Europa

L'inviato UE per la libertà religiosa con il Cardinale Reinhard Marx durante il convegno (Re)Thinking Europe / Jan Figel

L’inviato UE sulla libertà religiosa: “Il contributo dei cristiani centrale in Europa”

La necessità di esercitare una libertà responsabile. Il rafforzamento del tema della libertà religiosa, non solo al di fuori dei confini dell’Unione Europea, ma anche al suo interno. L’importante contributo cristiano alla costruzione di una nuova Europa. Jan Figel, inviato speciale dell’Unione Europea per la Promozione della Libertà Religiosa al di fuori dell’UE dipana questi temi in una esclusiva ad ACI Stampa.  

Un momento della Divina Liturgia celebrata nella cattedrale di Canterbury dall'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk della Chiesa Greco Cattolica Ucraina e dal Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster / CCEE

“Rimettere Cristo al centro”: la scelta dei vescovi europei di rito orientale

Tre giorni di incontri, a Londra, per celebrare il 60esimo dell’eparchia della Chiesa Greco Cattolica Ucraina nella città e per guardare a sfide delle Chiese di rito orientali sul continente. E una convinzione: la catechesi deve essere centrata su Cristo.  

Un momento di una Divina Liturgia celebrata dall'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk della Chiesa Greco Cattolica Ucraina / CCEE

A Londra, i vescovi cattolici orientali si confrontano sull’annuncio di Cristo

L’ultima plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee si era conclusa con una dichiarazione che era una chiamata alla missione nel continente. E, come a dare un seguito naturale, i vescovi cattolici orientali di Europa si riuniscono dal 26 al 29 ottobre a Londra sul tema “Annunciare, conoscere e vivere la fede in Cristo”.  

Bożena Sztajner/Niedziela

Dziwisz: "L’Europa ha bisogno di un nuovo patrono, san Giovanni Paolo II"

Nessuno più nega che l’Unione Europea si trova in un momento di crisi e che bisogna ripensare la costruzione europea. La Chiesa vuole dare un’importante contributo nella discussione sul futuro del nostro continente: dal 27 al 29 ottobre in Vaticano si svolgerà un incontro intitolato “(Re)Thinking Europe. A Christian contribution to the future of the European Project”, organizzato della Santa Sede e COMECE con la partecipazione di circa 350 delegati di 28 Paesi dell’UE tra cui politici, cardinali, vescovi, sacerdoti, ambasciatori e rappresentanti delle organizzazioni e movimenti cristiani. Il 28 ottobre interverrà anche Papa Francesco. 

L'arcivescovo Tadeusz Kondrusiewic di Minsk apre i lavori della plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, Minsk 27 settembre 2017 / © Shchyhlinskaya Aliaksandra/ccee.eu

Una nuova primavera ecumenica a partire dal Belarus?

Una primavera ecumenica a partire dal Belarus? Ci crede l’arcivescovo Mateusz Kondrusiewicz di Minsk, che ha ospitato nella capitale bielorussa la plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee dal 28 settembre all’1 ottobre. Perché lì, a Minsk, il rapporto con la Chiesa ortodossa, legata a Mosca, è ottimo. Ed è importante, in un Paese che comunque guarda con insistenza verso l’Europa.

Il direttivo COMECE in visita al Papa il 15 maggio 2017, quando fu presentato il convegno (Re)Thinking Europe. Sulla destra, padre Olivier Poquillon / COMECE

Sessanta anni di Europa. Un convegno in Vaticano per ripensarla

Si terrà in Vaticano dal 27 al 29 ottobre il convegno (Re)Thinking Europe. Il perché lo racconta ad ACI Stampa Padre Olivier Poquillon, segretario generale della COMECE.

Un ritratto dell'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk  / CNA Archive

Quell’Ucraina che vive un conflitto dimenticato, in attesa del Papa

Papa Francesco è atteso in Ucraina: l’invito c’è, è stato ribadito nella scorsa settimana, ma sarà molto difficile che il viaggio possa concretizzarsi quest’anno. Perché il conflitto dimenticato in Ucraina tocca anche le relazioni con il mondo russo, che sono considerate buone, e perché ancora c’è molto da fare sul tema del dialogo.  

