Quest’anno il messaggio per la 55^ giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra domenica 16 maggio, è dedicato al vedere, ‘Comunicare incontrando le persone dove e come sono’, che prende avvio dal vangelo di san Giovanni, ‘Vieni e vedi’, ed il Papa invita ad ‘uscire dalla comoda presunzione del ‘già saputo’ e mettersi in movimento’
È considerato la “Lourdes indiana”, tanti sono i prodigi miracolosi che vi avvengono. Ed è proprio qui, nel santuario di Nostra Signora della Salute a Vailnakanni, in India, che si reciterà il rosario oggi, nell’ambito della “maratona di rosari” voluta dal Papa per sconfiggere la pandemia. E le intenzioni di preghiera, oggi, sono “per gli scienziati e gli istituti di ricerca medica”.
Il vero progresso non è dato dalle meraviglie della tecnica, che rischiano di sfociare in una tecnocrazia, né nel sempre maggiore accesso alle ricchezze, che creano sempre più squilibri tra ricchi e poveri. Il vero progresso – dice Paolo VI – è “lo sviluppo della coscienza morale che condurrà l’uomo ad assumersi solidarietà allargate e ad aprirsi liberamente agli altri e a Dio”.
Francesco Crucitti è nato in una famiglia semplice (suo padre era un ferroviere) di Reggio Calabria, nell’estremo sud d’Italia. Fu un ragazzo brillante che a 16 anni conseguì la maturità scientifica. In quei tempi le famiglie non si potevano permettere di mandare a studiare tutti i figli. Allora fu scelto Francesco, figlio maggiore: partì per Bologna per studiare medicina. Si laureò all’età di 21 anni e iniziò a lavorare a Padova. Si specializzò in chirurgia generale, chirurgia del toracica e urologia.
“ Dio ha racchiuso tutto nella disobbedienza per dimostrare a tutti la misericordia”.
La recita del Rosario voluto dal Papa per tutto il mese di maggio per ottenere la fine della pandemia fa tappa oggi presso la Basilica di Nostra Signora d’Africa, ad Algeri. L’odierna intenzione di preghiera è rivolta alle persone sole e a coloro che hanno perso la speranza.
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. E’ Gesù che parla. La forza di questa affermazione è data dalla parola “come”. Non si tratta di un “come” comparativo, ma fondativo. Gesù, cioè, radica l’amore che nutre per i discepoli sull’amore che il Padre ha per Lui. In altre parole, Egli afferma che l’amore del Padre è all’origine, è la condizione, è la possibilità del Suo amore per gli apostoli. Da questa rivelazione sgorga una conseguenza importantissima: il Figlio ama noi non perché trovi in noi qualità amabili, ma perché Lui per primo è amato dal Padre.
Apre al pubblico la casa natale di Giovanni Paolo I. In quella villetta di tre piani, a circa 300 metri di distanza dalla parrocchia di Canale d’Agordo, Albino Luciani nacque il 17 ottobre 1912 e vi venne battezzato nello stesso giorno dalla levatrice Maria Fiocco per “imminente pericolo di vita”. Ora, potrà essere visitata, dopo essere stata riaperta nel 2019 alla presenza del Cardinale Beniamino Stella, postulatore della causa di canonizzazione.
A pochi passi dal Campidoglio e dal Foro Romano sorge “Santa Maria della Consolazione”, perla spirituale e artistica della Città Eterna. La chiesa è situata ai piedi della Rupe Tarpea, luogo dove venivano eseguite le condanne capitali fino al 1550. La reliquia di San Leopoldo Mandić nella chiesa di Santa Maria della Consolazione
Il Cardinale Mindzenty “ha incarnato l’intero dramma del popolo ungherese”, non fu annientato da “persecuzione e repressione”, ma piuttosto la trascese. Il Cardinale Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ricorda la figura del Cardinale Jozef Mindszenty, che morì a Vienna, in esilio, il 6 maggio 1975. È stato recentemente proclamato venerabile, e ogni giorno si elevano per lui un milione e mezzo di preghiere per lui: il Cardinale Mindszenty è un martire della Chiesa del silenzio, un eroe che si oppose prima al nazismo (cambiò il suo cognome di origine tedesca e prese quello del villaggio da cui proveniva per non avere legami con la Germania) e poi al comunismo, e il cui esempio arrivò fino in Canada, nelle comunità di rifugiati di cui faceva parte anche il Cardinale Czerny, che lasciò la Cecoslovacchia da bambino con la sua famiglia nel 1948, subito dopo la guerra.
