“Invoco la protezione della Madonna e affida a lei, la Madre del Vivente, la causa della vita”: è quanto scrive Papa Francesco nel messaggio inviato alla popolazione di Inghilterra, Galles e Scozia in preparazione alla Giornata per la vita che sarà celebrata il 18 giugno.
È con un telegramma firmato direttamente da Papa Francesco che la Santa Sede esprime il suo cordoglio per la scomparsa dell’ex Cancelliere tedesco Helmut Kohl. Ed è per una di quelle particolari ironie della storia che il “cancelliere dell’unità”, come lo chiama anche Papa Francesco nel telegramma, sia spirato alla vigilia della visita di Angela Merkel in Vaticano.
È arrivata da un tour in Sudamerica, che ha toccato anche l’Argentina, ed ha messo in agenda un incontro con Papa Francesco: Angela Merkel, Cancelliere di Germania, arriva così per la seconda volta nel Palazzo Apostolico, alla vigilia delle elezioni di settembre e con tanti temi da mettere sul tavolo.
Angela Merkel, Cancelliere della Repubblica Federale di Germania dal settembre 2005, ha ormai una certa consuetudine con il Palazzo Apostolico Vaticano.
Papa Francesco affida le anime "all’amorevole misericordia del Signore" di tutti coloro che hanno perso la vita nell’incendio alla Grenfell Tower di Londra, avvenuto qualche giorno fa. Le sue più sentite condoglianze ai famigliari della vittime giungono tramite un telegramma di cordoglio inviato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin al Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster.
Domenica 18 giugno è fissato alle ore 19 l’appuntamento per la celebrazione eucaristica del Corpus Domini, che sarà presieduta da Papa Francesco sul sagrato della basilica di San Giovani in Laterano. Al termine, come di consueto, si svolgerà la processione che, percorrendo via Merulana, raggiungerà il sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore da dove il Papa impartirà la benedizione eucaristica.
“Corruzione. Dobbiamo unirci per combattere questa bestemmia, questo cancro che sta logorando le nostre vite. La Chiesa non deve avere paura di purificare se stessa”. E’ quanto scritto nella prefazione di Papa Francesco, per un libro-intervista del Cardinale Turkson con Vittorio V. Alberti, dal titolo “Corrosione”. Il volume viene presentato oggi in un “Dibattito Internazionale sulla Corruzione”, che avrà luogo in Vaticano, presso la Casina Pio IV, dalle 9.30 alle 19.00.
Papa Francesco rivolge al Patriarca Bartolomeo, con un messaggio scritto di proprio pugno, un augurio particolare: la Chiesa d’Oriente ha festeggiato, lo scorso 11 giugno, il santo apostolo di cui il patriarca ecumenico di Costantinopoli porta il nome.
Papa Francesco apre i lavori del Convegno Ecclesiale Diocesano. L’incontro inizierà alle 19 di lunedì 19 giugno, nella basilica di San Giovanni in Laterano, con l’intervento introduttivo del Pontefice e la presentazione dei temi dei sei laboratori che si svolgeranno il giorno successivo nelle 36 Prefetture della diocesi. Chiuderà la serata l’intervento del cardinale Agostino Vallini, che terminerà il suo mandato nove giorni dopo. A diffondere la notizia, un comunicato del Vicariato di Roma.
Un’icona dipinta a mano che rappresenta San Francesco d’Assisi e il lupo è stata regalata oggi al Pontefice. Il mittente è il Vescovo di Stoccolma Anders Arborelius, nominato da poco cardinale dal Papa.
Figli amati, certezza della speranza. “Dio ci ha voluto bene anche quando eravamo sbagliati”. Su questa riflessione piena di speranza si basa la catechesi dell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro. “Forse buona parte dell’angoscia dell’uomo contemporaneo deriva da questo: credere che se non siamo forti, attraenti e belli, allora nessuno si occuperà di noi”, esordisce Papa Francesco.
“Ho letto con piacere la sua bella lettera che ha voluto indirizzarmi al termine del suo mandato come Presidente della Conferenza episcopale italiana. Ho colto in essa l’abbandono ai disegni divini, la passione ecclesiale, la disponibilità all’ascolto e lo spirito di servizio che L’hanno guidata in questo decennio di intenso e generoso lavoro”. Sono le parole di Papa Francesco nella lettera indirizzata al Cardinale Angelo Bagnasco al termine del suo decennale servizio come Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione”.
“In Gesù non c’è un no: sempre sì, per la gloria del Padre. Ma anche noi partecipiamo di questo sì di Gesù, perché Lui ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo, ci ha dato la caparra dello Spirito. Noi partecipiamo perché siamo unti, sigillati e abbiamo in mano quella sicurezza, la caparra dello Spirito. Lo Spirito che ci porterà al sì definitivo, anche alla nostra pienezza. Lo stesso Spirito che ci aiuterà a diventare luce e sale, cioè lo Spirito che ci porta alla testimonianza cristiana”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
“L’esperienza della consolazione, che è un’esperienza spirituale, ha bisogno sempre di un’alterità per essere piena: nessuno può consolare se stesso, nessuno. E chi cerca di farlo, finisce guardandosi allo specchio, si guarda allo specchio, cerca di truccare se stesso, di apparire. Si consola con queste cose chiuse che non lo lasciano crescere e l’aria che respira è quell’aria narcisista dell’autoreferenzialità. Questa è la consolazione truccata che non lascia crescere. E questa non è consolazione, perché è chiusa, le manca un’alterità”. Lo ha spiegato stamane il Papa nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
Le parole che il Papa ha pronunciato di fronte alla delegazione della diocesi di Ahiara sono state rese note dall’agenzia Fides il 9 giugno, e poi dalla Sala Stampa della Santa Sede. Ed è una presa di posizione durissima contro clero e fedeli che hanno rifiutato il vescovo nominato nella diocesi perché di etnia diversa a quella della regione.
“Che cosa è questa vita eterna? È l’amore smisurato e gratuito del Padre che Gesù ha donato sulla croce, offrendo la sua vita per la nostra salvezza.
Decine di migliaia nello stadio di Macerata per iniziare il pellegrinaggio che tutta la notte ha portato i fedeli verso Loreto.
Realtà dialogo e impegno, sono le tre parole centrali de messaggio che Papa Francesco ha inviato oggi al Parlamento Latino e dei Caraibi in occasione del Forum “Dialogo Parlamentare di Alto Livello su Migrazione in America Latina e nei Caraibi: Realtà e Impegni in vista del Patto Mondiale”.
Le mie radici sono in questo paese dice il Papa argentino figlio di emigrati piemontesi e “guardo all’Italia con speranza”.