Monsignor Diogenes Urquiza, missionario del Verbo Incarnato, delegato della Conferenza Episcopale Russa alla Plenaria del CCEE a Minsk / Andrea Gagliarducci  / ACI Stampa

Russia, “solo oggi, la Chiesa cattolica sta acquistando un volto russo”

Sono stati superati gli attacchi di proselitismo ai cattolici, dopo la situazione molto difficile succeduta alla decisione di San Giovanni Paolo II di istituire delle diocesi nel territorio russo. E, di certo, il passaggio delle reliquie di San Nicola a Mosca e San Pietroburgo ha fatto molto nel percorso dei rapporti ecumenici tra Chiesa Cattolica e Patriarcato di Mosca, dopo lo storico incontro dell’Havana del 12 febbraio 2016. Ma c’è ancora molto da fare, perché solo ora la Chiesa cattolica di russia ha davvero un volto russo– spiega ad ACI Stampa padre Diogenes Urquiza, missionario del Verbo Incarnato da 30 anni nel Paese e oggi delegato del vescovo Clemens Pickel, della diocesi di San Clemente a Saratov, dallo scorso marzo presidente della Conferenza Episcopale Russa.  

Il Cardinale Marc Ouellet durante una celebrazione a Minsk, durante la plenaria del CCEE / © Shchyhlinskaya Aliaksandra/ccee.eu

Cardinale Ouellet: “I vescovi sostengano chi testimonia la parola di Dio”

Il compito dei vescovi? “Vegliare sull’unità della famiglia diocesana”, “valorizzare le risorse pastorali che esistono”, aiutare a “testimoniare la parola di Dio”. Il Cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, parla con ACI Stampa a margine della plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, che si è tenuto a Minsk dal 28 settembre all’1 ottobre.  

Il Cardinale Gualtiero Bassetti (al centro) nel palazzo presidenziale di Minsk. Alla sua destra, il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del CCEE. Alla sua sinistra, l'arcivescovo Kondrusiewicz di Minsk / AG / ACI Stampa

Cardinale Bassetti: annunciamo il Vangelo, oltre le strategie pastorali

Il contributo dell’Italia all’Europa? “La sua ricchezza pastorale”. Il futuro dell’Unione Europea? “Plumbeo, se si parla di istituzioni. Ma ancora possibile, se si parla di continente unito e solidale”. La disaffezione dei giovani alla vocazione, in particolare in Italia? “Si è parlato forse troppo di strategie pastorali, poco di Gesù”. Eletto presidente della Conferenza Episcopale Italiana lo scorso maggio, il Cardinale Gualtiero Bassetti è alla prima esperienza come partecipante del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. Con ACI Stampa ha condiviso speranze, dubbi e possibilità della Chiesa italiana proiettata in una dimensione europea.

Il Cardinale Bagnasco durante una delle sessioni del CCEE / CCEE

Cardinale Bagnasco: “La vera Costituzione d’Europa è il Vangelo”

Una plenaria caratterizzata da un tema centrale: la necessità di “dire Gesù”, di far ripartire il continente dall’annuncio del Vangelo. Il Cardinale Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, ha dato così il tono di una tre giorni che ha toccato il tema dei giovani, ma anche delle istituzioni europee. Con una domanda per il futuro: quale è il ruolo della Chiesa in Europa? Il Cardinale Bagnasco lo delinea con una convinzione di fondo: che del Vangelo non si può fare a meno.

Uno dei momenti della discussione alla plenaria del CCEE, che si è tenuta a Minsk dal 28 all'1 ottobre / © Shchyhlinskaya Aliaksandra/ccee.eu

“Torni la voce di Gesù in Europa”. Da Minsk riparte la missione dei vescovi

L’Europa? Non è solo una terra, ma un compito spirituale. Al termine dell’assemblea plenaria di Minsk, i vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee lanciano, in pratica, la missione europea. Con l’obiettivo di trovare le vie perché la voce del Signore Gesù torni a risuonare “nel cuore dell’uomo europeo”.  

