Essere mariane, missionarie e clarettiane. Ovvero, essere devote alla Madonna, fare missione, ed essere fedeli allo spirito del fondatore Antonio Maria Claret, che con Maria Antonia Paris diede inizio alla Congregazione a Santiago di Cuba nel 1855. Papa Francesco le incontra durante il loro capitolo generale, che si tiene in questi giorni a Roma.
È durato solo venti minuti l’incontro tra Papa Francesco a Robinah Nabbanja, Primo Ministro di Uganda dal 2021, la prima donna a ricoprire questo incarico nella nazione africana che il Papa ha visitato nel 2015.
435 anni fa veniva fondata la Misericordia di Prato. Era il 22 luglio 1588. Oltre quattro secoli dopo vive ancora e soprattutto lavora quotidianamente nei servizi di emergenza urgenza, nel trasporto socio sanitario e in molte altre attività a favore del prossimo. Sono oltre 2000 i volontari che vi collaborano. E in occasione dell’anniversario nella città toscana è stata celebrata una Messa di ringraziamento presieduta dal Vescovo di Prato, Monsignor Giovanni Nerbini.
Usa un proverbio popolare Papa Francesco: non “gettar via il bambino insieme all’acqua sporca” per spiegare le parole del Vangelo di oggi
“Il Regno dei cieli si può paragonare…”. Così inizia il brano di Vangelo di oggi. L’espressione “Regno dei cieli, Regno di Dio” è un tema centrale dei vangeli. L’espressione ricorre 122 volte. Cosa significa?
Potrebbe esserci una ultima tappa della missione che il Cardinale Matteo Zuppi ha cominciato a Kyiv, proseguito a Mosca e definito a Washington. E la tappa potrebbe essere Pechino, almeno da varie indiscrezioni che filtrano da diversi ambienti. Sarebbe una notizia importante, considerando che mai le autorità cinesi hanno autorizzato un altissimo livello vaticano a visitare il Paese, almeno dai tempi del Cardinale Roger Etchegaray che fece la sua prima visita nel 1989.
Cambio della guardia a Taranto
Venti minuti di conversazione questa mattina tra Papa Francesco e il Presidente della Repubblica del Ghana, S.E. il Sig. Nana Addo Akufo-Addo, nella Saletta dell’ Aula Paolo VI.
No, non è un processo contro la Segreteria di Stato. No, monsignor Alberto Perlasca non è un supertestimone. No, l’ufficio del Promotore di Giustizia non ragiona per teoremi, ma solo per prove. In tre giorni di requisitoria, a metà del guado che porterà poi alla richiesta delle condanne e traghetterà verso il lungo periodo dedicato a parti civili e arringhe difensive, il promotore di Giustizia vaticano Alessandro Diddi si è dedicato più a decostruire che a costruire. A smentire ogni singolo dubbio, velato o meno, che ci fosse stato sulla sua ricostruzione di ciò che è successo. A concedere su questioni minime, ma senza scontare nulla su quelli che pensa che siano stati i fatti. “L’impianto accusatorio – dice – ha retto”.
Arriva alla terza edizione la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani voluta da papa Francesco e che quest’anno ha come tema “Di generazione in generazione la sua misericordia (Lc 1,50)”.
Padre Corrado da Tours non è un religioso qualsiasi; è un inquisitore,
‘Di generazione in generazione la sua misericordia’: è questo il tema della III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che si celebra domenica 23 luglio, per cui nel messaggio papa Francesco descrive l’incontro tra Maria, la madre di Gesù, e sua cugina Elisabetta: “Lo Spirito Santo benedice e accompagna ogni fecondo incontro tra generazioni diverse, tra nonni e nipoti, tra giovani e anziani. Dio, infatti, desidera che, come ha fatto Maria con Elisabetta, i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti. Ma, anzitutto, il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade”.
Una delle questioni che sempre si deve affrontare alla vigilia di un Giubileo è quello della sicurezza. E non solo quella dei pellegrini in fila nelle chiese, nelle catacombe, ma anche la sicurezza in senso politico.
Da sempre, nei momenti di difficoltà, il popolo ucraino si stringe intorno alla Madre, nel santuario di Zarvanytsia. E la guerra non ha fermato, anzi ha reso ancora più partecipe, il pellegrinaggio nazionale, che ha visto la partecipazione di un ospite di eccezione: il cardinale preconizzato Americo Aguiar, ausiliare di Lisbona ma soprattutto presidente del comitato organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù.
Domenica in Basilica Vaticana sarà festa per nonni e anziani d'Italia e del mondo. Lo ha voluto Papa Francesco, un giorno speciale dedicato alle "radici", come ama chiamarli lui, gli anziani. L'invito alla Messa a San Pietro per la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani è stato inoltrato a molte case di riposo del Lazio, strutture che si prendono cura ogni giorno con amore e cure dei nostri nonni.
“La famosa enciclica di Leone XIII, voi la leggete tranquillamente, coll'orlo delle ciglia, come una qualunque pastorale di quaresima. Alla sua epoca, piccolo mio, ci è parso di sentirci tremare la terra sotto i piedi. Quale entusiasmo! Ero, in quel momento, curato di Norenfontes, in pieno paese di miniere. Quest'idea così semplice che il lavoro non è una merce, sottoposta alla legge dell'offerta e della domanda, che non si può speculare sui salari, sulla vita degli uomini come sul grano, lo zucchero o il caffè, metteva sottosopra le coscienze, lo credi?”: con queste parole lo scrittore francese Bernanonos nel suo capolavoro Diario di un curato di campagna descrive la Rerum Novarum, la Lettera Enciclica di Papa Leone XIII divenuta per la storiografia il primo documento sociale della Santa Sede, l’incipit dell’intera Dottrina sociale della Chiesa.
Tra i 38 martiri albanesi beatificati a Scutari il 5 novembre 2016, c’erano anche tre gesuiti: l’italiano padre Giovanni Fausti, e gli albanesi padre Daniel Dajani e Gjon Pantalija. Oggi, c’è un solo gesuita albanese, Zef Bisha, sebbene la presenza albanese dei gesuiti sia rintracciabile in Albania già dal XVI secolo. Sono due dettagli che però fanno capire che quella dei gesuiti in Albania è una storia tutta da comprendere e da studiare.
Ovviamente, e soprattutto in vista del Giubileo molto furono le opere di recupero dell chied di Roma. La più importante fu l’opera di ricostruzione della basilica di San Paolo dopo l’incendio che l’aveva devastata.
Notizie dalla Sala stampa della Santa Sede in merito al viaggio di pace del Cardinale Zuppi in America. “Nei giorni 17-19 luglio, il Cardinale Matteo Zuppi, inviato del Santo Padre, si è recato in visita a Washington, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, al fine di proseguire la missione affidatagli da Papa Francesco e in tale ambito incontrare il Presidente degli Stati Uniti, Joseph R. Biden".