“Dite al popolo brasiliano che non solo prego per tutti voi, ma vi accompagno sempre con il cuore”. Il Papa lo aveva detto in una telefonata lo scorso giugno all’arcivescovo di Aaprecida Orlando Brandes
Il teologo svizzero Hans Küng pubblicò il libro Onestà nel 2011, e lì vi tratteggiava una nuova etica economica, contro la religione del libero mercato e per una economia più equa ed efficace. E a chi, se non a Papa Francesco, inviare il libro? Il teologo tedesco vi accluse una dedica personale, e lo fece pervenire al Papa. Questi lo diede, durante una udienza, al Cardinale Peter Turkson, allora presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. E lì, in dicastero, si trovava questo libro, alla fine del 2014.
Un grande ciclista, ma soprattutto un grande uomo, testimone di fede e umiltà. Questo era il campione di ciclismo Gino Bartali, che Assisi ha deciso di ricordare, a 21 anni dalla sua scomparsa, con la recita della preghiera dell’Angelus mercoledì 5 maggio alle ore 12, proprio nella Cappellina privata appartenuta al ciclista toscano e donata nel 2018 al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”.
Il Papa emerito Benedetto XVI scriveva alcuni anni fa, nel libro ‘L’elogio della coscienza. La Verità interroga il cuore’:
Tenere viva la memoria di padre Giuseppe Zirilli è aprire il libro del vangelo e della testimonianza cristiana per un religioso e figlio di Sant'Alfonso Maria de Liguori che ne ha onorato la vocazione.
La torre di Maria, la più alta con una stella che illuminerà il cielo nella città di Barcellona è arrivata alla fase finale dei lavori.
Il testo dell’allegoria della vite e i tralci, una delle pagine più belle del Vangelo di Giovanni, è da leggersi più volte con attenzione e amore. Gesù, con questa allegoria, si propone di illustrare a quali profondità può giungere l’unione del discepolo Lui e le conseguenze che ne derivano. La relazione che il Signore propone è un’esperienza molto diversa da quella che si instaura tra un maestro e i suoi alunni o tra un “sapiente” che educa i suoi adepti ad una vita virtuosa. Infatti, nessuno dei grandi maestri dell’antichità - Socrate, Budda – ha mai detto: Rimanete in me ed io in voi.
“A volte forse sembrerà che il cuore non possa reggere a tanta pena, ma il Signore certo è con noi anche quando più ci chiede e più ci prova, anzi allora ancora di più”: così scriveva Maria Marchesi in una delle molte lettere al marito, il beato Odoardo Focherini, che la nipote, Maria Peri, ha raccolto nel libro ‘Maria Marchesi. E fummo una nelle braccia dell’altro’: “Ricordo mia nonna anziana e malata. Volevo riscoprirla, capire di chi si era innamorata”.
Un prefetto in pectore mai nominato che ora non c’è più. Nuovi consultori e membri di dicasteri mai annunciati ufficialmente in un bollettino della Sala Stampa. Alcune commissioni di cui pochi sanno l’esistenza. L’Annuario Pontificio 2021 racconta, in qualche modo, la transizione dal vecchio mondo al nuovo mondo, dalla Pastor Bonus a quella che sarà la Praedicate Evangelium, disegnando la Chiesa di Francesco a partire dal volto di coloro che sono stati chiamati a farvi parte.
“Spesso ci chiediamo perché così tante persone in Ucraina sono ammalate. A Roma visitiamo i bambini ucraini malati di cancro che vengono curati qui. Pertanto, stiamo ancora assistendo alle conseguenze della catastrofe di Chernobyl causata dall'irresponsabilità umana e dall'allora regime politico che prevaleva in URSS. La memoria di quelle persone che vi sono morte deve essere sempre preservata”.