza Generale odierna, in Aula Paolo VI, c’è il Padre Nostro. Il Papa si sofferma sulla frase: “Insegnaci a pregare”. Perché il punto essenziale è che “Gesù pregava”, Gesù “sentiva il bisogno di pregare”.
Il tema scelto per la sessione del 2018 della Assemblea delle Accademie Pontificie,”
È tutto pronto per la festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria con Papa Francesco a Roma.
Prepararsi al Natale costruendo la pace. E' quanto ha proposto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa a Santa Marta.
“Sono contento di questa visita. Contiamo su di lei”. Così il presidente palestinese Mahmoud Abbas si è congedato da Papa Francesco, prima di scendere in Segreteria di Stato per un incontro con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” della Santa Sede.
“Il vostro impegno educativo è ospitare giovani che vivono bloccati in culture avvelenate dal dolore e dall’odio e offrire loro una sfida audace: verificare di persona se l’altro, colui o colei che sta al di là di un confine chiuso, di reticolati o muri invalicabili, sia davvero quello che tutti affermano: un nemico. In questi vent’anni avete messo a punto un metodo capace di trasformare i conflitti, facendo uscire i giovani da questo inganno e riconsegnandoli ai loro popoli per un pieno sviluppo spirituale, morale, culturale e civile: giovani generosi che, incolpevoli, sono nati col peso dei fallimenti delle precedenti generazioni”. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i membri dell’Associazione Rondine – Cittadella della Pace, in occasione del 20/mo della fondazione.
“Dio vi ha fondati come Gesuiti: questo giubileo è un momento di grazia per fare memoria e sentirvi con la Chiesa, in una Compagnia e in un’appartenenza che hanno un nome: Gesù. Fare memoria vuol dire fondarsi nuovamente in Gesù, nella sua vita. Significa ribadire un no chiaro alla tentazione di vivere per sé stessi; riaffermare che, come Gesù, esistiamo per il Padre; che, come Gesù, dobbiamo vivere per servire, non per essere serviti. Fare memoria è ripetere con l’intelligenza e la volontà che alla vita del gesuita basta la Pasqua del Signore. Non serve altro. Farà bene riprendere la seconda settimana degli Esercizi Spirituali, per rifondarsi sulla vita di Gesù, in cammino verso la Pasqua. Perché formarsi è anzitutto fondarsi. Gesù si annientò fino alla morte, imitate Gesù”. Lo ha detto il Papa ai suoi confratelli gesuiti della Collegio Internazionale del Gesù di cui ricorre il 50/mo anniversario della fondazione.