Storie

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La Madonna addolorata piange! Il miracolo e la devozione nel santuario di Campocavallo

E’ una bella giornata di metà giugno del 1892 nella campagna marchigiana. Siamo non lontano da Loreto, e a pochi passi da Osimo la città di San Giuseppe da Copertino, un gruppetto di case e una chiesetta vicino alla scuola, e due osterie in un incrocio: Campocavallo

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Fate quello che vi dirà. II Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica ci presenta il miracolo delle Nozze di Cana. Si tratta di un episodio che, come il Battesimo al Giordano, manifesta l’identità di Gesù. Ma mentre al Giordano è il Padre che rivela che Cristo è il figlio amato, nelle nozze di Cana è Cristo stesso che mostra la sua “gloria”. Questo temine, ricco di significato, nel Vangelo di Giovanni ricorre in diverse occasioni. L’evangelista lo utilizza per dirci che nell’umanità di Cristo, nella sua carne, nei gesti, nei miracoli, nelle sue parole si manifesta il volto amoroso di Dio che vuole salvare l’uomo. All’apostolo Filippo che gli chiederà: “Mostraci il Padre”, Gesù risponde: “Filippo chi ha visto me ha visto il Padre”.

Operazione Colomba

"Operazione Colomba" racconta la vita nei campi profughi del Medio Oriente

Mentre l’arcivescovo Gallagher, Segretario dei rapporti con gli Stati, è atteso in Libano all'inizio di febbraio per una visita che secondo alcune fonti a Beirut preparerà quella di Papa Francesco e per partecipare ufficialmente al convegno su ‘Giovanni Paolo II e il Libano’, all’Université du Saint-Esprit, l’ateneo dell’Ordine maronita libanese a Kaslik (a nord di Beirut), la crisi libanese e del Medio Oriente è sempre più grave.

Una immagine di gioventù di Palmira Frizzera (a sx) e Chiara Lubich (a dx)  / Focolare

Focolari, morta Palmira, tra le prime compagne di Chiara. Promosse il cambio generazionale

Per un movimento che nasce da un carisma di un fondatore, fare il salto generazionale è sempre difficile. E non fece eccezione il movimento dei Focolari quando morì Chiara Lubich. Perché Chiara era partita, come si diceva, ma erano rimaste le prime compagne di Chiara. Cosa fare? Guardare avanti o rimanere in quella generazione. Per Palmira Frizzera, che era stata con Chiara sin dal primo focolare a Trento, non c’erano dubbi: la vecchia generazione doveva lasciare il passo a quella nuova. E la sua opinione fu decisiva per aprire un nuovo capitolo nella storia del movimento.  

Una veduta del santuario di Haemi in Corea del Sud / PD

Corea del Sud, festa per il santuario dei martiri luogo di pellegrinaggio

È il santuario dei martiri anonimi, più di 2000, molti di più dei 132 registrati, vittime di una persecuzione atroce che non risparmiava nessuno e che doveva essere comminata come esempio. Da marzo 2021, il santuario di Haemi, in Corea del Sud, è stato riconosciuto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione come luogo di pellegrinaggio internazionale. E a dicembre il decreto è stato presentato al santuario, in quella che è stata una grande festa. Il santuario è infatti il secondo sito coreano, e il terzo in Asia, ad essere riconosciuto come luogo di pellegrinaggio internazionale dal Vaticano, dopo i “Sentieri del pellegrinaggio cattolico di Seoul'”  

Papa Francesco ascolta Suor Maria Kaleta durante il suo viaggio a Tirana, 21 settembre 2014 / Vatican Media / ACI Group

Albania, morta la suora che battezzava di nascosto durante il regime ateo di Hoxha

Era entrata in noviziato nel 1944, ma lo aveva terminato con i voti perpetui solo nel 1991 con i voti perpetui. Nel mezzo, una dittatura orribile, quella di Envar Hoxha, che trasformò l’Albania nell’unico Paese ateo nel mondo, chiudendo conventi (anche il suo), obbligando le persone a non manifestare alcun sentimento religioso, torturando e uccidendo chi veniva sorpreso anche solo con una immaginetta. Suor Maria Kaleta, stimmatina, era sopravvissuta a tutto questo, e lo aveva fatto da eroina silenziosa: battezzando, portando l’ostia consacrata di nascosto ai sacerdoti, visitando gli ammalati. Si è spenta nella notte tra l’1 e il 2 gennaio, a 92 anni, lasciando una testimonianza difficile da dimenticare.  

