“Lo sport è anche festa. Una festa non priva di contenuti, perché trasmette valori sempre più necessari in una società come la nostra, che viene definita liquida, priva di punti di riferimento saldi. Il vostro sport si fa nell’acqua, ma non è liquido, anzi, è molto solido, richiede impegno costante e forza d’animo”. Così il Papa salutando i partecipanti al Trofeo di nuoto “Sette Colli” in corso a Roma.
“Risorti per far risorgere, liberati per liberare, generati a vita nuova per generare vita nuova in tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino”. È una missione di evangelizzazione, quella che Papa Francesco affida ai padri Resurrezionisti. Che invita – citando la Spe Salvi di Benedetto XVI – a ricordare che “la luce del mistero pasquale fa recuperare la speranza, una ‘speranza affidabile’.”
È arrivato in blu, senza divisa, così come tutto il Gran Consiglio, e si è genuflesso davanti a Papa Francesco quando questi gli è andato incontro nella Sala del Tronetto. Ed è un dettaglio che sottolinea come l’udienza con il Papa del Luogotenente dell’Ordine di Malta Fra’ Giacomo Dalla Torre non è solo la classica udienza che l’Ordine ha in occasione della festa di San Giovanni del 24 giugno.
“Con la letizia del Vangelo e l’audacia tipica della missione cristiana, vi siete radunati per riscoprire, alla scuola del Maestro, il senso di ogni vocazione cristiana: offrire la propria vita in dono, ungendo i fratelli con la tenerezza e la misericordia di Dio”. E’ il saluto affettuoso di Papa Francesco ai partecipanti alla 75a Convention del “Serra International” sul tema: “Siempre adelante. Il coraggio della vocazione”, che è in corso a Roma, dal 22 al 25 giugno 2017. Il Pontefice li ha accolti in Aula Paolo VI.
Scegliere e piccolezza. Sono i due termini protagonisti della Messa odierna di Papa Francesco presso Casa Santa Marta.
Papa Francesco ha inviato un telegramma al XIV simposio internazionale dei docenti universitari, con l'auspicio che durante l'incontro sia favori un confronto costruttivo riguardo il fondamentale apporto di quei “valori cristiani che hanno forgiato il pensiero e l’arte nelle varie nazioni, promuovendo incessantemente solidarietà, rispetto della dignità umana, e privilegiando il dialogo come forma di incontro”.
Fiori olandesi. Tulipani bianchi e gialli. E’ il dono dei reali dei Paesi Bassi, il Re Willem-Alexander e la Regina Máxima a Papa Francesco. "Non solo per Pasqua i fiori olandesi dovrebbero essere in Vaticano, bisogna piantarli!", hanno detto i Reali al Papa.
Papa Francesco riprende l’esempio di Don Milani nella sua omelia a Casa Santa Marta. Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, il Pontefice ha tracciato la figura del pastore: appassionato, deve saper discernere e deve anche saper denunciare il male. E deve essere senza troppi buonismi ingenui.
“Le Chiese orientali sono state spesso investite da terribili ondate di persecuzioni e di travagli, sia nell’Est europeo come nel Medio Oriente. Forti emigrazioni ne hanno indebolito la presenza nei territori in cui erano fiorite da secoli. Ora, grazie a Dio, alcune di esse sono ritornate alla libertà dopo il doloroso periodo dei regimi totalitari, ma altre, specialmente in Siria, Iraq ed Egitto, vedono i loro figli soffrire a causa del perdurare della guerra e le insensate violenze perpetrate dal terrorismo fondamentalista”.
Sono state celebrate queste pomeriggio nella Basilica Vaticana le esequie del Cardinale Ivan Dias, morto lunedì all'età di 81 anni.
È solo rinviato, per ora, il progetto di Papa Francesco di andare in Sud Sudan, magari con un viaggio ecumenico. Ma il Papa vuole comunque essere presente nel Paese. Per questo, viene lanciato un progetto in tre aree, per alleviare le sofferenze di una popolazione martoriata da una guerra che si tiene dal 2013 lontano dai riflettori.
“In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, lunedì scorso ho voluto incontrare una rappresentanza di rifugiati che sono ospitati dalle parrocchie e dagli istituti romane. Esprimo il mio sincero apprezzamento per la campagna per la nuova legge migratoria “L’umanità che fa bene”, che gode il sostegno ufficiale di Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e altre istituzioni”. Sono le parole del Papa durante l’Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro in riferimento alla legge di iniziativa popolare, presentata al Senato per cambiare le politiche sull'immigrazione in Italia e la narrazione mediatica.
“Come molti di voi sono un appassionato del football, ma nel Paese da cui provengo si gioca in modo molto diverso!” E’ il saluto di Papa Francesco alla Delegazione della National Football League, ricevuta oggi, prima dell’Udienza Generale, nell’Auletta dell’Aula Paolo VI.
I Santi. Sono loro i protagonisti dell’Udienza Generale di oggi e i veri testimoni della speranza. “Sono i fratelli e sorelle maggiori, che sono passati per la nostra stessa strada, che hanno conosciuto le nostre stesse fatiche e vivono per sempre nell’abbraccio di Dio”, esordisce il Pontefice in Piazza San Pietro.
La nostra concreta attenzione deve andare "a donne, uomini, bambini in fuga da conflitti, violenze e persecuzioni. Ricordiamo anche nella preghiera quanti di loro hanno perso la vita in mare o in estenuanti viaggi via terra. Le loro storie di dolore e di speranza possono diventare opportunità di incontro fraterno e di vera conoscenza reciproca. Infatti, l’incontro personale con i rifugiati dissipa paure e ideologie distorte, e diventa fattore di crescita in umanità, capace di fare spazio a sentimenti di apertura e alla costruzione di ponti". Sono le parole di Papa Francesco, pronunciate domenica scorsa all'Angelus, con cui ha ricordato la Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra oggi in tutto il mondo.
Era malato da tempo il Cardinale indiano Ivan Dias, scomparso ieri all’età di 81 anni. Papa Francesco ha fatto recapitare un telegramma di cordoglio al fratello, Francis Dias. Il Pontefice ricorda l'Arcivescovo emerito di Bombay come un “pastore saggio e gentile”.
Don Primo Mazzolari e Don Lorenzo Milani hanno lasciato nella Chiesa "una traccia luminosa, per quanto scomoda". Così il Papa ha esordito nella sua tappa a Bozzolo dove ha reso omaggio alla tomba di Don Primo Mazzolari.
Arriva la notizia di un nuovo viaggio per Papa Francesco. Il Pontefice andrà in Cile e in Perù dal 15 al 21 gennaio 2018. A comunicarlo ufficialmente è il direttore della Sala Stampa Greg Burke.
Dopo la celebrazione ieri del Corpus Domini, Papa Francesco stasera tornerà a San Giovanni in Laterano, stavolta per aprire il Convegno ecclesiale diocesano. Ma prima il Pontefice incontrerà alcuni rifugiati, ospiti delle parrocchie romane. Ne ha dato notizia il Vicariato di Roma.
Si chiama Ta’ Pinu, ed è un santuario mariano importantissimo a Malta, nella diocesi di Gozo. Per questo motivo, per inaugurare il nuovo mosaico che raffigura i quattro misteri mariani, c’è il vescovo di Gozo, Grech, ma anche Charles Scicluna, vescovo di Valletta, e in generale i membri più importanti del clero di Malta. E non poteva mancare un videomessaggio di Papa Francesco.