Il cammino stazionale nella ottava di Pasqua arriva oggi alla Basilica dei Santi XII Apostoli alle ore 18.00.
13 aprile 1945, venerdì. Il volto di un giovanissimo seminarista cade sulla nuda terra. Nuda come la terra del Golgota di Gesù Cristo.
Almeno 94 persone sono morte in una serie di attacchi contro le comunità cristiane durante la Settimana Santa nello stato di Benue, nella Nigeria centro-settentrionale, un segno inquietante dell'escalation di violenza attribuita alle milizie musulmane che imperversano nel Paese africano
Si è parlato soprattutto delle opportunità ecumeniche fornite dal 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea negli incontri che si sono avuti in Vaticano tra la nuova leadership del Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. La delegazione ecumenica è stata in Vaticano il 22 e 23 marzo, ed ha avuto anche un incontro con Papa Francesco in udienza privata.
Papa Francesco cambia ancora l’ordinamento giudiziario dello Stato di Città del Vaticano. Dopo la grande riforma del 2020, il Papa modifica per la terza volta l’ordinamento giudiziario, e con un colpo di penna annulla una delle più grandi novità della legge del 16 marzo del 2020, ovvero la presenza a tempo pieno di almeno uno dei magistrati ordinari del tribunale e di uno dei componenti dell’ufficio del Promotore di Giustizia. Altra novità: il presidente del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica non è più ipso facto anche il presidente della Corte di Cassazione Vaticana.
Torna in classe il 16 aprile, dopo due mesi di sospensione, Marisa Francescangeli, maestra di 58 anni che era stata sospesa per due mesi dalla scuola primaria di San Vero Milis, vicino a Oristano, per aver fatto costruire ai bimbi un bracciale con delle perline, come un piccolo rosario, e aver recitato con loro un’Ave Maria. Era accaduto durante una ora di supplenza, il 22 dicembre, e il fatto era stato segnalato da due mamme, che avevano protestato con il preside.
Al via da oggi fino al prossimo 19 aprile una serie di riunioni che vedranno protagonisti un gruppo di esperti con lo scopo di avviare la riflessione che porterà in un secondo momento all’elaborazione dell’Instrumentum Laboris, il documento di lavoro per la prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 29 ottobre prossimi.
Papa Francesco dovrebbe visitare la capitale ungherese il 28-30 aprile in mezzo allo spargimento di sangue in corso nella vicina Ucraina e tra le tensioni politiche tra Budapest, Kiev e le democrazie occidentali che vanno oltre l'invasione russa.
I saluti del Papa in lingua italiana sono dedicati ad un anniversario molto particolare, quello compiuto ieri dall'Enciclica "Pacem in Terris" di San Giovanni XXIII. L’11 aprile 1963 era un Giovedì Santo, e fu in quel giorno che Giovanni XXIII volle simbolicamente firmare la Pacem In Terris. Sono passati 60 anni. Papa Francesco ne riconosce l'estrema attualità. Anche oggi il mondo è in guerra.
Il Cammino stazionale nella settimana di Pasqua arriva a San Lorenzo fuori le mura sulla via Tiburtina oggi alle 18.30.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, incentra la sua meditazione sul tema “Testimoni: San Paolo". "Dopo aver visto, due settimane fa, lo slancio personale di San Paolo per il Vangelo, possiamo oggi riflettere più approfonditamente sullo zelo evangelico così come lui stesso ne parla e lo descrive in alcune sue lettere", spiega il Pontefice da Piazza San Pietro.
ACLI Caserta propone per il terzo anno consecutivo il concorso fotografico “Il mio lavoro”, un’occasione per sottolineare l’importanza del lavoro attraverso la fotografia.
L’11 aprile 1963 San Giovanni XXIII donava al mondo una delle sue più belle encicliche: la Pacem in terris. Essa segna la risposta della Chiesa alle più attuali problematiche in relazione alla convivenza civile fra i popoli e l’ordinamento giuridico.
L’11 aprile 1963 era un Giovedì Santo, e fu in quel giorno che Giovanni XXIII volle simbolicamente firmare la Pacem In Terris, la sua ottava e ultima enciclica. Gli era stato diagnosticato un tumore qualche tempo prima, morì poco dopo, e quella enciclica è rimasta come uno dei testamenti spirituali di Giovanni XXIII. E, sessanta anni dopo, la Pacem In Terris è ancora profondamente attuale, nonostante il mondo sia cambiato profondamente in tutto questo tempo.
E si arriva oggi martedì della settimana di Pasqua alla tomba del' Apostolo Paolo alla basilica sulla via Ostiense dove alle 17 si svolge la liturgia stazionale.
Attraverso la riflessione e la meditazione su dieci opere della storia dell’arte e alcuni brani tratti dalla letteratura, Simone Varisco,
Questo ci insegnano le donne: Gesù si incontra testimoniandolo"
Nel giorno che la Chiesa dedica all' angelo che annuncia la resurrezione di Cristo il cammino stazionale si ferma a San Pietro alle 17.00.
A Pasqua “la sorte del mondo è cambiata”, perché “Cristo è veramente risorto”, a testimonianza che “la speranza non è una illusione, è verità”, e che dalla Pasqua “Il cammino dell’umanità “procede più spedito”, come è successo ai discepoli primi testimoni della Resurrezione, i discepoli che subito hanno fretta di annunciare Gesù. Perché “a Pasqua, insomma, il cammino accelera e diventa corsa, perché l’umanità vede la meta del suo percorso, il senso del suo destino, Gesù Cristo, ed è chiamata ad affrettarsi incontro a Lui, speranza del mondo”.
Questa santa veglia, queste ore che stiamo vivendo sono le ore più grandi della nostra vita, quelle più cariche di significato perchè, come abbiamo cantato nel Preconio pasquale, celebriamo “la vittoria del più grande dei re”, la terra si ridesta di gioia e “le tenebre sono scomparse, messe in fuga dall’Eterno Signore della Luce”.