MM ACI Stampa

La novena delle rose a Santa Teresa di Lisieux

“Passerò il mio cielo a far del bene sulla terra” scrisse Santa Teresa di Lisieux e mai parola fu più vera ed autentica di questa.  

passiochristi.org

Padre Egidio Malacarne, un passionista "amico dei santi"

Raccontare la vita di padre Egidio Malacarne è vivere la vita di un religioso passionista, come tanti. Fedeltà alla Regola, amore al padre fondatore San Paolo della Croce e ad un quotidiano a cui prestare una grande fedeltà. Nulla di speciale, se non quell'amore che parla nella vita di tutti i giorni ed ancora incanta a sentirne parlare.

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Siamo i figli di un cielo che si è aperto per amore. Battesimo del Signore

La Chiesa in questa domenica celebra il Battesimo di Gesù. E’ importante fare una precisazione: Gesù non conosce il peccato e, pertanto, non ha bisogno di conversione, ma accetta di sottoporsi al rito per testimoniare la sua piena solidarietà con l’umanità, che è venuto a salvare. Durante il battesimo Dio stesso rivela al mondo la vera identità di Gesù e l’unicità del suo rapporto con Lui. Il Padre, infatti, presenta Cristo con queste parole: Tu sei il mio figlio prediletto: in te mi sono compiaciuto.

AT

E' a Roma la stanza dove San Massimiliano Kolbe ha fondato la Milizia dell'Immacolata

San Massimiliano Kolbe nasce a Zduńska Wola l’8 gennaio 1894. Sono trascorsi 128 anni da quella data ma il suo nome è vivo, sempre, nella memoria della Chiesa. 

Papa Francesco e l'arcivescovo ortodosso Ieronymos II durante l'incontro privato in nunziatura il 6 dicembre 2021 / Vatican Media / ACI Group

Grecia, le ferite ancora aperte tra cattolici e ortodossi

Tornando dalla Grecia, Papa Francesco aveva spiegato così la sua richiesta di perdono riguardo i comportamenti di alcuni cattolici, raccontando come, durante la Guerra di Indipendenza greca di duecento anni fa, i cattolici del centro non si erano uniti all’insurrezione, ma aggiungendo che quelli delle isole, sì. Si trattava, però, di un riassunto che non rendeva giustizia alla storia, molto semplificato come possono essere le dichiarazioni estemporanee, e che invece andava a toccare una ferita ancora aperta nella storia dei (difficili) rapporti tra cattolici e ortodossi in Grecia.  

La presentazione dell'edizione italiana dell'opera "Il Ponte sull'Orizzonte" di Dato Magradze, Palazzo della Cancelleria, 23 novembre 2021
 / Ambasciata di Georgia presso la Santa Sede

Georgia, un poeta spiega la fede che ha tenuto insieme un popolo fino all’indipendenza

C’era anche il patriarca ortodosso Ilia, nel 1989, in piazza a sfilare contro il massacro di Tbilisi. E con lui c’erano anche giovani cattolici, e si disse anche una messa nella chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo, l’unica che era rimasta in funzione durante il buio sovietico. Il massacro che unì la nazione unì anche le chiese, e non potrebbe essere stato altrimenti. Perché è la fede che tenuto in piedi il popolo georgiano, ed è su quella fede che si è costruita una nazione, la cui indipendenza è stata riconosciuta il 25 dicembre 1991.  

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Padre Clemente Rebora ed il Movimento dei Focolari

Clemente Rebora è stato uno dei grandi poeti italiani del Novecento. Religioso, è sacerdote e la sua esistenza si snoda in un lungo itinerario al cui termine giganteggia la figura di Cristo.

