Una preghiera di tutta la comunità del Movimento Lednica per sostenere Papa Francesco nel quinto anniversario del suo pontificato.
È gesuita, ha vissuto e insegnato a lungo in Giappone dove è stato anche ordinato sacerdote, ed è un esperto di pastorale giovanile: questo l’identikit dell’arcivescovo Jean Claude Hollerich di Lussemburgo, chiamato a succedere al Cardinale Reinhard Marx alla guida del COMECE.
A venti anni dal documento “Nuove Vocazioni per una Nuova Europa”, conosciuto come “In Verbo Tuo”, i responsabili della Pastorale Vocazionale delle Conferenze Episcopali Europee trovano ancora le difficoltà descritte dal documento. Ma ci tengono a sottolineare che la crisi delle vocazioni non è esattamente quella descritta.
“Gli uomini non hanno bisogno delle doti umane dei pastori, ma piuttosto della calda amicizia di Dio che deve abitare in noi”. Lo ha scritto il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del CCEE, in un messaggio inviato al Congresso Europeo dei delegati nazionali per la pastorale vocazionale in corso a Tirana fino al 3 marzo.
La preparazione al Sinodo per i giovani di ottobre prossimo è una occasione per molte associazioni di riprendere in mano la loro storia.
Un continente in crisi, creato artificialmente e retto solo da accordi economici, che ha rinnegato le sue radici e per questo manca di identità: il Nono Rapporto dell’Osservatorio Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa è dedicato all’Europa, e ad una crisi che sembra essere prima di tutto identitaria.
Cento rintocchi di campane in tutto il Paese, per celebrare i cento anni di indipendenza. La Lituania festeggia oggi una storia che poi è stata interrotta dalla dominazione sovietica, ma che ha avuto una continuità fortissima: la Chiesa cattolica. Lo racconta ad ACI Stampa l’arcivescovo Gintaras Grusas di Vilnius, in attesa dell’annuncio di un viaggio papale nelle Repubbliche Baltiche che potrebbe presto arrivare.
Ci vuole uno sforzo da parte cristiana e da parte islamica per “scongiurare il discorso dell’odio” che è all’origine di “sospetti reciproci, discriminazioni, esclusione, marginalizzazione e risentimenti”. Lo dice il Cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, in un messaggio inviato ai partecipanti dell’incontro dei delegati nazionali per i rapporti con l’Islam delle Conferenze Episcopali d’Europa.
In dialogo con l’Islam da una prospettiva teologico spirituale: i delegati nazionali delle Conferenze Episcopali Europee per i rapporti con i musulmani parleranno di questo a Scutari, in Albania, dal 7 al 9 febbraio prossimo.
Il 2018 sarà un anno particolare per la Polonia che nel 1918, dopo oltre un secolo in cui era scomparsa dalla mappa d'Europa, tornava finalmente a vivere come Stato indipendente.
L’Europa ha bisogno di speranza, e questa speranza non può esserci senza Dio. Il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, che racchiude la presidenza dei Consigli episcopali d’Europa, sigla un messaggio congiunto insieme al Consiglio Ecumenico delle Chiese in occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Il primo sì della Camera bassa di Polonia al disegno di legge contro l’aborto eugenetico è arrivato nella notte del 10 gennaio. Il disegno di legge che invece facilitava l’aborto non è passato. E i vescovi polacchi, in una nota, hanno ringraziato i cittadini che hanno firmato per la proposta di legge cittadina.
L’Incontro Mondiale delle Famiglie sarà la grande occasione per l’Irlanda per mostrare la bellezza della famiglia. Ne è convinto l’arcivescovo Eamon Martin di Arnagh, primate di Irlanda.
“Papa Francesco vi assicura la sua grande vicinanza spirituale. Il Santo Padre è lieto di sapere che avete scelto di partecipare a questo incontro per accogliere e approfondire il messaggio di Gesù che è fonte di gioia per tutti coloro che aprono i loro cuori a Lui. E vi ringrazia per aver risposto alla chiamata del Signore che vi riunisce nella gioia del suo amore”. Così in un messaggio a nome del Papa, il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, si rivolge ai giovani partecipanti al 40.mo Incontro europeo della Comunità ecumenica di Taizé che è in corso a Basilea, in Svizzera, fino al 1° gennaio 2018.
Si è parlato di fine vita e fenomeno migratorio durante i lavori dell’incontro dei consulenti giuridici delle Conferenze Episcopali Europei, che si sono riuniti a Lussemburgo dal 10 al 12 dicembre 2017. E i lavori si sono conclusi con una posizione netta sul tema del fine vita, che altro non è che il ribadire la Dottrina Sociale della Chiesa: “Non è lecito togliere la vita a nessuno”.
No al peccato di omissione e indifferenza per la Chiesa nei Paesi europei. È questa la prima riflessione che scaturisce dall’incontro dei consulenti legali delle Conferenze Episcopali Europee, promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. L’incontro si svolge a Lussemburgo dal 10 a. 12 dicembre.
Ancora un appello perché sia rispettato lo status quo di Gerusalemme: dopo le parole di Papa Francesco, il comunicato del 10 dicembre della Sala Stampa vaticana a seguito delle violenze scoppiate in Medio Oriente, e le varie dichiarazioni dei leader cristiani e religiose di Terrasanta, anche i vescovi europei levano la loro voce perché sia rispettato lo status quo di Gerusalemme.
A sessant’anni dal Trattato di Roma, che segnò la nascita dell’Unione Europea, è tempo di “riportare l’Europa all’altezza dei compiti che le spettano, facendola uscire da un immobilismo che rischia di trasformarsi in decadenza”, sottolinea il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano.
La necessità di esercitare una libertà responsabile. Il rafforzamento del tema della libertà religiosa, non solo al di fuori dei confini dell’Unione Europea, ma anche al suo interno. L’importante contributo cristiano alla costruzione di una nuova Europa. Jan Figel, inviato speciale dell’Unione Europea per la Promozione della Libertà Religiosa al di fuori dell’UE dipana questi temi in una esclusiva ad ACI Stampa.
Tre giorni di incontri, a Londra, per celebrare il 60esimo dell’eparchia della Chiesa Greco Cattolica Ucraina nella città e per guardare a sfide delle Chiese di rito orientali sul continente. E una convinzione: la catechesi deve essere centrata su Cristo.