C’è una parola che nella vita e nella missione di Giustino Maria Russolillo, che sarà proclamato santo il 3 maggio, che da il senso del suo carisma: vocazionario.
La missione affidatami, con l'aiuto di Dio, è stata portata a termine – così afferma don Sławomir Oder, postulatore dei processi di beatificazione e canonizzazione del Papa polacco, 7 anni dopo la canonizzazione di Giovanni Paolo II.
L'esistenza di San Pietro Armengaudio ha dell'originale. Il santo nasce in una famiglia nobile nel 1238 presso Guardia del Prats, nella provincia di Tarragona.
E’ festa nella Chiesa senese per il ritorno dopo 32 anni del reliquario di San Galgano, che insieme ad altri preziosi reperti , era stato trafugato nella notte tra il 10 e l'11 luglio 1989 dal Museo dell'Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d'Elsa - Montalcino.
C’era anche Enrique Shaw nell’infornata di nuovi venerabili approvati da Papa Francesco. Ed è un dato che deve essere particolarmente piaciuto al Papa. Perché fu proprio il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, a dare il via nel 2005 alla fase diocesana della causa di beatificazione di questo imprenditore argentino e padre di famiglia, colpito dalla persecuzione anticristiana sotto il regime di Peron.
Ormai la basilica c’è. La parrocchia aveva come guida Aurelio Bacciarini. Era stato don Guanella stesso a sceglierlo. Ma don Aurelio poco prima della inaugurazione della Basilis “scappa” e si rifugia alla Trappa della Tre Fontane. Diventa fra Martino e indossa il saio. Preghiera, lavoro, silenzio.
I martiri del genocidio armeno “ci hanno ricordato che il martirio non è un fenomeno marginale nel cristianesimo, ma è il fulcro stesso della Chiesa”. Perché “il martirio è una caratteristica essenziale del cristianesimo, motivo per cui non può esserci cristianesimo esente dal martirio”. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, non ha paura di utilizzare il termine “genocidio” per riferirsi al massacro degli armeni nel 1915, e non ha paura di collegare questo termine a quella che è “la prima nazione cristiana”. E lo dice senza mezze misure, durante la preghiera per i Martiri del Genocidio Armeno organizzata dal Pontificio Consiglio da lui guidato insieme alla Rappresentanza della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede.
Dal 25 aprile 1960 si perdono le tracce di padre Mario Borzaga e del catechista Paolo Thoj Xyooj. Nessuno sa più nulla dei due giovani che, animati dalla fede e dalla tenacia, hanno diffuso il vangelo nel Laos.
Gesù, in questa quarta domenica di Pasqua, si presenta con queste parole: “Io sono il buon Pastore”. Questa presentazione che Cristo fa di se stesso è una delle più commoventi e suggestive. Non a caso in una delle prime raffigurazione - in un affresco nelle catacombe romane - Cristo viene rappresentato come un Pastore che porta sulle spalle una pecora. Il Signore, utilizzando questa immagine, ci svela che il rapporto tra Lui e i suoi discepoli è di appartenenza. Al mercenario, cioè al pastore prezzolato, le pecore non interessano poiché non sono sue e così quando si avvicina il lupo le abbandona al loro drammatico destino. Il pastore, invece, non si comporta così.
Venezia e la sua laguna. Venezia e i suoi palazzi dorati, con volte e archi , mirabili opere dell’architettura rinascimentale che segneranno la storia della città veneta. Ma Venezia vuol dire anche San Marco e il suo leone.
76 anni fa, la mattina del 21 aprile 1945, il II Corpo d'Armata Polacco entrava a Bologna. La battaglia per liberare la città, insieme alle battaglie per Montecassino e per Ancona, fu una delle più importanti combattuti in Italia dall'Esercito Polacco.
Quando il Cardinale Stefan Wyszynski si inginocchiò davanti a San Giovanni Paolo II alla Messa di inizio pontificato, il Papa polacco lo alzò in piedi e lo abbracciò. Era un segno di affetto e di stima per colui che era il suo primate, sotto la cui guida la Chiesa polacca aveva fieramente resistito al comunismo. Il prossimo 12 settembre, il Cardinale Wyszynski sarà beatificato, e si aggiungerà così alla schiera dei santi polacchi.
Per il 150esimo dalla nascita di Santa Teresa di Lisieux, che si celebrerà nel 2023, c’è già un comitato preparatore e una lista di varie iniziative. Si è più indietro per le celebrazioni del duecentenario della nascita di Gregor Mendel in Repubblica Ceca, e ancora poco si è preparato per il 550esimo della nascita di Copernico in Polonia. Ma questi tre anniversari, insieme all’850esimo della morte di Nerses il Grande, il monaco armeno detto il grazioso, saranno celebrati dall’UNESCO nel biennio 2022-2023.
Con Joseph Ratzinger al Concilio veniva considerato un “enfant terrible”, Hans Küng, un anno meno del teologo bavarese, svizzero e amante della bella vita diventa sacerdote nel 1954 a Roma dove studia.
“Carissimi fratelli un saluto dall’antichissima cappella della cattedrale di san Catervo di Tolentino. Vogliamo pregare con voi ricordando il beato fra Tommaso da Tolentino, ringraziando il Signore per la sua testimonianza, vogliamo pregare per i pastori delle Chiese locali. Come il Signore, attraverso il suo Spirito, ha sostenuto gli inizi della Chiesa attraverso la comunione degli apostoli, l’eucarestia, la preghiera e la carità, così oggi sostenga i suoi pastori al servizio del loro popolo e doni ancora nuovi e coraggiosi servitori alla sua Chiesa”.
La processione di Nostra Signora del Monte Carmelo ad Haifa è un rito che coinvolge tutta la città, ma per il secondo anno a causa del covid non è stata “tradizionale”, a piedi.
La storia alle volte scrive le proprie pagine con l'inchiostro rosso del sangue. E questo è accaduto alla vita di sei giovani monaci cistercensi dell'abbazia di Casamari di Veroli, in provincia di Frosinone.
Non sarebbe stata facile la trasformazione delle baracche in quartiere al Trionfale se con Don Guanella non ci fossero state le suore.
I due discepoli di Emmaus, mentre ritornano alle loro case tristi e delusi in seguito alla morte e sepoltura di Cristo, vivono un’esperienza inaspettata che fa rinascere la speranza. Cristo risorto si affianca loro e si fa riconoscere mentre spezza il pane. Ripieni di gioia fanno ritorno a Gerusalemme e annunciano agli apostoli, riuniti nel Cenacolo, la resurrezione di Cristo. A confermare la testimonianza dei due, improvvisamente, in mezzo a loro appare Gesù stesso.
Ogni figlio, nel momento del bisogno, ricorre sempre alla propria madre. La Vergine Maria per ogni cattolico é un’ancora di salvezza, un porto sicuro a cui approdare, una madre a cui rivolgersi. Fu così per la città di Roma, durante la peste che invase la città nel maggio 1656.