Terrasanta.net

La grotta dove Maria allattò Gesù, luogo di pellegrinaggio per le donne

Il nostro piccolo pellegrinaggio nei luoghi della Natività di Gesù si conclude oggi in una cappellina con un nome suggestivo: la grotta del latte.  

WR

Santa Maria in Trastevere e la storia della Chiesa in Polonia nella targa di Wyszynski

La basilica di Santa Maria in Trastevere è una delle chiese simbolo di Roma cristiana e la sua storia riflette in qualche modo la storia della Chiesa. È molto cara ai romani anche perché si trova nel cuore del rione più popolare della capitale. Ma non tutti sanno che anche i polacchi hanno un legame particolare con la basilica trasteverina.

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Nel mistero del Verbo incarnato trova luce il mistero dell’uomo. II Domenica dopo Natale

In questa seconda domenica dopo Natale la Chiesa continua a presentarci il mistero della nascita del Figlio di Dio nella debolezza della nostra carne. Nel cuore dell’uomo è presente un desiderio di vita, di luce, di gioia, di pienezza. Ora, poiché il Figlio di Dio ha assunto ciò che è mortale per renderci partecipi della sua stessa vita divina, dobbiamo riconoscere che nel cammino di ogni uomo si è inserita una novità che salva, una luce che, se viene accolta, è in grado di riempire il cuore dell’uomo, di dare una svolta inattesa alla vita. E’ quanto afferma la seconda lettura della santa Messa, tratta dalla lettera di san Paolo agli Efesini. In essa troviamo un’affermazione solenne: “Dio ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi…”.

La chiesa di Santa Sofia ad Edirne, ora convertita in moschea  / Ensohabar

Turchia, ancora una chiesa convertita in moschea

In una Turchia che vive una profonda crisi economica, il governo ha stanziato più di 15 milioni di lire turche per il restauro di una ex chiesa ortodossa convertita in moschea nel XV secolo e poi diventata museo su desiderio delle autorità kemaliste nel 1956. Un restauro che ha portato alla riapertura al culto islamico di quella che viene chiamata Cami-i-serifi.  

Church Pop

Santa Caterina Labouré e le apparizioni della Vergine

18 Luglio 1830, Parigi. Sono le undici e trenta di notte. Suor Caterina Labouré delle Figlie della Carità - la Compagnia di suore fondata nel 1798 da San Vincenzo de Paoli - si sente chiamare per nome. E’ un misterioso bambino - ai piedi del letto - che la invita ad alzarsi: “La Santa Vergine ti attende”, così le dice. Caterina si veste, segue il bambino fino alla cappella del convento delle Figlie della Carità. Siamo in rue du Bac, in pieno centro della città.

Vatican Media / ACI Group

Il 2021 di Papa Francesco. Ecco i momenti da ricordare

Il 2021 per Papa Francesco è stato senza dubbio un anno "delicato". Questo perchè con l'emergenza sanitaria a fasi alterne non si è potuto fare molto, ma al tempo stesso il Popolo di Dio ha avuto bisogno del Capo della Chiesa e Papa Francesco non si è risparmiato. Sono tanti dunque i momenti che lo hanno visto di nuovo tra i fedeli in Italia, e anche fuori, nonostante il Covid19 e le restrizioni.

Padre Marcel Chappin, già viceprefetto dell'Archivio Segreto vaticano, scomparso il 24 dicembre 2021 / unigre.it

Morto padre Marcel Chappin, archivista vaticano di vecchia scuola

È  morto la sera della vigilia di Natale, a 78 anni, ed i suoi funerali sono stati celebrati nella Curia dei gesuiti lo scorso 27 dicembre . Ma  padre Marcel Chappin  non era solo uno storico e archivista dotato, che aveva lavorato in Vaticano fino a diventare viceprefetto dell'Archivio Segreto, oggi Archivio Apostolico Vaticano. Rappresentava,  piuttosto, un modo di approcciarsi e ai documenti della Chiesa che ha segnato un'epoca.