Dopo ‘Cento Giorni con Gesù’ ed ‘Altri cento giorni con Gesù’, nei giorni scorsi è uscito ‘Gli ultimi cento giorni con Gesù’, che completa la trilogia ed apre orizzonti inesplorati dentro lo stesso Vangelo.
In una Grecia la cui Chiesa ha un volto nuovo fatto dei tanti migranti che si sono andati a stabilire nel centro, la grande sfida è quella della secolarizzazione, di adattare il messaggio ai tempi, di aprirsi anche alla linfa nuova dei movimenti che è arrivata in Grecia ma che pure la Chiesa locale la ha saputa intercettare.
Non solo il tema dei migranti, importante e centrale. Ma anche quello dell’ecumenismo, del dialogo tra Chiese cristiane che a Cipro funziona, e senza intoppi, a differenza di quello che può succedere, per varie vicissitudini storiche, negli altri luoghi di Terrasanta. Perché Cipro è “Terrasanta”, da sempre è legato a Gerusalemme. Da lì veniva Barnaba, l’apostolo che accompagnò Paolo, e lì andò Lazzaro, dopo che fu resuscitato da Gesù, a dare vita alla Chiesa locale, finendo poi sepolto a Larnaca, che significa proprio “sepolcro”.
Molti lo conoscevano come studiosa di iconografia bizantina ma padre Heinrich Pfeiffer, gesuita, aveva nel cuore soprattutto il Santo Volto di Manoppello
L’avventura di Shalom in Germania inizia nel 2014 da un vecchio monastero a Paderborn.
Il Vangelo di oggi si apre con un insieme di date e di nomi di autorità religiose e politiche. In tale modo l’evangelista san Luca fa scorrere davanti ai nostri occhi tutte le persone dal cui potere o capriccio dipendevano le sorti dell’umanità al tempo della nascita di Cristo. Ebbene, all’interno di questa storia di uomini cosiddetti “potenti” accade un evento, un fatto, apparentemente insignificante: La Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria”. Dio manda la sua Parola su un uomo e nasce un profeta il quale si rivolge ai suoi contemporanei invitandoli a cambiare la loro vita. Giovanni per indicare questo cambio di rotta si serve della parola “conversione” che indica sempre un cambiamento che coinvolge il modo di pensare ed il comportamento pratico.
“Per i cattolici, è una festa. Per una piccola comunità, come i cattolici in Grecia, è molto importante vere il Papa e pregare con lui”.
Non si può parlare di una comunità cattolica in Afghanistan. Ma la speranza è che si possa tornare ad una “situazione normalità”, permettendo così al personale straniero di tornare nel Paese e vivere la fede “senza limitazioni”. Perché – sottolinea padre Giovanni Scalese – “a noi non interesse chi ci sia al governo: ci basta che non vengano posti ostacoli all’esercizio della libertà religiosa.
Il 7 novembre 1717 spirava a Pofi, nel frusinate, il futuro beato Antonio Baldinucci. Gesuita e missionario, il suo nome è legato alle Missioni popolari predicate nel Lazio e nell'agro pontino con costanza ed amore al popolo di Dio affidato alle sue cure.
Tito Brandsma è stato un giornalista e rettore dell'Università di Nimega in Olanda, ma prima e soprattutto è stato un carmelitano, innamorato della propria vocazione.
Con la prima domenica di Avvento iniziamo un anno nuovo liturgico, durante il quale celebriamo e contempliamo la figura di Cristo nella varietà dei suoi misteri. Il tempo di Avvento, della durata di quattro settimane, ha lo scopo di prepararci a celebrare la venuta del Figlio di Dio nell’umiltà della carne umana e a risvegliare l’attesa della sua ultima venuta, alla fine dei tempi. Tra la prima venuta di Cristo nella storia e l’ultima nella gloria esiste una terza venuta, che potremmo qualificare come un “avvento di mezzo”. Questa visita di Cristo accade nell’oggi della nostra vita e si realizza per mezzo della fede e dei sacramenti. Questa continua ricerca dell’uomo da parte di Dio ci porta a riconoscere quanto noi siamo importanti per Lui. Al riguardo, scrive san Bernardo di Chiaravalle: Meravigliosa disponibilità di Dio che cerca, grande dignità dell’uomo che è così cercato.
Il diritto non è astratto, la storia giuridica non è slegata dalla vita. Anzi, ogni riflessione sul diritto nasce da un caso concreto, risponde ad una necessità, contribuisce a creare una comunità giusta. In un momento storico in cui il diritto canonico sembra essere in crisi, il Cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, ma soprattutto canonista raffinato, ribadisce invece l’importanza di una società fondata sul diritto.
Il 26 novembre 1971 spira a Roma don Giacomo Alberione. Beato, sacerdote e grande comunicatore, ricordare il carisma di questo testimone del vangelo è aprire il libro della storia ad una fede coerente e generativa di bene per il mondo intero.
In Nigeria, il 90 per cento delle ragazze in mano agli estremisti islamici è di fede cristiana. In Pakistan, il 70 per cento delle ragazze costrette a convertirsi e a contrarre matrimonio è di fede cristiana. Sono solo due delle cifre, come sempre durissime, dell’ultimo rapporto di Aiuto alla Chiesa Che Soffre.
25 novembre 1881- 25 novembre 2021, centoquarant’anni fa nasceva uno dei più grandi Pontefici della storia della Chiesa: Giovanni XXIII, il Papa del Concilio Vaticano II.
Domenica 28 novembre inizierà l'Avvento, un bel momento di preparazione al Natale dove ogni domenica verrà accesa una candela in segno di attesa, veglia e preghiera. Ma che cosa rappresenta la Corona di Avvento?
La statua di Nostra Signora di Arabia è stata collocata nell’abside, e sarà il centro della cattedrale che si sta costruendo un Bahrein. Una cattedrale pensata e voluta dal vescovo Camillo Ballin, vicario apostolico dell’Arabia Settentrionale, morto il 12 aprile 2020 senza vedere concluso il suo sogno. Ma il suo sogno gli è sopravvissuto, e l’arrivo della statua, documentato con dovizia di particolari dal sito della cattedrale.
In una Europa che a dispetto dell’ UE sembra sempre più divisa sui temi fondamentali assume un significato speciale la mostra che l’Istituto di Cultura Polacco offre alla città di Roma come occasione di riflessione: Riconciliazione per l’Europa, che illustra la riconciliazione tra polacchi e tedeschi dopo la II Guerra Mondiale.
C’era una croce dei monaci di Tibhirine, custodita nel monastero marocchino di Midelt, sull’altare della Messa di Papa Francesco in Marocco nel 2019. E, poche ore prima, nella cattedrale di San Pietro a Rabat che ha compiuto cento anni, Papa Francesco si era inchinato profondamente di fronte a padre Jean-Pierre Schumacher. Perché lui era uno di quei monaci, unico sopravvissuto del gruppo di monaci ucciso nel 1996 da miliziani islamisti e recentemente beatificati. Padre Jean-Pierre è morto, a 97 anni, nel giorno della festa di Cristo Re. Ha raggiunto così i suoi confratelli che lo avevano preceduto a un destino cui lui era scampato per caso. Non fu martire, rimase come testimone.
“Che tipo di ricostruzione vogliamo fare? Dove vogliamo andare? Vogliamo fare solo una ricostruzione strutturale, o vogliamo ricostruire il territorio nella sua interezza?”.