Il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del CCEE, benedice la statua di San Michele all'inizio dei lavori  / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

CCEE, laboratorio sinodo. “I giovani hanno bisogno di essere ascoltati”

Chi sono i giovani di oggi? Incerti, impauriti, ma allo stesso tempo vogliosi di partecipare. Sono giovani che hanno voglia di essere presi sul serio, e questo al di là di ogni atteggiamento. È l’analisi che viene fuori dalle prime sessioni di dibattito dell’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, che si riunisce in questi giorni a Minsk. E, al termine del Consiglio, ci sarà un documento del CCEE consegnato alla segreteria generale del Sinodo, che delineerà sfide e conclusioni dei pastori durante questi due giorni di plenaria.  

Il Cardinale Bagnasco, presidente del CCEE (al centro) con i vicepresidenti, il Cardinale Nichols e l'arcivescovo Gadecki e l'arcivescovo Kondrusiewicz di Minsk presentano la plenaria del CCEE, Minsk, 28 settembre 2017 / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

CCEE, l'appello del Cardinale Bagnasco: "Europa, non sprecare te stessa"

C’è l’incoraggiamento di Papa Francesco, che in un messaggio firmato dal Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, invita ad individuare “percorsi di collaborazione pastorale tra i vari Paesi”. Ma c’è, soprattutto, l’appello del Cardinale Angelo Bagnasco, affinché l’Europa non sprechi se stessa.  

Una veduta della Cattedrale Ortodossa dello Spirito Santo a Minsk. Qui i vescovi europei pranzeranno con il metropolita Pavel prima di iniziare la Plenaria / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Il CCEE in Bielorussia, per guardare alle sfida ecumenica dell’Europa

C’è una area nel centro di Minsk, praticamente un rettangolo, in cui si giocano storia e futuro allo stesso tempo: il Municipio al centro, un edificio classico, bianco, ripulito; sulla destra, dall’altro lato della strada, la Cattedrale cattolica del Santo Nome di Maria; sulla sinistra, verso un quartiere storico del XIX secolo, la Cattedrale Ortodossa del Santo Spirito: è tra questi tre luoghi che si snoderà la prima giornata della plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, a Minsk dal 28 settembre all’1 ottobre.  

La Cattedrale del Santo Nome della Madre di Dio a Minsk / PD

Il CCEE in Bielorussia, per una Europa che respiri a due polmoni

Otto sessioni, con discussioni che vanno dalla pastorale giovanile al futuro dell’Europa, passando per il rapporto con le istituzioni europee e l’organizzazione interna: il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee comincia domani a Minsk, in Bielorussia, una assemblea plenaria che si preannuncia di particolare interesse.  

Unitalsi

Il Cardinale Piacenza a Fatima: “La missione profetica di Fatima non è finita!"

Il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, è giunto a Fatima per il centenario delle apparizioni e ha tenuto diverse omelie davanti a molti fedeli presso il Santuario di Nostra Signora di Fatima.

L'Ospedale psichiatrico di St. Martin, nella zona di Namur, uno degli ospedali di proprietà dei Fratelli della Carità / www.cp-st-martin.be

Fratelli della Carità, no all'eutanasia nei loro ospedali. Ma il board si ribella

Non è bastato il “no” delle autorità vaticane, che ha fatto seguito alla vibrante protesta della Congregazione dei Fratelli di Carità: con un comunicato diffuso in fiammingo, francese e inglese, l’Organizzazione Famiglia della Carità ribadisce la sua volontà di permettere l’eutanasia all’interno dell’ospedale da essa gestito, e che è di proprietà della Congregazione. Una spaccatura interna che rischia persino di non far definire più l’ospedale cattolico. La Congregazione affronterà il problema in Vaticano, in un incontro fissato per la settimana che inizia il 25 settembre.  

www.patriarchate.org/

Bartolomeo: "La Croce è onore dei cristiani, non possiamo vergognarcene"

Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I è in visita a Bologna, da poco orfana del Cardinale Arcivescovo emerito Carlo Caffarra. In città Bartolomeo ha tenuto ieri una lectio magistralis presso la sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna

Diocese of Westminster Flickr

La Chiesa inglese piange il Cardinale Murphy-O'Connor

Aveva festeggiato gli 85 anni lo scorso 24 agosto il Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo emerito di Westminster, morto ieri a Londra. Era malato da tempo.